cap.6

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3 ottobre, 09.25

Levi
Eren lanciò uno sguardo veloce alla mano con cui stava muovendo la catena e poi mi guardò ancora:- Non credo. Non c'è nulla di male che io sappia.

- Sarà meglio.- sussurrai. Poi riportai l'attenzione al vassoio rotto, sul punto di spezzarsi a metà, che tenevo in mano e alle cose appoggiate sopra.

Maledissi la manutenzione.

Mi stavo preoccupando soprattutto per la probabile fine imminente al suolo del mio the nero, che, per inciso, era l'unica cosa decente che ci fosse per colazione.

Riuscii ad arrivare fino al comodino e solo allora pensai alla brioche al cioccolato che stava lì, ad occupare spazio inutilmente sul vassoio:- Moccioso.

Sapevo che stava aspettando che dicessi qualcosa. Sentivo il suo sguardo addosso accompagnato dal tintinnio della catena.

Infatti rispose subito:- Sì?

- Ti piace la cioccolata?- Sì. Fu difficile ammetterlo anche a me stesso, ma l'avevo fatto. Avevo preso la colazione per un moccioso posseduto da un demone.

Incantevole.

Ma il fatto era che quegli occhioni verdi erano riusciti a farmi tenerezza in meno di un giorno e a convincermi solo con il loro colore e la loro luce a non dimenticarli facilmente.

Mi voltai a guardarlo mentre rispondeva, vagamente perplesso:    - Sì. Perché?

Presi la brioche e raggiunsi il centro della stanza con un paio di falcate, per porgergliela arricciando un angolo della bocca:           - Quand'è stata l'ultima volta che ne hai vista una?

Lo sguardo di Eren si illuminò. Credevo che i suoi occhi brillassero già, ma così era tutta un'altra storia.

Appena quella luce si accese nel suo sguardo la stanza sembrò improvvisamente più luminosa, per un solo istante il mondo sembrò fare meno schifo.

Era incredibile. Non pensavo che due occhi umani potessero fare una cosa del genere.

Prese il dolce dalla mia mano e chiese, incredulo:- Davvero?

- No. Per finta.- scherzai, per poi aggiungere - Sì, Moccioso, davvero.

Alzò lo sguardo su di me dandomi l'impressione che al mondo la cosa più bella da vedere fossero i suoi occhi:- Grazie.

- Goditela, Moccioso.

Mi sedetti sul materasso e rimasi a guardarlo mentre mangiava, bevendo a piccoli sorsi il mio the.

Sotto certi punti di vista Hanji aveva davvero ragione. Eren era davvero tanto carino. Ma non quel genere di carino che viene spontaneo da pensare, era più... come un cucciolo.

Fu allora che mi resi conto che mi stavo affezionando, e questo non andava bene. Per niente.

Avevo giurato che non sarebbe più successo, mai più.

L'ultima volta che mi ero affezionato a qualcuno erano morti tutti.

Avevo visto troppa gente morire.

Non sarebbe successo ancora.

...

5 ottobre, 03.55

Levi
Quando aprii gli occhi, per un momento pensai di essere in un altro sogno, ma non ci misi molto a rendermi conto che stavo davvero guardando me stesso.

Di conseguenza feci scorrere lo sguardo sulla stanza, cercando di distinguere qualcosa nell'oscurità.

Ed allora successe di nuovo, distinsi solo quei due carboni ardenti, sospesi nel buio, frammentati dalle ciocche di capelli.

Psycho || Ereri ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora