-TRENTAQUATTRO-

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<<E quindi, come vi dicevo, se aggiungiamo la questo numero all'incognita, potremo risolvere l'equazione in modo più semplice e veloce.>>
la voce del professore di matematica rimbomba per l'aula, facendoci addormentare ancora di più.
Nessuno ormai segue questo corso con attenzione.
Fosse per noi, non faremo nemmeno matematica, ma è d'obbligo.
Scarabocchio qualcosa nel quaderno, copiando dalla lavagna quello che c'è scritto, pensando totalmente ad altro: alle prove per lo spettacolo, a Stranger Things e a Noah.
Accanto a me, Gaten, prova a distrarmi dai pensieri, facendo delle partite a tris, ma invano.
Osservo Finn che si dispera nel banco, mentre mi lancia occhiate stanche.
Ieri sera, alla fine, è rimasto con i ragazzi a mangiare qualcosa, e presi dalla musica, hanno finito tardi.
Millie mi passa un bigliettino, dall'altra bancata.
Lo apro e lo leggo
"Sta sera esco con Jacob, ma siccome ho un po' paura, mi stavo chiedendo se tu e Finn potreste venire con noi? Che ne dici?"
Richiudo e mi giro verso di lei annuendo, spero solo che a Finn vada bene.
<<Ho vinto di nuovo... uff Ab, vuoi giocare decentemente?>> dice Gaten
<<Ti prego, sono scarsa e non ne ho voglia.>> gli rispondo, sorridendo poi leggermente.
<<E va bene.>> rotea gli occhi per poi scompigliarmi i capelli.
<<Ti ringrazio. Ora si che sto meglio.>>
<<Ma su, fregatene di Noah. Scommetto che ti piacerà pure.>> ridacchia
<<Cosa? Ti ricordo che sono fidanzata.>> bisbiglio mentre metto raccolgo le penne, che Caleb mi ha fatto cadere.
<<Si si, certo, come dimenticarlo.>>
<<Che vorresti dire Matarazzo?>> sono dubbiosa.
<<Niente, niente.>> conclude il discorso, la campanella quillante.
Corro da Finn, mentre Gaten mi imita.
<<Piccola! Ti giuro che se quello la, avesse parlato ancora per due secondi, mi sarei buttato dalla finestra.>> comincia, mentre mi abbraccia.
<<Come sei esagerato.>> rido e gli lascio un bacio sulla guancia.
<<Che facciamo oggi?>> mi chiede aprendo l'armadietto.
<<Beh... Millie mi ha chiesto se usciamo con lei e Jacob... che dici?>>
<<Mh, okay. Anche se avrei preferito passare del tempo da soli, ma va bene comunque.>> appoggia i quaderni dentro e chiude lo sportello.
<<Perfetto. Voglio proprio conoscerlo.>>
Sono alquanto entusiasta e curiosa di sapere com'è Jacob, dal vivo.
<<Allora venite? Mi fareste un enorme favore.>> ci interrompe la mora.
<<Si certo.>> le sorrido
<<Che avremo in cambio?>> taglia corto il riccio.
<<Finn!>> lo rimprovero.
<<Che c'è? Non ho chiesto niente di male.>>
<<Ti lascierò invitare chi vuoi alla festa di sabato.>> sbuffa lei.
<< Sapevo che me l'avresti fatto fare. Perfetto, ci sto.>> le stronge soddisfatto la mano.
<<Quale festa?>> domando
<<Sono proprio venuta a dirti questo. Sabato avevo in programma di fare una festa, visto che ho casa libera, ma Finn insisteva che voleva fare lui una lista degli invitati, ma io gli dicevo di no...>>
<<Finn?>> la interrompo.
<<Si, ma stavo dicendo...>>
<<E quando pensavate di dirmelo?>> domando scocciata
<<Oggi appunto. E siccome non sapevo chi invitare, gli ho chiesto aiuto ma lui insisteva sull'invitare tutta la scuola, e allora ho preferito fare da sola.>>
finisce lei.
<<Ah. Beh invitate chi vi pare, io sabato ho da fare e non posso venire.>>
forse sto prendendo una decisione troppo affrettata, ma sono una delle sue migliori amiche, e avevo il diritto di saperlo subito e prima di Finn.
Non so perchè sto reagendo così, ma mi ha dato fastidio.
<<Che devi fare?>> mi domanda il ricciolo
<<Cose mie. Ora ho da fare, ci si vede.>>
li lascio per andare a lezione di ginnastica al piano di giù.
<<Ab! Ehi Ab, fermati! Ma che ti prende!>>
grida, mentre mi insegue.
Continuo a camminare velocemente, non ho voglia di parlarci.
<<Ehi, non te la sarai presa per la storia della festa? Dovevamo dirtelo oggi.>>
<<Si certo. E da quanto la state organizzando?>>
<<Millie me ne ha parlato ieri al telefono.>>
<<Bene. Non verrò, non mi piacciono le feste.
Ora devo andare, sono in ritardo.>> taglio corto.
<<E dai, non fare così!>> nemmeno lo sento più.
Arrivo in palestra già stanca, ma con tanta voglia di rimettermi in forma.
Non vedo l'ombra di Noah, ne di Courtney.
Ultimamente non sono molto presenti, e sinceramente non voglio immaginare che cosa stiano facendo.
La giornata passa in fretta, tutto è andato bene, ma ho evitato Millie e Finn per un po'.
Lui sembrava abbastanza seccato del mio comportamento, ma ci sono rimasta un po' male.
Lei invece, non capiva il perchè di tutto ciò.
<<Dovresti smetterla, visto che oggi devi uscire con entrambi.>> mi rimprovera Gaten
<<Si lo so. Ma dai, anche tu lo sapevi e nessuno mi ha detto nulla! Perché non me l'avete detto?>>
<<Sapevamo che dormivi già, e non volevamo disturbarti. Te lo dovevamo dire oggi, come hanno fatto.>> sbuffa
<<L'avrei trovato stamattina, e invece no.>>
<<Ma dai Abby, almeno vieni.>> mi supplica
<<Ho detto no, e sarà no.>>
<<Ti preeegoo>> si inginocchia congiungendo le mani.
<<Ci penserò.>> roteo gli occhi.
Entro in casa seguita dal ricciolino, che saluta mia madre calorosamente.
<<Dovete uscire dopo?>> chiede
<< Solo io mamma. Gaten è venuto per chiacchierare un po' e farmi compagnia.>>
lei sorride e ci lascia, mentre entriamo in camera mia.
<<Che ti metti?>> dice aprendo l'armadio
<<La prima cosa che capita.>>
<<Sei ancora arrabbiata? Finiscila, che a Finn non piaci così.>>
<<E chissene frega.>>
In effetti mi interessa eccome.
Non voglio che mi odi, ma mi ha fatto davvero arrabbiare questa cosa.
<<Secondo me, dovresti indossare questa maglietta e... questa gonna qui. Devi fare una buona impressione anche a Jacob.>>
<<Lo faccio solo per conoscere Cameron Dallas.>> gli prendo i vestiti dalle mani e mi cambio in bagno.
Lascio i capelli sciolti e mi metto il rossetto.
<<Vans o All Star?>> domando
<<Vans. Ti ricordo che hanno la suola più alta, il che arriverai quasi alla bocca di Finn.>> ride
<<Ma che divertente.>> gli faccio la linguaccia mentre scelgo le calze dal cassetto.
<<Comunque, devi aiutarmi a trovare una ragazza. Sono così solo soletto.>>
<<Certo, ma è una cosa un po' complicata, visto che non ho fatto così tanta amicizia qui.>>
<<Beh, hai presente Diana?>>
<<Quella che fa teatro con me? Certo!>>
<<Si lei... se la invitassi alla festa di Millie, accetterebbe?>>
ci penso un po' su ma poi annuisco.
Sarebbe perfetta.
<<E come farei?>>
<<Ci penso io, tranquillo.>>
<<Grazie mille.>> mi abbraccia.
<<Permesso?>> Finn entra dalla porta.
<<Ciao.>> dico
<<Wolfhard.>> lo saluta Gaten
<<Tutto bene?>> chiede, indicandogli la porta
<<Si tutto okay, grazie. Chiedevo a Ab, se secondo lei, farei bene ad invitare Diana alla festa.>>
<<Quella con i capelli colorati? Certo, è una bomba!>> risponde il riccio
Sgrano gli occhi.
<<Ma mai più bella di te, tesoro.>> si passa una mano nei capelli, impacciato.
<<Beh, ne parleremo poi noi da soli.
Ci vediamo domani.>> ci saluta ed esce frettolosamente dalla mia stanza.
<<Ti ho comprato questo.>> mi da un frullato di Starbucks.
<<Non dovevi...>> abbasso lo sguardo, poggiandolo poi nella scrivania, e prendendo la borsa.
<<Mi perdoni?>>
<<E va bene, ma non credere di potertela cavare così facilmente...>> rispondo sbottonando l'ultimo bottone della camicia.
<<...così va meglio.>> ridacchio.
<<Andiamo?>>
<<Si, anche se siamo in anticipo.>>
<<Beh, dobbiamo arrivarci al centro commerciale.>>
<<Hai ragione.>>
<<Come sempre.>> dice orgoglioso prendendomi per una mano.
<<Certo come no.>> scuoto la testa.
salutiamo mia madre e ci avviamo al centro della città per andare all'appuntamento con Millie e Jacob.

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Ciao a tutti!
Finalmente sono tornata❤
scusatemi tanto ma ho avuto e ne avrò ancora per una settimana, con un campo estivo (aiutatemi, devo guardare troppi bambini!)
e poi il 30 partirò per Oxford, in una vacanza studio (Se riesco in aereo scriverò qualcosa).
Se il capitolo vi è piaciuto (so che fa molto schifo ma vbb), fatemelo sapere e lasciate anche una ☄, se volete.
Grazie mille per le views e il supporto, alla prossima❤
I🌼

Close your eyes|| Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora