Jimin sedeva su una sedia di legno chiaro all'interno della stanza principale dell'atelier. Teneva le gambe divaricate, le spalle rilassate e il volto calmo, imperturbabile. La luce che proveniva dalle numerose vetrate gli filtrava tra i capelli, rendendoli dorati come un campo di grano nelle alte stagioni. Jungkook notò che era più tranquillo del solito e di certo questo era contraddittorio: aveva già visto Jimin con Yoongi altre volte e solitamente il biondo era davvero teso quando gli parlava. Il ragazzo pensò che forse stavano parlando da abbastanza tempo da permettere a Jimin di mettersi a suo agio. Oltretutto, anche se non riusciva a vedere completamente Yoongi, riuscì benissimo ad immaginare la sua solita faccia inespressiva e i suoi occhi scuri e spenti. Jungkook affinò lo sguardo e osservò le guance di Jimin arrossarsi leggermente, non appena i suoi occhi si poggiarono sul viso di Yoongi."Comunque, Biondino, devo informarti di una cosa importante." Esordì Yoongi, mentre dava uno sguardo a dei disegni di Taehyung e appuntava velocemente qualcosa sul taccuino. La sua voce era straordinariamente profonda, ma non era per niente intimidatoria.
"Biondino? Seriamente?" Sussurrò Jungkook, mentre guardava Jimin che arrossiva leggermente più di prima. Questo particolare non lo sorprese troppo, giacché Jimin aveva sempre avuto una strana tendenza ad arrossire con chiunque. L'amico poteva affermare con sicurezza che ogni singola cosa avesse il dono della parola gli faceva affluire il sangue al viso, indipendentemente se si trattasse di una frase o di un gesto.
"Dimmi." Replicò poi il ragazzo in questione, mentre Yoongi staccava gli occhi lunghi e neri dai suoi appunti per rivolgerli a qualcos'altro. Quando lo sguardo del più grande si posò sul viso di Jimin, focalizzato sulle labbra di quest'ultimo, un'onda di rossore invase nuovamente il viso del minore. Jungkook notò che non era più rilassato come poco prima, riusciva a capirlo dalla sua postura sulla sedia. Era un dettaglio che solo il suo migliore amico poteva notare.
«Le cose si stanno facendo interessanti.» Si disse il moro e poi rivolse di nuovo l'attenzione e ai due ragazzi.
"Tra qualche settimana tu e Jun.. Jan... Jongk..." Cominciò Yoongi, cercando di ricordare il nome del moro.
"Jungkook." Lo corresse Jimin con le sopracciglia aggrottate e una risata appena accennata.
"Non si ricorda nemmeno il mio nome, bah." Pensò Jungkook irritato. "Però quello del «biondino» te lo ricordi bene, eh." Continuò poi, rendendosi conto che il tutto era sempre più strano.
"... ecco, che tu e Jungkook avrete un servizio fotografico per GQ Korea." Concluse Yoongi, tornando a guardare i fogli.
"Mio Dio, cosa?!" Esclamò il biondo in preda alla sorpresa. Anche Jungkook rimase zitto, senza far caso all'espressione fin troppo sconvolta di Jimin. Teneva le labbra leggermente schiuse e gli occhi spalancati, le sue guance erano paragonabili a dei ferri roventi.
"Sei sordo, per caso? Ho dett-" Ripetè Yoongi, alzando la voce ma fu subito interrotto. Il suo tono era così euritmico che Jungkook fece difficoltà a non pensare che fosse una voce registrata.
"Non rovinare tutto." Gli consigliò Jimin, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo. "È solo che e fantastico!" Esclamò nuovamente con un sorriso che gli illuminava il volto e gli faceva sparire gli occhi, trasformandoli in due piccole e adorabili fessure. Yoongi stette a guardare per un momento quel dolce sorriso, soffermandosi sulle labbra rosee e carnose di Jimin, per poi riabbassare la testa sul suo adorato lavoro. Il suo viso non cambiò espressione, ma le sue mani iniziarono a sudare leggermente.
«Oh oh, gli ha appena toccato una spalla sorridendo. Ma dove l'ha presa tutta 'sta confidenza?» Bisbigliò sghignazzando Jungkook, il quale si sentiva uno spettatore live di un K-Drama. Poi si zittì nuovamente e fece più attenzione ad ascoltare tutto per cogliere ogni singolo particolare. Forse, pensò, si sarebbe sentito più sicuro con indosso un paio di occhiali scuri. In Matrix li avevano tutti.
STAI LEGGENDO
♔ velvet & silk ♔ yoonmin, vkook, namjin
Fanfic"Comunque, credo che le stelle possano influire nell'animo degli uomini. Se ci pensi, quando guardiamo le stelle, esse si riflettono nei nostri occhi e più questi ultimi sono lucidi, più stelle possono contenere. Quando piangiamo, i nostri occhi div...