-VENTISETTE-

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Cammino diritta verso il palco, mentre alcuni dei miei compagni, sono già seduti in cerchio.
Mi osservano, mentre guardo verso il basso, facendo finta di controllare il cellulare.
Non incrocio nessuno sguardo finché non accavallo anche io le gambe come loro, e appoggio la mia borsa nel pavimento.
Le lezioni sono molto frenetiche ultimamente, perchè il giorno della prima si avvicina, e alcune scene non le abbiamo nemmeno provate.
Rimango immobile e pietrificata, mentre la biondina sfila tra le poltroncine, insieme al suo nuovo accompagnatore; Noah.
Mi innervosisco leggermente, stringendo le mani, e premendole sulla coscia sinistra.
Qualcuno mi guarda divertito, mentre stringo i denti ed inspiro piano.
<<Bene, ci siamo tutti! Possiamo cominciare. Signor Schnapp, si accomodi in una poltrona, e si coda lo spettacolo.>>
<<Non vedo l'ora.>> dice, mentre fa l'occhiolino a Courtney che gli manda un bacio con la mano.
Quasi mi viene in vomito.
La ragazza a fianco a me, mi guarda e poi scoppia a ridere.
<<Scusa, è che mi fai ridere. Quei due sono proprio orrendi insieme.>> scuote la testa.
<<Lo penso anche io. Ma se a lui piace lei, ben venga, almeno sono felici.>> non riesco nemmeno io a credere, a cosa ho appena detto.
La ragazza annuisce, facendo ondeggiare i capelli colorati.
Mi piacciono, esprimono la sua fantasia e la sua stravaganza. Partono da nero, poi proseguono con il viola, fucsia, rosso e infine sono biondi. Queste sfumature di rosa, ricordano lo zucchero filato della fiera, e dei parchi di divertimento.
Diana, così si chiama, interpreterà la parte della mia migliore amica, dunque abbiamo fatto amicizia, parlando ogni tanto, per rensere la parte migliore, ma nulla di più.
Non ho idea di cosa pensi riguardo me, in questo momento.
Mi crede una stupida, un'ingenua, o qualcuna che ha più di un ragazzo; perché è così che vogliono far credere che sia.
Il professore ha deciso di far provare quasi tutte le parti di Courtney, lasciando noi altri, ad ascoltare e vedere come lei interpreta il suo personaggio.
La situazione è molto buffa: qualcuno ascolta e ripete quello che dice, imitandola. Qualcun'altro sbuffa e non vede l'ora di andarsene. Altri invece, come me, ripassano la proprie battute, e pensano ad altro.
Il mio pensiero fisso, così come i miei occhi, si puntano verso il castano che pende dalle labbra lucenti, dal troppo gloss, della ragazza più insopportabile che conosca. Ma in effetti, un po' lo capisco; capelli lunghi e biondi, occhi azzurri, alta e magra.
La classica modella americana hollywoodiana.
Il problema è che lui non la conosce veramente, per quello che è, ma solo come lei vuole apparire ai suoi occhi.
Chissà, forse è davvero accecato dall'amore, ma non mi sembra il tipo di ragazzo che abbia bisogno di ragazze come lei.
Quella maledetta campana suona, facendomi quasi sobbalzare dallo spavento, e insieme a Diana, salutiamo per poi uscire dal teatro.
Controllo in giro per vedere se Finn è venuto a prendermi, ma non è così, dunque mi avvio verso il mio armadietto.
Ascolto un po' di musica con le mie cuffiette sempre nelle orecchie, e controllo le ultime notifiche sui social.
Hanno creato già molte fanpage su di me e Finn, e sono davvero carine.
Altri invece, non accettano il fatto che il proprio attore preferito, abbia trovato una persona da rendere felice, così la insultano liberamente.
Non abbiamo ancora rivelato pubblica la nostra relazione, ma lui non si trattiene a postare delle foto insieme, e io pure.
Mi arriva un messaggio che interrompe la canzone.
Lo leggo con attenzione, poi mi preoccupo un po'.

Mills❤
Ragazze vi devo parlare...
Venite a casa mia fra un'oretta.
Sadie❤
Okay.

Abby
Ci sarò.

Faccio ripartire la mia playlist e continuo a camminare tranquilla per il corridoio, che è stranamente vuoto.
Non vedo nessuno in giro.
Fa quasi paura.
Il mio respiro rimbomba, e rimbalza nelle pareti spoglie.
Mi affaccio ad una finestra, ma continuo a non vedere anima viva.
Mi agito.
Courtney sta venendo a prendermj, me lo sento.
Corro per le scale che portano al piano di sopra e sento alcuni rumori dalla palestra.
Palloni che sbattono nel parquet lucente e fischi assordanti.
Vado più veloce che posso, affannando e sudando, poi, mentre volto la testa all'indietro, sbatto contro qualcuno o qualcosa.
<<Dove pensi di andare?>>
Non ci credo...
<<Via di qui. Ora scusami, ma ho fretta.>>
<<Non vai da nessuna parte. Ora tu resti qui con me.>>
Respiro piano.
Non ho paura.
O si, forse.
<<Lasciami andare altrimenti...>>
<<Altrimenti cosa, eh? Arriva il tuo ragazzo? Uuh che paura! Non ti conviene scherzare con me.>> stringe di più la presa
<<Noah mi fai male, basta! Ma che ti ho fatto, me lo spieghi?!>>
<<Niente.>>
Sono confusa.
<<esattamente perchè non mi hai fatto niente, ti odio. Hai scelto quell'imbecille senza nemmeno conoscerlo.>>
<<È un tuo amico! E non è vero che non lo conosco. Pensavo di sapere chi fossi, invece mi sbagliavo...>> lo guardo schifata.
<<Infatti. Non mi conosci, ma stai per scoprirlo, non preoccuparti.>> sorride.
Continuo a fissarlo.
Mi odia solo perchè ho scelto Finn al posto suo?
Roba da pazzi...
<

<Oh, bene. Grazie tesoro.>>
Arriva.
Sfila per tutta la strada, e come si ferma, gli scompiglia i capelli.
Trattengo dal sentirmi male.
Non lo sto vedendo davvero.
In questo momento vorrei solo sedermi sul letto di Sadie, e parlare con le mie amiche di pettegolezzi.
Oppure, passeggiare insieme al mio ragazzo per questa magnifica città.
E invece sono qui, circondata da due persone odiose, che mi vogliono distruggere.
Bello.
<<Beh, io andrei. È stato bello ma ho da fare.>> decido di tagliare corto, ma non ho scampo.
Mi hanno in pugno.
Si sorridono a vicenda e poi lei comincia l'unica cosa che sa fare bene; prendermi a colpi, mentre quello che credevo fosse mio amico, ridacchia.
<<Questo è perchè sei venuta qui...>> continua <<questo perchè hai preso parte alle cheerleaders senza che volessi...>>
Il naso sanguina, ottimo.
<<e infine questo, perchè ti credi la persona più inportante del mondo. Sentimi bene, il mondo non gira attorno a te, e non mi ruberai il posto, chiaro?>>
Annuisco esausta, e quando si allontana, riprendo le mie cose e vado verso il bagno.
Mi pulisco il naso dal sangue, e cerco di elaborare qualche scusa per i mei e i miei amici.
A Finn dirò la verità, anche se non penso mi crederà sul fatto che c'era pure Noah.
Torno al mio armadietto, finalmente, e sistemo i libri del teatro, e Finn mi raggiunge.
<<Hei Ab. Tutto bene? Scusa se non sono pasato prima, mi hanno trattenuto.>>
Mi giro e lo saluto.
Mi osserva, indica il mio viso, ma scuoto la testa.
<<Ti spiego dopo, sto bene.>> lo bacio.
<<Hai da fare più tardi?>> mi domanda
<<Si devo correre da Sadie e poi se ti va, possiamo uscire?
Va bene?>>propongo
<<D'accordo. Ci sentiamo più tardi.>> mi saluta, mentre vado spedita verso l'uscita per poi prendere l'autobus.
Si ferma davanti a casa della rossa e scendo immediatamente.
Suono e sua madre mi apre.
Salgo le scale e trovo la rossa e la mora, sedute sul letto che mi aspettano.
<<Che hai fatto al naso?>> domandano in coro
<<Ho sbattuto contro la porta... beh che succede?>> chiedo
<<Ho una notizia da darvi.>> comincia Millie

Close your eyes|| Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora