Nel frattempo, al piano di sotto, Jungkook aveva lasciato soli Jimin e Yoongi che, appena dopo l'uscita del moro, cominciarono a parlare del servizio fotografico, difatti non c'era così tanto tra loro che potevano condividere. Il primo ad attaccare il discorso fu stranamente Yoongi, il quale domandò al biondo come si fosse trovato all'atelier. Il ragazzo sedeva abbastanza rilassato sulla sedia, a volte era davvero difficile capirlo. Sembrava, al primo sguardo, uno di quei maniaci del controllo sempre perfetti e dritti, ma quando lo si osservava più attentamente, si potevano notare sfumature diverse mei suoi comportamenti quotidiani."Mi sono trovato veramente benissimo, tranne per la piccola parentesi chiamata Youngjae." Gli rispose Jimin, che, povero lui, ormai si era abituato a dire la verità di fronte a Yoongi.
"Quello mi sta sulle palle, pesantemente." Constatò il più grande, rivolgendo gli occhi sulla piccola mano di Jimin, poggiata sul tavolo. Il minore, notando che lo sguardo di Yoongi era sulla sua mano, la mosse involontariamente, facendo girare di nuovo il ragazzo verso di lui.
"Ehm, comunque sì, credo che stia antipatico un po' a tutti, ahaha." Concluse Jimin con una risatina nervosa. La dualità di quel ragazzo lo faceva morire dall'interno. Qualcosa in lui, quando lo vedeva o gli parlava, smetteva definitivamente di funzionare. Come un black out di una parte del suo cervello.
"Anche io sto antipatico a tutti. E poi, ammettiamolo, sono più stronzo." Disse Yoongi, come per vantarsi di quella che reputava una dote. Poi si rimise ad osservare il volto del ragazzo di fronte a sè, lo faceva ogni volta che aspettava il turno dell'altro di parlare.
"A me non stai antipatico e non credo che tu sia uno... Una cattiva persona, ecco." Replicò il minore in tono un po' più determinato, avvicinandosi pian piano al viso dell'altro. Yoongi ascoltò le parole del più piccolo e sentì qualcosa fremere nel suo petto per un secondo, lo ripercorse di nuovo con lo sguardo da capo a piedi e realizzò che quel ragazzo lo attraeva e non poco.
"Oh beh, che bello, ho un fan." Disse allora, accennando un lieve sorriso. "Ti devo far cucire un completo da cheerleader, Biondino?" Chiese, poggiando la testa sul palmo della mano, continuando a fissare Jimin negli occhi. Notò con piacere che il ragazzo non riusciva a sostenere il suo sguardo troppo a lungo e dopo poco cominciava già ad arrossire. Jimin, infatti, abbassò la testa coperta di capelli biondissimi e leggermente arricciati verso il pavimento e cominciò a torturarsi le mani.
"Oh, scusa, non volevo... essere scortese?" Chiese Yoongi per la prima volta nella sua vita. "Sono stato scortese? Boh... ma chi la capisce la gente." Sussurrò poi, rivolgendo lo sguardo di lato, guardando un punto non definito della stanza.
"No, è solo un piccolo problema che ho io quando parlo con le persone." Gli rivelò dopo alcuni secondi il biondo. "Arrossisco sempre e me ne vergogno un po', quindi cerco sempre degli escamotage per non farlo notare." Concluse Jimin, mentre si grattava la nuca. Quanto odiava quel particolare di sé, era fin troppo femminile.
"E questo succede con proprio tutte le persone?" Domandò il più grande, osservando alternatamente le labbra e gli occhi del ragazzo davanti a sé. Ogni volta che vedeva Jimin, qualcosa lo spingeva ad osservarne ogni piccolo particolare, come un'amata opera d'arte. Ma quello che davvero sorprendeva Yoongi era che quel piccoletto lo aveva attratto fin dalla prima volta in cui l'aveva visto, era chiaro che non gli era mai successa una cosa del genere.
"I-io n-non..." Balbettò l'altro che ricominciava a diventare rosso. "C-Cioè, principalmente... con le persone che hanno un bell'aspetto." Rispose onestamente Jimin, mentre guardava di lato e riabbassava la testa. Con gli occhi fissi sul pavimento di mattonelle, sentì il tocco di due dita fredde sotto il suo mento che lo forzarono a rialzare la testa. Vide che Yoongi si era visibilmente avvicinato al suo volto e cominciò ad avvampare. «Cosa mi sta facendo questo ragazzo...» Esclamò tra sé e sé con un sospiro. Si riferiva, infatti, al subbuglio che sentiva nello stomaco, all'accelerazione improvvisa del suo cuore e il respiro che si faceva poco a poco più affannoso.
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♔ velvet & silk ♔ yoonmin, vkook, namjin
Fanfic"Comunque, credo che le stelle possano influire nell'animo degli uomini. Se ci pensi, quando guardiamo le stelle, esse si riflettono nei nostri occhi e più questi ultimi sono lucidi, più stelle possono contenere. Quando piangiamo, i nostri occhi div...