Prologo

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Quella che state per leggere è la mia storia, può sembrarti banale come inizio ma per me quella era la normalità. Una bella casa, due genitori amorevoli, una vita passata negli agì ma con tanti valori ben saldi, un gruppo di amiche con le quali passavo le giornate e che per me sono come sorelle. Tutto era normale, tutto mi sembrava al posto giusto e avevo la convinzione che niente e nessuno potesse rompere quella tranquillità che c'era intorno a me. Non immaginavo che di lì a poco tutto sarebbe crollato come un castello fatto di carte e tutto quello che avevo intorno si sarebbe rivelata un enorme bugia....

17 settembre 2018

-"Julie, sveglia tesoro farai tardi a scuola!!"- urla mia madre, come se non bastasse il suono incessante della sveglia.

-"Julieee"- urla ancora mia madre e mi tappo le orecchie con il cuscino.

-"Si mamma non mi perforare i timpani!!"- urlo e faccio volare la sveglia per farla tacere. Di mattina presto sono intrattabile e non so come facciano alcune persone a essere sorridenti, a me se mi rivolgono la parola mi sale l'istinto omicida. Mia madre, ad esempio, sempre sorridente, vestita di tutto punto e truccata. Si chiama Sara e ha i capelli lunghi biondi e gli occhi azzurri, si mantiene in forma, nonostante i suoi 45 anni, ogni mattina infatti si sveglia presto e va a correre, sinceramente non so come faccia ad avere tutta questa energia, più volte ha tentato di portarmi con lei ma ci lascerei un polmone quindi passo. Scendo giu, dopo essermi lavata, pettinata e truccata leggermente, indosso un semplice jeans aderente, converse bianche e una felpa abbastanza comoda.

-"Eccoti, finalmente!"- esclama mia madre.

-"Buongiorno gioia"- mi saluta mio padre e gli do un bacio sulla guancia. È è il mio punto di riferimento, non so cosa farei senza di lui, parliamo molto, anche con mia madre ma con lui di più, c'è una sintonia tra noi e ci capiamo al volo non c'è bisogno di parlare. Mio padre si chiama Paul e ha 46 anni, capelli castani e occhi marroni profondi, pelle abbronzata e anche lui molto in forma grazie al nuoto. Io ho i capelli biondo cenere e gli occhi cangianti marroni e verdi molto particolari, non so infatti da chi li ho ereditati. Sono fortunata perché i miei genitori si amano molto, non litigano quasi mai e anche se sono figlia unica, non mi sono mai sentita sola, mi hanno dato tanto amore e senza di loro sarei persa.

-"Mamma sono in orario, non mi mettere ansia! È il primo giorno di scuola!"- le rispondo.

-"Non so quale orologio tu abbia ma fra 5 minuti passa l'autobus"- dice mamma.

-"Ma che...."- guardo l'orologio e sbarro gli occhi -"Cazzo cazzo cazzo"- salgo a prendere lo zaino, portafoglio e cellulare. Corro via prendendo al volo una brioche.

***
Sono all'ultima ora di lezione e per fortuna non ci hanno dato compiti.

-"Allora ragazzi dato che è il primo giorno di scuola non voglio darvi eccessivi impegni ma per la prossima volta dovrete fare un tema sulla vostra famiglia, raccogliete informazioni sui vostri genitori, nonni ecc. Chissà potreste essere discendenti di qualche personaggio famoso o nobile!"- sorride la professoressa di Storia.

Ecco appunto come non detto.

-"Ma cosa avrà da ridere"- ops, non ho solo pensato vero?

-"Ha detto qualcosa sig.na Jones ?"- mi chiede.

-"Chi io? No no, pensavo....mmm... a quanto sarà divertente...ecco, si.. sarà divertente fare questo tema!"- sorrido falsamente.

Suona la campanella che mi salva dall'imbarazzo.

-"Oddio finalmente!"-esclama Ashley.

-"È solo il primo giorno e gia non ne posso più"- sbuffa.

-"A chi lo dici! io per poco non venivo sgamata"- le rispondo.

Usciamo in corridoio e ci raggiunge Brenda. Ashley e Brenda sono le mie fantastiche migliori amiche, siamo cresciute insieme e con loro ho sempre parlato di tutto e viceversa. Ashley è una rossa tutto pepe, occhi azzurri chiarissimi, non crede nell'amore infatti si diverte a più non posso e non le importa del giudizio altrui. Brenda ha i capelli neri lunghi e occhi verdi, lei invece è il contrario di Ashley, timida e responsabile, fidanzata da un anno con Josh.

-"Ragazze allora pranziamo insieme? Io proporrei McDonald e centro commerciale"-dice Ashley.

-"Per me va bene tanto a casa i miei non ci sono mai a pranzo"- rispondo.

-"Avverto mia madre"- risponde invece Brenda.

-"E Josh"-sfotte Ashley e Brenda diventa tutta rossa e sorrido alla buffa scenetta.
Così tra una chiacchiera, shopping, risate arriva l'ora di tornare a casa.

Appena arrivata, miss Robins, la governante, mi avverte che la cena è pronta così vado in camera, lascio la giacca e lo zaino, mi lavo le mani e quando arrivo nella sala da pranzo una scena mi commuove: mio padre che cinge i fianchi e sussurra nell'orecchio di mia madre, sorridendo e baciandole il collo. Sorrido e penso che mi piacerebbe, un giorno, essere amata e guardata come mio padre fa con mia madre.
Tossisco per farmi notare e cosi iniziamo a cenare e spero che questa felicità duri per sempre....

Spazio autrice: care lettrici, questa per me è la prima storia, non so se sono brava o meno, se so trasmettere le emozioni che voglio dare ma avevo da un po' delle idee che mi frullavano nella testa e mi son detta perché no. Quindi vorrei le vostre opinioni e niente spero vi piaccia.

Xx kiss kiss xx

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