DIVERSA DAL MONDO

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Lo bacio.
Non penso a niente.
Mi sento cosi bene ora.
Mi sento come se fossi rinata.
È la sensazione più bella del mondo.
"Te lo avevo detto che non ti avrei lasciata da sola" dice lui ancora con voce tremante
"Non ti sforzare" dico stringendolo a me.
Mi è mancato così tanto.
Questo mese è stato cosi stressante..orribile...orrnedo.

Durante il coma di Black

Son qui.
Qui fuori la sua stanza.
Non so se entrare.
Non so cosa fare.
Non può succedere una seconda volta!
È tutto così orribile.
Così spento.
Cosi monotono.
Perché la su non mi lasciano un attimo in pace?
Devono per forza rovinarmi le cose belle?
Sempre le cose più belle?
Era tutto così bello!
Stava andando tutto benissimo per una volta, ma ti pare che potesse ad andare tutto bene.
Era troppo bello per farlo continuare ovviamente.
Non so più cosa fare.
So solo che è tutto rovinato.
E se non si ricordasse più chi fossi?
Che dovrei fare in quel caso?
Non ne ho idea.
Non so cosa dovrei o potrei fare.
So solo che devo fare qualcosa.
Qualunque cosa, ma per il momento mi accontento anche solo di venire a trovarlo tutti i giorni e stare qui con lui.
Non so perché ne chi lo ha fatto ma me la pagherà cara.
Chiunque è stato.
Mi vendicherò.
Le vendette vanno servite fredde.
E io la servirò gelida.
Talmente tanto fredda ce si ghiacceranno.

Mi sento cosi spenta.
Dentro di me non esiste niente.
Esisteva solo il suo sorriso ma ora che non c'è più che faccio?
Sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
"Andrà tutto bene!" dice Jude rassicurandomi, o almeno provandoci
"E se accade anche a lui la stessa cosa? E se si dimenticasse chi simao? E se non si risvegliasse? E se staccassero la spina? Ci pensi mai? Be io si! Tutte le volte che sono qui" dico con voce bassa e spenta
"Lui non ti vorrebbe vedere cosi...ne lui ne Caleb...ricordati sempre questo...loro ti vorrebbero vedere sorridere...in qualunque cosa...sempre e per qualunque motico" dice ancora lui
"E come faccio? Come faccio a sorridere in momenti del genere me lo spieghi? Perché sinceramente non lo so" dico io
"Sorridi...è questo il segreto...sprridi sempre e per qualunque mptivo...pure quando non ce n'è bisogno.
Anche quando ti senti na merda...Sorridi! Sorridi sempre! Non pensare mai al negativo!
Prima o poi tutto si sistemerá...sempre...prima o poi...in qualunque modo." dice ancora lui con voce tranquilla
"Non posso farlo...non mi merito di sorridere mentre lui è li. Inerme. Steso su quel lettino. Come se fosse senza vita" dico.
Lui si inginocchia abbassandosi alla mia altezza visto che sono seduta sulle seddie dell'ospedale
"Non pesnare...non lo fare mai! Per qualunque caso non lo fare! Non ti abbassare al livello della tristezza! Del rimorso! Sorridi anche quando piangi...ti prenderanno per pazza ma tu fallo! Sorridi quando sei arrabbiata, stanca, stufa, triste...fallo sempre! Per qualunque cosa!" dice ancora lui
"Non so come si fa...senza di lui non lo so più fare...è come aver perso Caleb una seconda volta...non lo riesco ad accettare..." dico io
"Non lo perderai" cerca di consolarmi Jude senza riuscirci.

So che lo perderò.
Come ho sempre perso tutto.
Anche se si risvegliasse so che qualcosa gli impedirà di tornare da me.
Tornare dalla persona che ha salvato.
Tornare dalla persona che ha aiutato a non vedere più il nero ma il bianco della sua vita.
Tornare dalla persona che si è innamorata di lui.
Tornare da me.

In fondo desidero che tutto ciò non accada ma so che è impossibile impedirlo; com'è stato impossibile impedire la morte di mio fratello.
La morte di Caleb.
La morte della persona a cui ho voluto un bene oltre ai confini.

Guardo la porta della stanza in cui si trova Black.
Devo entrare.
Devo farlo!
Per lui!
Per Black!
Lo devo fare!
Lui per me ha fatto di tutto e ora tocca a me a fare qualcosa per lui.
Per il momento posso solo stargli accanto ma presto mi vendicherò.
Molto presto!

Entro nella stanza e lo guardo.
In quel momento il mio cuore si ferma.
Sembra del tutto morto.
Che devo fare?
Non ne ho idea!
Dovrei fare qualcosa ma cosa?
Cosa devo fare?
Perché è sempre tutto cosi difficile?
Perché per una volta non può essere tutto facile?
Solo per una volta!
Solo per questa!

Mi siedo accanto a lui.
Lo guardo.
Non Faccio altro.
Lo guardo per minuti interminabili.
Per minuti e minuti.
Lo continuo a guardare senza dire niente.
Senza fare niente.
Mi piacerebbe riuscire a far qualcosa ma non ci riesco.
Non riesco a dire niente.
Non riesco a muovermi.
Non riesco a fare niente.
Non so che fare.
Non so come fare quel qualcosa.
Non so niente.
In questo momento la mia mente è del tutto vuota.
Pensa solo a quanto sarebbe brutto perdere anche lui.
Non potrei andare avanti.
Non potrei fare niente.
Non avrei un motivo per andare avanti.
In quel momento mi squilla il cellulare.
Lo afferro e guardo il numero sul display.
Numero Privato.
Accetto la chiamata e rispondo.

"Pronto?" dico io
"Felice? Hai rovinato pure lui" dice una voce a me sconosciuta
"Chi sei?" chiedo calma...vogliono solo farmi perdere la pazienza ma io non glielo permetterò!
"E cosa importa?" chiede ancora la voce
"Cosa vuoi da me?" chiedo ancora cercando di mantenere la calma
"Sai...io niente...ma c'è qualcuna o che vuole te e questo qualcuno non si attenderà finche non ti avrà" dice lui
"Be allora in questo caso digli pure di andare a fanculo!" dico io chiudendo la chiamata.

Che devo fare adesso? In questo momento mi servirebbe proprio l'aiuto di Black.
Torno con lo sguardo su di lui e gli stringo la mano.
La stringo leggermente...non voglio rischiare di fargli male.
"Che devo fare?" sussurro io

Pov Black
"Che posso fare?"  sento sussurrare da quella voce che amo.
Vorrei poterle dire che ci penso io ma come posso fare?
Come posso aiutarla?
Come posso salvarla del tutto?
Come posso fare tutto questo in questo stato?
Mi devo risvegliare! Per lei! Lo devo fare!
La devo salvare!
Me lo sono promesso e non mi arrenderò!
Non succederà!
Io non mi sono mai arreso e non lo farò ora!
Cerco di stringerle la mana.
Niente.
Non ci riesco.
Ce la devo fare! Per lei!
Ci riprovo.
Una.
Due.
Tre.
Cinque.
Dieci.
Venti.
Trenta volte ma niente.
Non riesco a stringerle la mano.
Non riesco a farlo.
Sono inerme.
Sento quello che dice.
Sento il suo tocco.
Posso pensare.
Ragionare.
Ma non posso fare altro.
Non posso parlare.
Abbracciarla.
Stringerla.
Consolarla fra le mie braccia.