Ciao a tutti! Sono felice di vedervi ancora qui, quindi devo chiedervi scusa per il linguaggio colorito che seguirà, spero che non vi dispiaccia! Inoltre poiché il capitolo è troppo lungo l'ho diviso in due parti...
Buona lettura! 😘
SetQuella faccia di cazzo! Non ci posso credere. Come ha osato ripresentarsi qui dopo tutti questi anni? Non gli bastava averla distrutta quattro anni fa, no, lui doveva tornare e riaprire vecchie ferite mettendo a rischio tutto il lavoro che ho fatto per noi in questi anni. Col cazzo! Io e Cla siamo fatti per stare insieme e non permetterò a nessuno di portarmela via, non adesso e soprattutto non a lui. Si è pure permesso di mettere le sue manacce sulla mia migliore amica. Lei è una gran donna e prima di lui non aveva mai avuto di questi problemi, mentre adesso starà sicuramente soffrendo e la sua amicizia con Claire è in pericolo.
Ha fatto pure finta di non sapere niente, come se fosse stata tutta opera del fato. Ma a chi vuole prendere in giro? No, non riesco a digerirlo. Adesso il mio unico obbiettivo è trovarlo e rompergli la faccia! Per colpa sua ho dovuto dire a Claire di prendersi del tempo. L'ho ferita, lo so, ma non avevo altra scelta. Ho bisogno che lei creda che stare con me è una sua scelta, mentre io costringo quel bastardo a scomparire.
No, non mi sento in colpa. Non la sto ingannando. Lei mi ama, lo so, e questo mi basta. Anche se forse dovrò ricominciare da capo, lei è e sarà sempre mia.
Se quel povero idiota pensa anche solo lontanamente di ritornare, giuro che gli spezzo le gambe e lo costringo per sempre in un letto.
Claire
Okay Claire, basta dubitare, chiamala e falla finita!
Ripeto questa frase più volte a me stessa cercando di trovare il coraggio di farlo. Seth è andato via già da un po', ma io sono rimasta sempre seduta, come paralizzata, su questa stupida sedia. Fissare il vuoto e finire l'intero pacchetto di sigarette non mi aiuterà e di certo non cambierà le cose, devo darmi una mossa. Faccio qualche respiro profondo, poi prendo il cellulare e trovo il suo contatto nella rubrica. Resto ancora ferma a guardarlo per svariati secondi. Per qualche assurda ragione avverto una sensazione orrenda. Non ho mai provato niente di simile nel pensare di dover parlare con lei. Sono preoccupata, devo chiamarla, però ho il terrore di imbattermi in lui. Porca miseria! Quando sono diventata così codarda? Questa storia che lui mi rende ancora così debole non mi piace affatto. Basta così! Tiago o non Tiago voglio parlare con la mia migliore amica. In un attimo di euforia faccio partire la chiamata. Quando sento il primo squillo mi si ghiaccia il sangue nelle vene e sono tentata dal riagganciare ma resisto. Squilla la seconda volta, la terza... Ho i brividi... La quarta...
Tiago
Angie ancora non si è svegliata e io sono rimasto qui in ospedale per tutto questo tempo. Dopo tanto silenzio, uno dei medici mi ha detto che con l'operazione ricevuta è fuori pericolo e dobbiamo darle solo il tempo di risvegliarsi. Devo avergli fatto pena... Idiota! Come se sapere le condizioni di salute della mia ragazza non fosse un mio diritto.
Mentre la guardo dormire, con il viso pallido e la maschera dell'ossigeno, mi sento dannatamente in colpa e non riesco a non pensare a ciò che è successo. Preso dai sensi di colpa ho deciso di non chiamare Claire, volevo evitarla, ma la faccia che ha fatto ieri nel vedermi nella sua cucina mi perseguita. Forse perché per anni ho sperato di poterle dire la verità o forse perché per tutto questo tempo ho vissuto col rammarico di averla persa per un equivoco, fatto sta che adesso ho una voglia fottuta di vederla, di parlarle, di sentire ancora il suo profumo. Lo so, faccio schifo. Penso alla mia ex mentre Angie è in queste condizioni. Che cazzo di uomo sono? Cerco con tutto me stesso di scacciarla dalla mente, ma la sua immagine mi punisce con insistenza per ciò che le ho fatto anni fa.
Mentre annego nei sensi di colpa, il cellulare di Angie inizia a vibrare. Quando leggo quel nome, mi blocco. Vibra per la seconda volta, poi la terza, mentre trattengo il respiro. Sarà preoccupata per la sua amica, ma quando si tratta di Claire anch'io mi preoccupo, ma per me. Se riagganciasse sarebbe tutto più facile, ma il cellulare vibra per la quarta volta. Merda! Faccio un respiro profondo. Mi limiterò a dirle di Angie, dopodiché le starò lontano come avevo deciso. Posso farcela!
«Pronto?» rispondo.
«Tiago?» Sentire il mio vero nome pronunciato dalla sua voce è un pugno nello stomaco. Nessuno mi chiama più così da anni e sentirlo oggi, dalle sue labbra, mi riporta immediatamente indietro nel tempo.
«Claire...»
«Devo parlare con Angie!» mi spezza parola, non vuole neanche parlarmi.
«Potrebbe essere un problema.»
«Lascia che sia lei a deciderlo!»
«È questo il problema, non può parlare perché è in ospedale.»
«Cosa?» Il suo tono mi ha distrutto il timpano. È terrorizzata, forse sono stato troppo diretto.
«Ieri ha avuto un incidente, ma adesso è fuori pericolo...» mi affretto a dire.
«Ieri? E perché lo vengo a sapere soltanto adesso? Anzi, no, lascia stare, dimmi in quale ospedale si trova!»
«Al Presbyterian.» Silenzio. «Claire? Pronto? Ci sei?» Guardo lo schermo: Chiamata terminata.
Cazzo! Qualcosa mi dice che è già per strada e sta correndo qua. Forse dovrei andare via, evitare di vederla, ma una parte di me mi trattiene, vuole restare.
Claire
Sto correndo come una pazza per le strade di New York cercando di raggiungere l'ospedale nel minor tempo possibile. "Ieri ha avuto un incidente". Quando ripenso a queste parole mi sento ribollire di rabbia. Come ha potuto non dirmi niente fino a oggi? E se io non avessi telefonato, nessuno mi avrebbe detto niente? Sono incazzata nera. Spero per lui che Angie stia veramente bene, altrimenti lo ammazzo! Dov'era quando ha avuto l'incidente? Si vanta di essere il suo ragazzo, non dovrebbe proteggerla? Ho il cuore in gola e i polmoni sembrano voler scoppiare da un momento all'altro, ma non posso fermarmi, devo correre da lei.
Arrivo in ospedale, sudata e senza fiato, con le guance rosse e i capelli attaccati al viso, ma vado direttamente alla reception, dove chiedo di lei. Quando l'infermiera mi dice che è in sala rianimazione mi sento morire e, invece di essere quella forte che corre in sostegno alla propria amica, dalla forte emozione mi mancano le forze nelle gambe e crollo al suolo. Mentre la vista si offusca, non riesco a fare a meno di pensare che sono una pessima amica.
~Continua...~
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Il ragazzo della mia migliore amica
RomanceClaire si trasferisce a New Orleans dopo la fine del suo primo grande amore. Determinata a ricominciare, frequenta l'accademia delle belle arti, dove si laurea insieme ad Angie, la sua migliore amica, e Seth, un biondino solare con cui ha una relazi...