Il dolore è un castigo per i sensi.
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A questo punto vorrei dirvi di essere riuscito a scartare di lato, evitando la carica dei due mostri grazie ai miei stupefacenti e infallibili superpoteri arrivati direttamente da un film degli Avengers. Purtroppo, come penso abbiate immaginato, non andò esattamente così. In effetti, andò esattamente al contrario.
Le due creature mi colpirono in pieno, una con quella che doveva essere la spalla e l'altra mi spinse a terra utilizzando due mani. Lo zaino venne sbalzato via, sulle scale, in alto. L'aria abbandonò i miei polmoni ancora prima che colpissi gli spigoli delle scale, cosa che mi procurò non poco dolore. Ancora oggi, sono dell'idea che le scale non si siano rotte per pietà.
Sbattei la nuca contro il legno, e per poco non persi i sensi. Vidi i due mostri ridere perfidamente, e, considerando come svettavano su di me, avevano decisamente ragione di farlo.
Mi si annebbiarono i sensi: la testa mi girava e avevo le orecchie quasi completamente tappate, riuscivo a percepire a malapena il sibilo costante prodotto dai mostri, che stavano parlando. Ma io, in quelle condizioni, non riuscii a cogliere nemmeno una parola.
Le due donne-serpente si guardarono, poi una si chinò su di me. Feci la prima cosa che mi venne in mente: appoggiai di scatto la mano destra sul collo della creatura, che spalancò gli occhi e urlò. Riuscii a riacquisire i sensi, e, con una velocità di riflessi non comandata dal mio corpo, mi rialzai e uscii dal vano delle scale, spintonando il mostro che avevo bruciato. Corsi dalla parte opposta della stanza, vicino alle casse di legno, e con la coda dell'occhio vidi che il mostro ancora indenne mi stava già venendo incontro.
Cercai disperatamente qualcosa da lanciargli contro e afferrai la prima cosa che mi balzò agli occhi: una delle funi sparse sul pavimento. Mi voltai verso le due creature: una stava per caricarmi, l'altra - ripresasi dalla bruciatura del mio anello - si dirigeva verso di me, i denti digrignati e l'odio nel volto.
I riflessi mi permisero di lanciare contro la prima creatura la corda, riuscendo a colpirla in pieno. A fermarla era stato, in buona parte, lo stupore. Mentre si liberava della corda, sibilò infuriata. Perfetto, ero riuscito a far arrabbiare due mostri che volevano uccidermi su due.
Nel frattempo, l'altro mostro mi era quasi venuto addosso. Spostai il peso da un piede all'altro e mi girai di lato, evitando la donna-serpente, che finì contro una cassa, rompendola. Una pioggia di schegge si riversò sul pavimento.In quel momento mi accorsi di aver momentaneamente perso di vista la compagna, che si materializzò in un attimo, riuscendo a scaraventarmi a terra. Provai un dolore atroce, una scarica elettrica che mi attraversò tutta la spina dorsale. Cominciai a tossire. Avevo il corpo tremante per i colpi e non riuscivo a pensare a niente, la mia mente era completamente intontita.
E se c'è una cosa che detesto persino di più di essere inseguito da dei mostri assassini, quella è il non riuscire a pensare.Il mostro tornò verso di me e mi afferrò per la felpa con una delle sue orribili mani. Non reagii: non ne ebbi la forza.
Se deve essere la fine, che almeno sia rapida.
Mi lanciò e io mi schiantai contro il muro, battendo la testa. Neanche un secondo dopo avevo perso i sensi.
Angolo Autrice
Grazie. Grazie. Grazie. Grazie mille. Grazie infinite. Grazie a voi. Grazie di tutto. Grazie per tutto. Grazie davvero. Grazie molte. Insomma, non so più come ringraziarvi per questo traguardo.
QUESTA STORIA HA RAGGIUNTO LE 1000 VISUALIZZAZIONI!!!
Davvero, ragazzi e ragazze, non so davvero come ringraziarvi perché dubito che ci sia un modo sufficiente per questo. Non avrei mai e poi mai pensato di raggiungere questo traguardo. Vi ringrazio per l'ennesima volta per visualizzazioni, voti e commenti, e per tutto il sostegno che mi date. Quando ho visto che questa storia - la mia storia - aveva raggiunto 1000 visualizzazioni sono praticamente impazzita. Sono stramegaiperultraincredibilmentestramaledettamente felice!
E tutto questo grazie a voi❣️
Non parlo di altre cose in questo capitolo perché questa è la cosa in assoluto più importante tra tutte. Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto.
A presto (compiti e wi-fi permettendo),
Ark❤️
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Cronache di un Mezzosangue
Fanfiction"La vita di un mezzosangue è come la lama di un coltello: si divide in due parti, impossibili da guardare contemporaneamente." Gabriel ha sempre condotto una vita tranquilla, fatta di amici solari, dolce musica e preghiere tra le stanze dell'orfanot...