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Ciao ragazzi, buona domenica a tutti!
Scusate, scusate, scusate per il ritardo...
È stata una settimana... intensa.
Per farmi perdonare, doppio capitolo per voi.
Buona lettura!

È trascorsa una settimana da quando Angie è partita e, se devo essere onesta, quella stronzetta inizia a mancarmi. Quando c'è lei, fra queste mura regna il caos e, anche se questo silenzio è molto produttivo, mi ha già stancata. Con lei è tutto un terremoto continuo, ma almeno c'è sicuramente più vita.

Fortunatamente per me, Seth è sempre stato al mio fianco e ha alleviato la nostalgia. Le cose fra noi stanno andando bene, anzi, benissimo. Impegnarmi ufficialmente con lui è stata forse una delle scelte migliori che abbia mai fatto. Non mi sentivo così felice e coinvolta da molto tempo. Le farfalle nello stomaco, la testa fra le nuvole, l'agitazione nel vederlo arrivare da lontano, sono emozioni che non credevo di poter provare ancora. Oggi posso affermare con certezza che mi sono innamorata. Sì, lo amo, anche se lui ancora non lo sa.

Angie aveva ragione, la ruota della fortuna sta girando dalla nostra parte, perché anche sul piano lavorativo le cose mi stanno andando piuttosto bene. Ho finito sia il vestito per la nuova cliente che quello per la mia collezione. Il primo mi ha convinta, ma saprò soltanto oggi, con certezza, se soddisfa anche la cliente, del secondo, invece, sono molto orgogliosa. L'essere stato confezionato con pezzi di stoffa diversi gli ha conferito uno stile vintage ma anche molto contemporaneo, in più, gli stessi brandelli, che sono tutti tessuti importanti, lo fanno sembrare uno di quegli abiti d'alta moda, dal prezzo esorbitante per via delle lavorazioni e dei materiali, solo che questo, è totalmente a costo zero. Dovevo portarlo in studio domani per mostrarlo ai miei colleghi, però, visto che devo chiedere a Margot un giorno di permesso, lo farò oggi stesso, sperando mi aiuti a conquistare qualche punto. Inoltre, mostrare i nostri lavori agli altri è una sorta di tradizione d'ufficio. In pratica, se uno dei nostri modelli esposti attira l'attenzione di qualche cliente, potrebbe essere venduto e questo serve, o dovrebbe servire, a farci conoscere e a spronarci a fare del nostro meglio. Tanto vale provare...

Più tardi, in ufficio, il mio modello si rivela un successo. Ha conquistato un discreto consenso ed è piaciuto quasi a tutti. Molti dei miei colleghi hanno gradito la trama a quadri, che ha richiesto effettivamente molta pazienza e tempo, ad altri è piaciuto lo spacco che arriva fino al bacino, e anche Margot, nonostante gli sforzi per non darlo a vedere, è rimasta molto colpita, non solo dall'abito, ma anche da me, che sono riuscita a lavorare su due abiti in una sola settimana. Un punto per me! È il momento adatto per chiederle un permesso, così faccio un respiro profondo, mi carico di pazienza e la raggiungo a testa alta.

«Margot, visto che non ho più usato i giorni di riposo di settembre, pensavo di recuperarne uno sabato prossimo. In fondo ho concluso il lavoro e, senza altre richieste, è il momento adatto per allontanarmi, senza trascurare niente.»

La mia richiesta la infastidisce e il fatto di non poter smentire le mie ragioni la rende ostile. Si alza e si passa la mano sotto il mento in segno d'incertezza, poi fa una smorfia contrariata e si sofferma davanti alla finestra. La vedo lì, ferma, con gli occhi fissi nel vuoto nel suo tailleur di classe, con i capelli corvini legati in uno chignon stretto. Mi da le spalle mentre decide della mia vita, del mio tempo, della possibilità di vedere o meno mia sorella. Stringo i pugni dal nervosismo e mi costringo a respirare, ma l'attesa peggiora la situazione. Improvvisamente si volta a guardarmi e inclina la testa di lato come un cane. Sono sicura che se avesse potuto, avrebbe rifiutato senza pensarci due volte.

«Ringrazia Miss Davidson!» sputa fuori, distogliendo lo sguardo e tornando a darmi le spalle. «È rimasta molto colpita dal tuo lavoro, che poi non è altro che una rielaborazione del mio, in ogni caso è disposta a lavorare ancora con noi quest'estate.»

Il ragazzo della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora