-UNO-

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Avere quindici anni e guardare il cielo stellato come quando ne avevi sei.
Chiudere gli occhi e immaginare di essere altrove.
Sempre la solita storia, ogni notte, per tutto l'anno.
Sognare ogni volta di vivere in un altro luogo che punta sempre al di fuori dell'Italia.
Un giorno però finalmente tutto questo diventa realtà, dopo quindici anni di speranze.
<<Abby su, finisci di preparare le valigie che dobbiamo andare all'aeroporto fra 30 minuti.>>
La voce di mia madre rimbomba per la casa ormai mezzo vuota.
Le scatole sono già state imbarcate, la macchina e anche i mobili.
La nuova vita a New York sta per cominciare.

Penso che questo sia stato uno dei mesi più difficili di tutto l'anno.
Lasciare tutto e tutti per ricominciare da zero fa schifo, ma la mia mente continua a ripetersi che stiamo per vivere in una grande metropoli, e mi fa scordare i brutti pensieri.
Come ho saputo di tutto questo ho iniziato ad urlare e a saltare per tutta la casa, rendendomi solamente conto dopo, di dover abbandonare le mie amiche, le mie migliori amiche.
Non ho mai avuto tanti amici, solo due sono sempre state al mio fianco, Claryssa e Rose, che conosco da quando sono piccola. Le altre ragazze le vedo più spesso perché frequentiamo la stessa scuola e, anche se le conosco da poco, ci sono sempre quando ho bisogno di loro.
Quando le ho avvisate non ci potevano credere, pensavano stessi scherzando.
Ci è voluto un po' per farle capire che ero seria.
Mi hanno riempito di regali, abbiamo organizzato uscite quasi tutti i giorni, mi hanno preparato bigliettini e lettere (che adoro) e poi, per concludere in bellezza, una fantastica festa a sorpresa.
Sono state davvero dolcissime.

Il taxi è scomodo e il conducente non fa altro che lamentarsi della pioggia.
Mi distraggo osservando le goccioline che scendono nel finestrino e cercando di rallegrarmi guardando dei video sul cellulare.
Ho sempre avuto un ossessione per YouTube, mi piace tantissimo vedere video divertenti e interviste ai miei attori preferiti.
In questo periodo sto guardando tanti film in lingua originale anche perché, se sto andando a vivere a New York, quando incontrerò Finn Wolfhard, di cui ho una piccolissima ossessione, devo sapere come parlargli, ahah.
Finalmente l'auto accosta e ci fa scendere.
Prendo i bagagli e tutto il necessario entrando a testa bassa nel posto più carino della città, l'aeroporto.
Mi piace tantissimo volare e spero un giorno di fare il giro del mondo, uno dei miei obbiettivi nella vita.
Come varco la soglia, delle ragazze con un cartellone con la scritta *Ci mancherai Abby*, stanno davanti a me, correndo per abbracciarmi.
<<Ma ragazze, non dovevate! Guardate ora mi fate piangere!>> asciugo qualche lacrima che fa colare il mascara.
<<Ci mancherai scemina>> dice Sarah
<< Anche voi a me. Come farò adesso?>>
inizio a disperarmi agitando le braccia e mordendomi le unghie, come mio solito.
Veramente... come farò adesso senza di loro?
<<Non ti preoccupare, ci sentiremo e faremo videochiamate tutti i giorni. Promesso.>> mi tranquillizza Clary.
<<Ora vai che perdi l'aereo. Buon Viaggio! Mandaci tantissime foto e facci conoscere i nuovi compagni del college. Se trovi audizioni aperte per dei film o serie tv, non esitare e partecipa, ti prenderanno di sicuro>> mi bisbiglia nell'orecchio Isabelle.
<<Ma cosa più importante Abby, non dimenticarti di noi!>> urla Rose mentre vado verso il check-in, dove la mia famiglia mi attende.
Le saluto con la mano e mando dei baci.
Mi mancheranno tantissimo.

Close your eyes|| Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora