-VENTIQUATTRO-

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-FINN-

Forse sto sognando.
Forse è solo frutto della mia immaginazione.
Forse tutto questo non è reale.
Forse lei non è reale.
Forse quegli occhi color nocciola, sono solo finti.
Forse qualcuno dovrebbe svegliarmi, ma spero non lo faccia.
Non so ne come, ne perché, ma mi ha completamente stregato.
Quando mi ha risposto che ci conoscevamo appena, mi è crollato il mondo addosso. Lo temevo, ad essere sincero, ma non pensavo l'avrebbe potuto mai dire.
Mi conosce quanto i miei familiari, anzi forse mi capisce di più.
E io invece, ho capito subito che era una persona di cui fidarsi.
La mia famiglia è contentissima della scelta che ho fatto, sopratutto perché pensano che Ab, sia una persona meravigliosa.
Ora il mio pensiero fisso è quello stupido articolo.
Onestamente, non mi interessa cosa ci sia scritto, so che sono solo bugie, ma ero preoccupato della reazione di Abby.
A quanto pare, non l'ha presa tanto male, ma magari mi ha solo mentito, per farmi stare tranquillo.

<<Allora... ti andrebbe di fare una passeggiata, questo pomeriggio?>> le chiedo.
<<Uhm, okay. Avrei voglia di un bel milkshake.>>sorride
<<Bene. Alle 5:00?>>
<<Si, ci vediamo dopo. Grazie per avermi accompagnata.>>
<<E' un dovere.>> le do un bacio e aspetto che entri in casa.
Cammino per la strada, fermandomi ogni tanto a firmare qualche autografo.
Non mi piace travestirmi, per non farmi riconoscere, così cerco di accontentare i fan il più possibile.
So che non tutti hanno la possibilità di andare agli incontri, negli studi delle interviste, o agli eventi delle premiazioni, dunque mi piace renderli felici così.
Quando sono con i miei genitori, di solito non mi fermo, perché a loro da tremendamente fastidio, ma odio vedere le persone che sono interessate a me, andare via tristi.
Come rientro a casa, mi preparo velocemente giusto per riuscire a suonare un po', prima di uscire.
Adesso ho in testa sempre la canzone che abbiamo composto, perciò mi diverto sempre a interpretarla.
<<Tesoro, non dovevi uscire alle 5?>>
<<Si perché?>>
<<Perché sono le 5:15. Sei in ritardo, e a le ragazze non piace.>> mi rimprovera.
<<Cavolo, non me ne sono accorto! Ci vediamo per cena!>> prendo la giacca ed esco correndo.
Decido di usare la bici, solo per fare più in fretta, poi la lascerò difronte a casa di Abby.
Finn
*Sono giù❤*
                                                                     Ab
                                                            *Arrivo😚*

Mi risponde immediatamente e arriva dopo qualche minuto.
È vestita con dei jeans neri, come al solito, e ha una giacca in jeans sempre nera.
Non capisco il perchè, visto che c'è molto caldo.
<<Ciao.>> mi saluta
<<Hei. Come mai questa?>> indico la giacca
<<Avevo freddo. Vedi le piante. C'è vento.>>
<<Ma non è ver...>> non faccio in tempo a finire che mi domanda
<<Dove andiamo?>>
<<Ti porto in un posto dove fanno i milkshake più buoni del mondo.>>
<<Mh... e come si chiama?>>
<<McDonald's!>>
Lei si sbatte una mano in faccia e poi ride.
<<Sono pienamente d'accordo.>> mi prende una mano e camminiamo verso il ristorante più vicino.
Vedo che si sventola con le mani, ma insiste a dire di non avere caldo e tenere il giubotto.
<<Ma perchè non lo togli scusa?>>
<<Perchè no. Oh guarda, siamo arrivati!>>
Scuoto la testa ed entriamo.
Facciamo la fila mentre decidiamo che gusto prendere.
<<Salve. Due milkshake, uno al cioccolato e l'altro alla vaniglia.>>
Ci sediamo al tavolo e assaggiamo le nostre bevande.
<<Buono vero?>>
<<Finn, non è la prima volta che lo prendo.>> ride
<<Ma quello americano è più buono.>>ne sorseggio un po'.
Finalmente toglie la giacca, rimanendo con la felpa, il che è strano, perchè di solito non usa le felpe per uscire.
Vedo che sta sudando e le guance si colorano di fucsia.
<<Hai caldo vero? Le maniche si possono sollevare, se non lo sapevi.>>
<<Grazie per il consiglio, ma sto bene così.>>
Noto che sotto la felpa, ha una maglietta con le maniche lunghe.
Sospetto che mi stia nascondendo qualcosa, ma non voglio insistere.
Sembra piuttosto scocciata oggi, e non la biasimo.
<<Come è andata a teatro?>>
Le va quasi di traverso il liquido alla vaniglia.
Ora capisco.
È successo qualcosa a teatro.
<<Ehm...t-t-utto b-ene.>> guarda altrove.
<<Dalla tua espressione non sembra. Va tutto bene?>>
<<Si si Finn, non preoccuparti. Abbiamo fatto degli esercizi per avere la voce squillante.>>
<<Okay... Quando finisci volevo chiederti, se mi accompagneresti a fare shopping. Mi servono magliette estive, sai visto che fra poco arriva l'estate.>>
<<Ma se siamo a marzo! Ma comunque va bene, non ho mai portato un ragazzo a comprare vestiti.>> sorride, ma poi trona subito seria.
Forse sono io il problema?
Torniamo a camminare per le strade di New York, entrando in qualche negozio, ogni tanto, e guardando le nuove collezioni.
<<Questa maglietta mi piace. Che dici, entriamo?>>
<<Si tesoro. Oh guarda, questo colore secondo me ti starà bene.>> indica una t-shirt blu, in vetrina.
Guardo negli scaffali e, come trovo la mia taglia, decido di andare in un camerino a provarne qualcuna.
<< Che dici?>>
<<Wow, la tua prima maglietta senza le righe! È un grande giorno per l'umanità!>> ride
<< Ah ah, divertente. Mi sta bene?>>
<<Si, sei beeellissimo. Ora prova questa.>>
<<Ancora? Ne avrò misurate almeno 10.>> sbuffo.
Non pensavo fosse così faticoso andare a fare le compere con una ragazza.
<<Veramente questa è la 13esima. Su su , non abbiamo tempo da perdere!>>
<<Eh va bene. Ma ad una condizione.>>
<< Sentiamo.>> alza gli occhi al cielo.
<<Tira su le maniche della felpa.>>
Sgrana gli occhi e poi squote la testa.
<<Questo no. Tutto ma non questo, mi dispiace...>> prende la maglia e la rimette apposto.
<<Ehi ma perchè?! Che segreti mi nascondi?>>
<<Nessuno...>>
<<Allora solleva le maniche.>> mi sto agitando, non voglio che abbia segreti con me.
<<Non voglio e non posso!>> quasi strilla.
<< Non mi piace che mi menti. Che ti succede? Non voglio essere preso in giro.>>
<<Non ti sto prendendo in giro, è solo che...>>
<<Cosa.>>
<<... è complicato. Mi dispiace Finn, lo sai che non mi piace nasconderti qualcosa, perchè a me da enormemente fastidio, se qualcuno lo facesse con me, ma questa volta non posso.>>
<< Come vuoi. Se non ti fidi di me, di chi di fidi, eh?>> prendo i vestiti dal camerino e vado verso la cassa.
<<Compro queste.>> aggiungo
<<Aspetta...>> mi viene in contro.
Speravo lo dicesse.
<<Cosa è successo a teatro?>> chiedo.
<<Che ti fa pensare che sia successo qualcosa?>>
<<"Esercizi per fare la voce squillante"? Chi ci crederebbe?>>
<<Si, in effetti non ha molto senso...>>
Annuisco di rimando.
<<Quindi?>>
<<D'ccordo te lo dirò, ma non qui.>>
<<Bene. Queste ti piacciono quindi?>> indo le magliette che ho in mano e lei dice di si.
<<Sono perfette.>> mi abbraccia.

Usciamo dal negozio con una busta enorme in mano.
<<Forse ho esagerato.>>
<<Ma no. Le magliette servono sempre.>> ride
<<Spero che ci stiano nell'armadio.>>
<<Se non è così, posso prestarti un cassetto se vuoi.>>
<<Sei seria?>>
<<Ma secondo te? I miei vestiti escono fuori, non ho spazio nemmeno per un granello di polvere.>>
<<Simpatica lei.>> rido
<<È una delle mie doti nascoste.>>
<<A proposito di cose nascoste... cosa mi dovevi dire?>>
<<Io? Niente.>> guarda in basso, fischiettando.
<<Ab.>> mi metto davanti a lei.
<<Uff... sei stressante.>>
<<Sto aspettando.>> batto con un piede e incrocio le braccia.
<<Un secondo, non so come dirtelo!>>
<<Fallo e basta!>>
<<Ero a teatro. Stavamo facendo le prove dello spettacolo e quando è finita la lezione, si è avvicinata Courtney. Ho fatto per andarmene, ma mi ha preso per un braccio e mi ha portato nel bagno. Ha cominciato a insultarmi e nulla mi ha preso a pugni.>>
<<Cosa?
Perchè non me l'hai detto subito!!>>
Sono sconvolto.
Non capisco cosa centrino le braccia con questo.
Spero che non abbia...
<<Non volevo ti preoccupassi...
Guarda...>> solleva quelle dannate maniche e mi mostra una parte delle braccia completamente viola.
<<Non ci credo... sono a terra, davvero.>>
<<Immaginati io...>> si stringe fra le braccia.
<<Domani ci parlo io con quella biondina...>>
<<No Finn ti prego. Ha detto che non dovevo dirlo a nessuno. Aumenterebbe la sua cattiveria.>>
<<E chissene frega! Non si deve permettere! Se deve picchiare qualcuno, che meni il suo cane!>>
Metto le mani nei capelli e cammino avanti e indietro.
<<Finn no, per favore. Sospetto che sia stata lei a scrivere l'articolo... mi ha detto tante cose, che solamente chi l'ha scritto, poteva sapere.>>
<<Potrebbe... giuro che se domani la incontro la strozzo con le mie mani! Ma chi si crede di essere!>>
Sono furioso.
Nessuno si deve permettere di toccarla.
<<Non dirai nulla vero?>>
<<No, stai tranquilla. Vieni qui.>> la abbraccio.
<<Grazie per esserci.>>
<<Grazie a te. Che ne dici di dimenticarci questo e andare a mangiare qualcosa? Questo shopping mi ha messo fame.>> le do un bacio
<<E quando mai non hai fame.>> ride, continuando a camminare, rimanendo però un po' triste.

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Ciao a tutti!
Scusate tantissimo per l'assenza, prometto di essere più costante.
Vi piacciono i capitoli visti dalla parte di Finn?
Vi ricordo che se volete potete andare a seguire la pagina ufficiale instagram della storia : ilariaastories
Al prossimo capitolo😚❤
I🌼

Close your eyes|| Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora