cap.16

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12 gennaio, 18.57

Levi
Avevo dimenticato di dire una sola cosa nella mia vita, ed ora era troppo tardi.

Stavo perdendo altre persone.

Ma nulla sarebbe mai successo se solo io mi fossi rifiutato di andare con mio zio ed avessi lasciato che la morte dolce e silenziosa mi venisse incontro.

Ero un bambino.

Non avevo ancora fatto nulla di male.

Avrei riposato in pace, ed ora era troppo tardi.

- Non è mai troppo tardi, Levi.- una voce stranamente familiare mi fece alzare lo sguardo.

E i miei occhi non incontrano quelli verdi di Eren, non vidi nemmeno la stanzetta buia.

Se fosse successo grazie al mio collegamento remoto con il paradiso, grazie alla mia immaginazione o per qualche gas nell'aria, non lo scoprii mai.

Eppure ero lì: in ginocchio sul pavimento immancabilmente pulito di quell'appartamento, che era sempre in ordine solo grazie a me.

Alzai la testa un po' di più e rimasi paralizzato.

Quegli occhi verdi mi guardavano scintillanti, come se non fossi ricoperto di sangue e come se fosse normale che io fossi lì.

Spostai ancora lo sguardo e vidi quel sorriso che, anche se non lo davo a vedere, mi migliorava tutte le giornate, giorno dopo giorno, accompagnato dagli occhi azzurri chiarissimi.

- Farlan... Isabel... cosa...?- riuscii a chiedere sconnessamente.

Farlan sorrise appena di più:- Nulla di che, Levi. Volevamo solo ricordarti che non è mai troppo tardi.

Isabel annuì:- Già. Non hai ancora finito, là fuori.- tese la mano ed io la afferrai facendomi tirare su.

- Ragazzi... scusatemi.

Non riuscii a dire altro, senza sapere se essere felice, preoccupato, disperato o che altro.

Isabel corrugò la fronte:- Di cosa dovremmo scusarti? Di essere stato il migliore amico che abbiamo mai avuto nella vita?

Mi si appannò la vista:- No, è che io... non avrei dovuto lasciare che accadesse. Se avessi fatto qualcosa prima voi non sareste...

Farlan rise:- Frena, frena, frena. Noi stiamo bene, ora. E ti guardiamo sempre, sappiamo tutto ciò che hai combinato negli ultimi tempi e vogliamo aiutarti da bravi amici.

Isabel continuò:- Di sicuro ci manchi e noi manchiamo a te, ma non correre subito qui, oppure ti perderai il... "moccioso".- alzò le dita e fece il segno delle virgolette nell'aria sulla parola moccioso.

Probabilmente notò la mia faccia attonita, perché spiegò meglio:  - Sisì, lo sappiamo cosa è successo. E la cosa non ci dispiace per niente, anzi, tu devi correre da lui. Subito!- Esclamò con gli occhi che le brillavano.

Io sussurrai:- Ma... lui sta morendo.

E Farlan mi mise una mano sulla spalla:- Senti, Levi. Lo sai perché sta morendo? Perché ha smesso di combattere. E perché ha smesso di farlo tu lo sai? Perché nelle prime settimane di ottobre il suo motivo per combattere è cambiato.

Sgranai appena gli occhi mentre chiedevo, incredulo di quella notizia:- Quindi significa che...

- Significa che sta morendo perché gli hai tolto il motivo per cui combatteva cercando di salvarlo, Levi. Quindi sì. Lui...

All'improvviso non sentii più nulla.

Anche Farlan e Isabel si guardarono e poi si voltarono verso di me, sorridendo, indicando l'orologio al polso di Farlan.

Poi Isabel sillabò con le labbra:- Vai!

E svanirono nel nulla, salutando con la mano.

Feci appena in tempo a ricambiare il saluto che mi ritrovai inginocchiato a terra, con la risatina del demone che rieccheggiava tra le pareti.

Non ero sicuro di quello che stavo per fare, ma era l'unica cosa che mi veniva in mente.

Così strinsi i denti e mi rialzai in piedi, poi guardai dritto negli occhi di Eren:- Eren, lo so che forse non è il momento più appropriato per parlarne, ma è la nostra unica possibilità, quindi ascolta.

Il demone mi interruppe ghignando:- Non ti sente, Levi. Non vuole farlo.

Io risposi, fermo:- Lui mi sentirà.

E, come in risposta, un lontano barlume di comprendonio si fece largo nello sguardo spento di Eren.

Continuai:- Abbiamo iniziato con il piede sbagliato, fin da subito, ed io che sono un grandissimo idiota ho distrutto tutto appena le cose si stavano aggiustando.

Feci un passo dentro la stanza:- Ho passato tre mesi a fissare il vuoto, ma sono sicuro che tu non sia stato meglio. Quindi, volevo solo sapere se ti andava di ricostruire tutto il macello che abbiamo combinato.

Questa volta insieme.-

Psycho || Ereri ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora