Il giorno dopo, Youngjae non si presentò alla palestra dell'atelier e così fu anche per il giorno successivo. Regnava, infatti, una grande calma all'interno dell'azienda e pareva che nessuno si fosse accorto dell'assenza del modello. O meglio, tutti tranne Taehyung. Dopo due giorni di assenza ingiustificata lo stilista cominciava a preoccuparsi, sopratutto perché l'ultima volta che lo aveva visto, il ragazzo stava camminando via infuriato. Decise, quindi, di prendere dei provvedimenti lui stesso e cercare di contattarlo. Gli fece un paio di telefonate dato che i numeri telefonici dei modelli erano già registrati sui moduli della casa di moda, eppure entrambe le volte rispose la segreteria telefonica. Taehyung sbuffò e gli lasciò un messaggio sperando che si facesse vivo, non voleva guai con la legge proprio mentre stava preparando gli eventi della settimana della moda e, oltretutto, aveva anche molto lavoro da sbrigare quel giorno.
Purtroppo però, non ci fu niente da fare. Dopo circa un'ora dalle prime due chiamate riprovò ancora, ma dopo già due squilli la chiamata si richiuse.
"Mi ha appena chiuso la telefonata?" Si domandò Taehyung. "Quel ragazzo sta cominciando a darmi su i nervi." Concluse, bloccando il cellulare e mettendoselo in tasca.Si diresse verso la palestra, sebbene durante il tragitto gli si parò davanti un ragazzo castano scuro, molto alto, che si dirigeva verso la palestra con un asciugamano intorno al collo. Approfittando dell'incontro, lo stilista chiese al modello se conoscesse Youngjae e fortunatamente ottenne una risposta positiva. Taehyung cominciò a chiedergli se sapesse dove si trovava il ragazzo in quel momento e se avesse accennato qualcosa riguardo a ciò, ma nemmeno il castano sapeva rispondergli.
La stessa cosa successe con diverse altre persone, ognuna di loro non sapeva dove fosse finito Youngjae. Alla fine, lo stilista si arrese e andò a sedersi su una delle sedie vuote del grande tavolo al piano terra.Prese un foglio e cominciò a disegnare una figura alta e slanciata, delineò più del solito i lineamenti del viso e gli tracciò due grandi e tondi occhi scuri, gli colorò i capelli di nero e poi passò al design degli abiti.
«Chissà dov'è Jungkook adesso.» Pensò, riguardando il volto del suo disegno. Successivamente, passò la matita sul torso del suo schizzo, disegnando una giacca nera con dei ricami damascati grigi scuri. Sul lato del disegno principale scarabocchiò una camicia, anch'essa grigia, appuntando i vari tessuti che avrebbero potuto abbinarsi tra loro. Infine, disegnò dei pantaloni di cotone, stretti sulla coscia e neri, dei quali l'unica particolarità era il richiamo damascato lungo la cucitura delle tasche frontali e sulla zip. Dopo un'oretta abbondante di aggiustature e modifiche, riuscì a finire il disegno e, in quel preciso momento, Kim SeokJin gli passò dietro con passo blando, seguito da Namjoon che parlava dell'uscita imminente dell'ultimo film di "The Maze Runner"."Ehy Tae, come procede? Devo vedere qualche nuovo schizzo?" Lo salutò Jin sorridente, mentre gli poggiava una mano sulla spalla.
"Ma io ti stavo parlando di quanto fosse bello Dylan O'Brien e tu mi interrompi così..." Borbottò l'altro fingendosi offeso, ma appena notò lo schizzo che Taehyung aveva appena disegnato esclamò: "Uuuh, ti prego posso vedere?"
"Certo." Gli rispose il ragazzo dai capelli biondi scuri mentre si sistemava la fascia di Gucci. Namjoon fece una foto al disegno con la sua reflex e poi lo guardò più dettagliatamente.
"Ma io questo ragazzo l'ho già visto...» Si disse mentre rifletteva su quella familiarità e poi, essendo giunto ad una conclusione, domandò: "Ma questò è Jungkook?"
"Sì, ma abbassa la voce." Gli suggerì Taehyung, mentre faceva su e giù con il palmo della mano affinché il fotografo si zittisse una volta per tutte.
Lo sguardo dello stilista si rivolse tutto d'un tratto verso Jin, che stava esaminando il disegno scrivendoci sopra qualche annotazione. Dopo qualche secondo, il modellista si accorse che il ragazzo lo stava fissando e gli chiese: "Qualcosa non va?"
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♔ velvet & silk ♔ yoonmin, vkook, namjin
Fanfiction"Comunque, credo che le stelle possano influire nell'animo degli uomini. Se ci pensi, quando guardiamo le stelle, esse si riflettono nei nostri occhi e più questi ultimi sono lucidi, più stelle possono contenere. Quando piangiamo, i nostri occhi div...