Taehyung e Jungkook si diressero verso la porta del suggestivo locale. Non dava per nulla l'aria di essere una di quelle costosissime trappole per turisti che si trovavano facilmente nel centro di Seoul, bensì era un semplice pub all'inglese anche abbastanza spartano. Sull'insegna si leggeva "Harrison's Millenary Pub", scritto con una calligrafia vintage arzigogolata sullo sfondo verde invecchiato. Già da fuori il minore poteva benissimo intuire che la struttura interna era costituita quasi interamente da legno scuro leggermente consumato.Taehyung aprì la porta d'ingresso davanti a Jungkook, permettendogli così di entrare nel locale. Questo gesto gli fece venire in mente uno di quei gentiluomini inglesi vestiti di tutto punto che erano a conoscenza di tutti i codici della galanteria dell'epoca. Dopo ciò, il più piccolo sentì lo sbalzò di temperatura all'interno del caldo ed accogliente pub, confrontandolo col freddo gelido di quel tardo pomeriggio.
Si guardò intorno e cominciò a meravigliarsi di quanto quel pub fosse curato nei minimi dettagli. Sulle pareti sporgevano delle mensole colme di bottiglie di superalcolici tipici della della Gran Bretagna e alcuni striscioni di squadre di calcio inglesi erano appesi con dei chiodi sul muro.
Jungkook, per sua sfortuna, ne sapeva riconoscere solo pochi e aveva un po' di timore di ritrovarsi nuovamente ignorante su qualche argomento con Taehyung.
Poi alzò gli occhi e vide che dal soffitto pendevano dei lampadari dal fascino retrò di legno massiccio, dai quali si ergevano delle finte e piccole candele elettriche, le sole che donavano un minimo di illuminazione all'interno della locanda. Di luce, in effetti, ce n'era ben poca ed era concentrata sopratutto sopra i tavoli più grandi e direttamente sul lungo bancone in fondo alla stanza, posto frontalmente alla porta d'ingresso. Le sedie e gli sgabelli davanti ad esso erano tutti di diversa dimensione, colore e stile. Alcuni erano consumati dal tempo, altri erano già usciti scoloriti dalla fabbrica che li produceva mentre i rimanenti non presentavano nessun segno del tempo.
Taehyung fece strada a Jungkook fino a sedersi su uno di quei vecchi sgabelli di legno graffiato e indicando al minore la sediola alta davanti a lui. Dopo che entrambi si fossero seduti, il ragazzo che sembrava essere il barista si avvicinò mentre strofinava con un panno bianco un bicchiere cristallino."Taehyuuung! Quanto tempo è che non ti vediamo qui? Settimane? No, forse mesi?!" Chiese il ragazzo sconosciuto con un grande sorriso. Tutto sommato, era un bellissimo ragazzo, sembrava più o meno della stessa età dello stilista o forse un po' più grande. Tuttavia, aveva un viso perfettamente delineato, gli occhi e i capelli scuri e lucenti e un piercing spiccava sul lato della bocca.
"Ehy JB, come va?" Rispose Taehyung, stringendo familiarmente la mano al barista con un grande sorriso. "Scusa se non sono venuto a farti visita prima, ma sai con le sfilate e i servizi siamo tutti un po' occupati questo periodo." Continuò poi, sempre più sorridente.
A quella vista Jungkook si stranì lievemente, riflettendo sul fatto che quel ragazzo potesse essere chiunque e continuava a non capire perché lo stilista lo avesse portato lì anche con pochissimo preavviso. Magari aveva dei buoni motivi per farlo o magari voleva distrarsi... con lui? Evidentemente era così. Jungkook ripensò alle precise parole che gli aveva riferito e la voce dello stilista echeggiò nella sua testa come una radio nuova di zecca. «In questo momento ci sono cose più importanti.»"Allora, cosa porto a te e il tuo..." Il barista aveva poggiato il bicchiere sul banco e ora il suo sguardo era fisso e allegro su Jungkook. "...amico?" Concluse con un lieve tono di malizia.
"Lui é Jeon Jungkook, il modello che ora lavora full-time per me." Lo presentò Taehyung. "Invece lui é Jaebum." Disse invece rivolgendosi al moro. "Un mio amico di vecchia data."
"Piacere Jaebum." Jungkook tese una mano e la strinse a quella di Jaebum. "Piacere mio, Jungkook." Rispose quello annuendo gioiosamente. "Quindi che vi porto?" Chiese poi sorridendo.
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♔ velvet & silk ♔ yoonmin, vkook, namjin
Fanfiction"Comunque, credo che le stelle possano influire nell'animo degli uomini. Se ci pensi, quando guardiamo le stelle, esse si riflettono nei nostri occhi e più questi ultimi sono lucidi, più stelle possono contenere. Quando piangiamo, i nostri occhi div...