Un bacio.
Si era aspettata irruenza dopo tutto il tempo perso, invece Carter la stupì con dolcezza. C'era un certo impeto e dell'urgenza nei suoi modi di fare, ma cercava di contenersi.
Dopo averla tirata a cavalcioni su di sé, l'aveva stretta per non farla fuggire. Essendosi reso conto che non sarebbe andata da nessuna parte, spostò le mani affusolate e grandi dalla schiena per passarle sulle costole lasciate nude a causa della canotta aperta sui lati. Il cantante infilò le mani sotto la stoffa e con i pollici sfiorò la pelle di Jade, che si trovò costretta ad interrompere il bacio sempre più insistente per dare vita al gemito che le opprimeva la gola al tocco di lui.
Guardò verso l'alto e il gesto fece eccitare Carter, soddisfatto di essere l'artefice di quel piacere. La fece sdraiare sul materasso e si accomodò tra le sue gambe prima di tornare a baciarla con trasporto.
Le sfilò la canotta, e Jade constatò che era di lui, azzurra. Era un pezzo della collezione che disegnava come stilista, la sua attività collaterale ai Glory. Non ricordava di averla mai indossata, né che lui gliel'avesse data.
Era strano.
Poi Carter iniziò a scendere sul suo corpo e sostituì le labbra alle mani, facendo accelerare il respiro di Jade. La stanza era immersa nel buio e riempita solo dai loro sospiri e dai gemiti frustrati, un piacere che aumentava a ogni brivido e sfioramento.
Jade, concentrata per riprendere possesso di se stessa, fece scorrere le mani dalla schiena fino all'elastico dei pantaloni di lui con studiata lentezza, adorava sentire i muscoli che rispondevano alle sue carezze, le dimostrava quanto potere avesse su Carter, e le piaceva da pazzi.
Spostò le mani sull'eccitazione del cantante e lo sentì ringhiare, grato per quel tocco e contrariato per non avere di più. Ma non avevano fretta, e il bello di quella situazione era il lento studiarsi di ogni gesto.
Carter fece uscire il bottone degli shorts dalla sede e abbassò la zip per liberare un semplice intimo blu scuro. Trovò l'irruenza che Jade si era sempre aspettata e, con un gesto deciso, prese il bordo degli slip e dei jeans e li fece scorrere verso il basso, senza allontanare la faccia dall'inguine.
Aveva il viso troppo vicino a quella zona delicata perché Jade riuscisse a ragionare lucidamente, e un urlò strozzato si liberò quando Carter azzerò le distanze.
Sapeva che lui doveva aver collezionato molte esperienze, ma c'era del talento che doveva essere innato, perché era così bravo da farle mancare i sensi. Eppure era troppo vestito, non era giusta quella mancanza di equità.
Riacquistò razionalità e, senza dargli modo di reagire, spostò le mani sui pantaloni e li fece scivolare fino alle caviglie per fare in modo che Carter se ne liberasse.
Jade sapeva che di lì a poco avrebbero superato il punto di non ritorno, ma non attendeva altro da tempo. Trattenne il fiato così a lungo che poco prima qualcosa sembrò destarla da quel momento magico.
Espirò con forza.
Poi spalancò gli occhi e si mise a sedere, portando con sé il lenzuolo ben accomodato sul seno.
Abbassò lo sguardo e si accorse di aver addosso il proprio pigiama.
Ma il rantolo gutturale che le era scappato nel buttare fuori l'aria era sfuggito a tutti gli altri attorno, che sembravano addormentati.
«Stai bene?»
No, non stava bene. Aveva appena sognato l'impossibile ed era in un bagno di sudore freddo, si sentiva in imbarazzo e violata – anche se non ne sapeva il motivo – quindi no, non stava bene per niente.

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Matched
Romance🏆 VINCITRICE THE WATTYS 2020 - NEW ADULT 🏆 [COMPLETA] • THE DESTINATION: GLORY SERIES - VOL. 1 • Cosa succede se sei il frontman dei 'Destination: Glory', una band famosissima e, sotto costrizione di tua madre, ti ritrovi a partecipare al prog...