Capitolo ventidue

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Sono seduto sul divano con un mega cheeseburger preso dal McDonalds , ovviamente non possono mancare una porzione grande di patatine e la coca cola. Sto riguardando 'Game of thrones' , adoro questa serie, quando all'improvviso suona il mio cellulare, di solito lo spengo quando voglio rilassarmi ma l'ho dimenticato, vedo però che è Julie allora metto in pausa e rispondo.

Io: Pronto, Julie?

Julie: Ehi Jesse! Come stai?

Io: Bene, grazie e tu?

Julie: Insomma, ho un po di cose da raccontarti

Io: Dimmi tutto.

Julie: Preferirei di persona, magari domani vieni da me e ti racconto?

Io: Ok certo, sono libero domani! Che stai facendo? Sento il rumore delle macchine.

Julie: Sto tornando a casa. Ero da Ashley.

Io: Da sola a questora?

Julie: Si, non è un problema, lo faccio sempre!

Io: E non dovresti farlo! Dimmi dove sei che ti raggiungo.

Julie: Non è necess..

Sento un frastuono e Julie si mette a urlare.

-"Julie, Julie rispondi!! Che succede?"- urlo alzandomi di scatto dal divano, mi metto le scarpe e corro di sopra a cercare mio padre.

-"Julie ti prego rispondi!"- la chiamo ma sento urla, implorazioni e dei colpi.

-"Papà, Papà, dove diavolo sei PAPA!!!"- urlo come un pazzo e lo vedo uscire dal suo studio mentre parla al telefono ma quando mi vede la chiude subito notando la mia preoccupazione.

-"Che succede?"- mi chiede

-"Dobbiamo andare... Julie....ero al telefono con lei... ma..."- balbetto dall'agitazione.

-"Calmati, dimmi cos'è successo"- mi chiede.

-"Te lo dico in macchina non c'è tempo da perdere!!!"- gli urlo e lui va a prendere le chiavi della macchina e la giacca.

-"Andiamo!"- mi dice mentre io continuo ad ascoltare la telefonata e sento una voce maschile dire a Julie "Smettila di curiosare e di giocare a Sherlock , tu e il tuo amichetto state scherzando col fuoco. La prossima volta non mi limiterò a picchiarti, non so se hai afferrato il concetto", sono sotto shock, l'ha picchiata!

-"Bastardoooo, io ti ammazzo!!!"- urlo con un dolore insopportabile al petto. Corro verso la macchina ed entro.

-"Fai presto papà l'hanno picchiata!"- gli dico con voce strozzata mentre al telefono sento il suo respiro irregolare, i suoi singhiozzi.

-"Julie, Julie ti prego rispondi! Sto venendo da te, dimmi dove sei!!"- le chiedo ormai piangendo ma niente non risponde.

-"Julie te ne prego non mollare, sto arrivando!!"- urlo e dopo pochi secondi sento a malapena un sussurro.

-"Jesse..... aiuto!"- dice poi cadde la telefonata.

-"No, Julieee, no no no!"- urlo contro un telefono che ormai non risponde più.

-"Accidenti, io li ammazzo! Giuro sulla mia vita che nessuno la passerà liscia, anche se dovessi passare il resto della mia vita in galera ma io li ammazzo tutti"- urla mio padre mentre sbatte le mani sul volante e parte con la macchina a tutta velocità.

-"Dove dobbiamo andare?"- chiede.

-"Ha detto che stava tornando a casa, era da Ashley,una sua amica ma non so che strada fa solitamente"- dico disperato.

TWINSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora