È passata una settimana da quando io e i ragazzi eravamo andati in quel parco.
Domani Black dovrebbe uscire dall'ospedale visto che la riabilitazione dovrebbe essere finita.
In questo periodo io e i ragazzi abbiamo cercato di capire cosa fosse successo la notte di capodanno; più precisamente che avesse sparato quel proiettile.
Il proiettile come già dovevamo sospettare è stato sparato da uno scagnozzo di Nessuno.
Oggi la nostra vendetta avrà inizio.
Oggi ci vendicheremo.
Oggi sarà l'ultima notte che passeremo in quell' hotel, anche se in realtà stanotte non la passeremo lì.
Domani andremo a prendere Black e poi torneremo a casa.
"Avete capito?" chiede Alex riferto al piano da attuare stanotte
"Si si tranquillo andrà tutto progettato e se così non fosse attueremo il piano B" conferma Jude.
Siamo fin troppo seri ma quest'operazione non può andare male.
Ce ne andremo e filerà tutto liscio.
Abbiamo già salutato tutti i nostri vecchi amici.
Torneremo...di questo ne siamo sicuri ma ora è il momento di andare.
Non possiamo restare qua all'infinito.
Mi mancherà molto questo posto.
Mi mancherà molto casa mia...la mia vecchia casa.
Mi mancherà tutto...i vecchi posti....le scemenze...gli amici...
Quando me n'ero andata pensavo di non avere amici al di fuori dei ragazzi...pensavo di essere sola, ma mi sono resa conto di aver completamente torto...mi sono resa conto di avere molti amici...mi sono resa conto che mi mancheranno e mi sono resa conto che mi hanno sempre aiutata...che mi do o sempre stati molto vicini.
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(salto temporale di un giorno)Prendiamo tutte le valige e il resto e andiamo vero l'ospedale in cui si trova Black.
L'operazione sembra sia andata bene; non ci sono stati problemi...stranamente è andato tutto come avevamo pensato e questo mi sembra strno, molto strano, fin troppo.
Mi è mancato e il fatto che ora stia completamente bene fa stare bene anche me.
Arriviamo dopo 10 minuti di strada in auto nel parcheggio dell'ospedale.
Scendiamo ed entriamo in quell'edificio fin troppo bianco e pulito.
Camminiamo fino alla solita stanza e ci fermiamo fuori dalla porta di essa.
La porta dopo poco si apre e ne esce Black in tutto il suo splendore.
Con una camminata non del tutto decisa si dirige verso di noi e saluta tutti i ragazzi uno ad uno, fin quando non arriva davanti a me; a quel punto ci guardiamo negli occhi.
Uno sguardo intenso.
Nessuno dei due vuole interrompere lo sguardo.
"Quindi....vi muovete o state giocando al gioco delle statuine?" chiede Axel.
Nel sentire le sue parole scoppiamo entrambi a ridere come degli scemi.
Mi era mancato lo ammetto.
Smettiamo di ridere dopo alcuni secondi o forse minuti e in quel momento lo abbraccio di slancio senza pensarci due volte.
Mi stringe forte a lui senza mollare la presa.
Mi era mancato stare fra le sue braccia.
Mi era mancato sentire il suo profumo.
Mi era mancato mettere la testa nell'incavo del suo collo.
Mi era mancato tutto di lui.
Mi era mancato lui.
Dopo qualche minuto ci stacchiamo e ci dirigiamo tutti fuori dall'ospedale.
Siamo venuti con due auto visto che con una sarebbe stato impossibile starci tutti.
Entriamo delle rispettive auto e partiamo.
Arriviamo fino in areoporto dove parcheggiamo e scendiamo dalle diverse auto.
Ci riuniamo tutti e poi entriamo nell'aeroporto.
Prendiamo i biglietti e andiamo a fare tutti i rispettivi controlli.
Appena finito tutti i mille controlli andiamo verso l'aereo.
Saliamo e ci sediamo nei nostri posti.
Mi siedo accanto al finestrino e Black mi si siede accanto.
Allacciamo entrambi la cintura e dopo poco l'aereo prende il volo.
Appoggio la testa sulla spalla di Black e lui circonda il mio bacino con un suo braccio.
Mi mancavano questi momenti con lui.
Mi mancavano davvero tanto.
Infilo le cuffiette per ascoltare la musica e stessa cosa fa Black e pian piano cado nel sonno tra le sue braccia.
Mi sveglio poco prima dell'atterraggio e mi accorgo che Balck sta ancora dormendo.
Mi fermo a guardarlo.
È così dolce.
Sembra un bambino.
Innocente, spensierato, felice.
Distolgo lo sguardo da lui e prendo il mio cellulare.
Spengo la musica ancora attiva e tolgo le cuffiette dalle orecchie infilandole nelle tasche dei pantaloni.
Inizio ad usare un gioco a caso che ho sul telefono per perdere ancora un po di tempo e dopo qualche minuto si sente la voce metallica di qualcuno che parla.
Ci prega di restare seduti, con le cinture allacciate e ci informa che stiamo atterrando.
Appena scesi dall'aereo prendiamo le valige ed usciamo dall'aeroporto.
Ci dividiamo e ognuno va a casa propria.
Appena arrivo fuori la porta di casa appoggio la mano sulla maniglia e silenziosamente entro in casa.
Mi era mancata casa mia...mi era mancata davvero tanto.
Mi dirigo silenziosamente in salotto dove ci sono i miei genitori girati di spalle seduti sul divano.
Mi avvicino a loro con molta cautela e li abbraccio di slancio.
Loro si spaventano non avendomi sentita ma appena mi riconoscono mi stringono tra le loro braccia.Scusate per l'ennesima volta del ritardo ma tra gli ultimi giorni e gli esami è un po un casino trovate anche solo 10 minuti liberi.
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DIVERSA DAL MONDO
RomanceJade una ragazza arrogante con un passato da dimenticare. Black, altrettanto arrogante, anche lui con un passato da dimenticare. Cosa succederà? Copertina creata da LiviaMoonlight. I capitoli non sono neancora stati revisionati...mi scuso per l'im...