Angie
Non ci posso credere. Sono anni che Claire mi rompe col fatto che non ho mai avuto una storia seria, che anch'io merito di sentirmi amata e che dovrei dare una possibilità a qualcuno e adesso che l'ho fatto, è questa la sua reazione? Non avrei condiviso questa gioia con nessun altro, è stata la prima persona a cui l'ho presentato ed ero così emozionata, ma lei? Mi ha sbattuto la porta in faccia! Ma che reazione è? Proprio non capisco, non è da lei...
Guardo Dani e mi sento tremendamente in colpa, ha fatto una faccia quando è andata via in quel modo. Si è messo vicino la finestra a fumare, con lo sguardo fisso nel vuoto ed è già alla seconda sigaretta. Non l'avevo mai visto così, di solito è un tipo molto solare. Credo l'abbia presa sul personale e non posso dargli torto, Claire l'ha evitato come se avesse la peste. Mi avvicino in silenzio e mi fermo alle sue spalle.
«Mi dispiace per la reazione della mia amica. Non capisco cosa le ha preso, di solito è molto più gentile. Ti chiedo scusa.» Gli avvolgono le braccia alla vita appoggiando il viso sulla sua schiena e le mani sul petto. Lui le accoglie fra le sue e le bacia entrambe, poi si volta a guardarmi con un'espressione che non riesco a decifrare, ma che non promette niente di buono. Sono preoccupata.
«Angie, non devi scusarti, sono io che devo farlo. Non sono sempre stato chi sono. Volevo dirtelo prima, ma stiamo insieme da poco e non volevo spaventarti, così ho deciso di aspettare, di darti il tempo di conoscermi meglio. Non avrei mai potuto immaginare...» Qualcosa blocca le sue parole, è chiaramente in difficoltà e si passa una mano sul viso. Gli occhi socchiusi, la mascella serrata, i pugni stretti, sono tutte cose che mi lasciano capire quanto sia realmente preoccupato. Non gli metto fretta e rispetto i suoi tempi, ma adesso ho paura, il suo atteggiamento mi fa capire che qualunque cosa stia cercando di dirmi, non mi piacerà. «Non avrei mai immaginato che la verità sarebbe saltata fuori così, io...» Mi bacia di nuovo le mani. «Io non potevo saperlo, devi credermi, Angie!»
Okay, sono decisamente preoccupata, ma mi sforzo di non lasciarlo trapelare e gli rivolgo un sorriso, cercando di metterlo a suo agio.
«Che dici? Anche se da poco, mi conosci, cosa potrebbe mai spaventarmi?» Non ottengo la reazione che speravo e lui si agita solo di più. Sbuffa, guarda altrove, gesticola come se nella sua testa fosse in corso un dibattito, poi con aria rassegnata, incazzata, stanca, mi guarda e ammette: «Lei è scappata, Angie. È scomparsa nel nulla.»
Che? Cosa? Di che cavolo sta parlando? Lei è scappata da lui? Quando?
Lo guardo confusa, poi, come un fulmine a ciel sereno, mi si accende la lampadina. Lei è scappata solo da una persona, solo da lui e non per un motivo da poco. Adesso sono veramente sconvolta.
«No, no, lei...» Rido istericamente. «Non è possibile.»
Non ci cedo, non è giusto, non l'accetto. Com'è potuto accadere? Dai miei occhi iniziano a scendere lacrime che mi bagnano il viso, lui mi stringe a sé, ma io mi sento solo peggio e lo spingo via.
«Dimmi che non sei proprio lui!» Quasi lo supplico, ma lui scuote la testa e allunga un braccio verso di me.
«Angie...»
È chiaro. La sua reazione, la sua faccia, il modo in cui è andata via... è tutto dannatamente chiaro. Mi scanso.
«No, non è possibile, è solo uno stupido errore!» Corro verso la porta ed esco, lui mi insegue.
«Aspetta, dove vai?» urla alle mie spalle, cercando di raggiungermi.
«No, devo parlare con lei!» Continuo a correre.
«Dammi almeno la possibilità di spiegare!»
Lo ignoro, se le cose stanno così, voglio che sia lei a dirmelo, ma lui non si arrende e più corro, più mi insegue, più non rispondo, più cerca di dirmi cose che non voglio sentire. Voglio solo parlare con la mia migliore amica. Dio... Non posso neanche immaginare cosa abbia provato questa mattina! Corro più veloce che posso nel vano tentativo di seminarlo. Lei è al lavoro e se venisse anche lui, rischieremmo di dare i numeri e di farle perdere il posto, ma lui è ostinato e mi ha quasi raggiunto, quindi cerco di sperderlo a quest'ultimo incrocio. Ho l'affanno, mi fanno male le gambe, ho il cuore in gola, ma ce l'ho quasi fatta, ho guadagnato una discreta distanza, devo solo fare un ultimo sforzo. A testa bassa, arrivo all'incrocio che mi separa dalla mia amica, ma delle urla agghiaccianti arrestano la mia corsa.
«Angie!» Mi giro di scatto a guardarlo. «Attenta!»
Non ho il tempo di capire, che qualcosa mi travolge in pieno, scaraventandomi in aria. Sento un dolore lancinante al fianco e quando credo che sia finita, arriva il peggio, l'impatto del mio corpo che si schianta sull'asfalto, poi silenzio.
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Il ragazzo della mia migliore amica
RomanceClaire si trasferisce a New Orleans dopo la fine del suo primo grande amore. Determinata a ricominciare, frequenta l'accademia delle belle arti, dove si laurea insieme ad Angie, la sua migliore amica, e Seth, un biondino solare con cui ha una relazi...