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Sto girovagando per strada, senza meta, già da qualche ora. Di solito, dopo il lavoro, vado direttamente a casa, ma oggi la situazione è completamente diversa, perché so che nell'esatto momento in cui ci metterò piede, sarò costretta ad affrontare la situazione più assurda di tutta la mia vita e la verità è che ho una paura fottuta. Lei è la mia migliore amica e quando sono giunta a New York ero sola e senza speranza, ma lei, armatasi di pazienza e determinazione, è stata la mia ancora di salvezza e a oggi, proprio non me la sento di essere la causa della sua infelicità. Il problema è che non so che fare e di fronte a questo bivio, temo di fare la scelta sbagliata.

Mi fermo a fumare una sigaretta sotto casa, dove l'aria fresca mi aiuta a schiarirmi le idee e adesso, anche se penso comunque che un'amica non dovrebbe mai infrangere la regola degli ex, mi tocca ammettere che lei non lo sapeva e si è innamorata come non lo è mai stata. Non mi resta che rassegnarmi, perché in fondo è questo che fanno le vere amiche, assecondano la felicità dell'altra. Tiago, però, è stato il mio primo, vero, grande amore e, se è vero che non posso vantare nessun diritto su di lui, è anche vero che se sono scappata, l'ho fatto per seri motivi, senza i quali non ci saremmo mai lasciati. Alla fine ho deciso e rientro a casa rassegnata ad accettare la situazione, mio mal grado. Che mi piaccia o no, le dirò tutto ciò che penso e la scelta sarà solamente sua, io mi limiterò ad accettarla qualunque essa sia. Certo non dovrà mai chiedermi di comportarmi da amica con lui, perché proprio questo non posso farlo.

Quando apro la porta, sudo freddo notando la luce accesa. È giunto il momento. Deglutisco, prendo aria e varco la soglia, ma non trovo la mia amica, bensì Seth. Vederlo così, fermo vicino alla finestra, con espressione preoccupata, mi fa sentire una persona orribile! A furia di pensare a me stessa, al mio ex e alla mia migliore amica, mi sono completamente dimenticata di lui. Appena nota la mia presenza, la sua espressione muta ed esprime sollievo. Corre ad abbracciarmi e mi si spezza il fiato.

«Piccola stai bene?»

No, non sto bene per niente! Come cazzo ho potuto dimenticarmi di lui? Dio... mi sento così in colpa.

«Mi dispiace, ho dimenticato il cellulare...» Riesco a dire solo questo e, adesso che me ne sono uscita con una risposta del genere, mi sento ancora peggio.

«Lo vedo.» Indica il mio cellulare ancora a terra, vicino all'ingresso della mia stanza.

Mi appoggia le mani sulle spalle e mi guarda intensamente con quei suoi occhioni blu colmi di tenerezza.

«Hai pianto...» Devio lo sguardo altrove. «Stai bene?»

Non so perché, ma alla sua domanda è come se tutte le emozioni accumulate durante il giorno, siano straripate tutte insieme ed io, incapace di domarle, esplodo in un altro pianto disperato.

«Ehi, ehi...» Mi stringe forte fra le sue braccia, accarezzandomi i capelli. «Che succede?»

Affondo il viso nel suo petto riempiendomi i polmoni del suo profumo rassicurante che mi ricorda gli ultimi giorni trascorsi con lui. Ciò che provo per quest'uomo è autentico, sincero, forte... Lui è il mio Seth e io non posso dimenticarlo. Mi faccio coraggio, ricordando a me stessa che in questi giorni dovrò averne tanto.

«Devo dirti una cosa...» inizio e il suo sguardo, ora più attento, mi fa sentire in soggezione e vado alla finestra, dove mi accendo una sigaretta. «Non so proprio da dove iniziare.»

Mi rivolge un leggero sorriso e indica di nuovo il cellulare. «Potresti iniziare da lì»

Bene, di male in peggio. Se sapesse cosa c'è dietro, sarebbe tutto più facile e invece no, tocca a me dirglielo, ma tremo.

Il ragazzo della mia migliore amicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora