Capitolo trentadue

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Oggi è lunedì 24 dicembre, è passata una settimana circa dal giorno in cui la mia famiglia si è riunita. Domenica, la sera, è arrivato Jacob e dire che era scioccato è poco; gli abbiamo raccontato tutta la storia e, come tutti, era arrabbiato col padre per averlo tenuto all'oscuro per tanto tempo perché voleva essere partecipe delle indagini e aiutare. Mi ha abbracciato e salutato ma, a differenza degli altri, è molto scostante, distante e freddo nei miei confronti. Evita il mio sguardo, di stare solo con me, trova sempre scuse per non parlare e questo mi dispiace molto perché speravo che si creasse la stessa sintonia che è nata con papà, mamma e Jesse ma non è stato così.

Dopo essermi lavata e vestita, con un leggings e un maglione rosso stile natalizio, scendo in cucina. Appena arrivo trovo il piano lavoro pieno di ogni tipo di ingrediente per dolci: farina, zucchero, uova, cacao in polvere, cannella, granella di cocco, canditi, granelle di zucchero colorato e tanto altro.

-"Che stai facendo mamma?"- chiedo, anche se è abbastanza ovvio.

-"Tesoro, oggi è la vigilia e si preparano dolci e biscotti per babbo natale..... e per noi"- mi risponde sorridendo.

-"Voglio aiutarti"- esclamo euforica.

-"Certo! Tieni un grembiule!"- risponde e iniziamo a impastare, stendere e infornare.

Dopo un'oretta sono pronte cinque teglie di biscotti, una di cookies, una di biscotti alla cannella, una di biscotti al cioccolato ripieni, un'altra di biscotti ripieni di marmellata ai frutti di bosco e l'ultima di semplici biscotti al burro. In forno sta cuocendo lo strudel di mele e adesso sto preparando il mio super ciambellone, ricetta di Mrs. Robbins, con i canditi.

-"Sei brava ai fornelli. Ti ha insegnato tua.... la tua mamma adottiva?"- chiede.

-"Un po' si ma non aveva molto tempo. C'era Mrs. Robbins, la governante, che preparava da mangiare e mi ha insegnato molte cose e i dolci sono quelli che mi riescono meglio"- rispondo e in quel momento entrano Jesse, Jacob e Chris con aria assonnata nonostante siano le 10.30 a.m.

-"È  scoppiato un uragano?"- chiede Jesse.

-"Ci aiutate a decorare i biscotti alla cannella?"- chiedo guardando Jacob e lui si gratta dietro la testa con aria nervosa e annuisce.

Iniziamo a decorare i biscotti mentre ridiamo e scherziamo, Jacob si è sciolto un po' e partecipa alle nostre risate, cerco di attirare la sua attenzione facendogli vedere le facce buffe dei biscotti, beh decorare non è esattamente la mia dote migliore.

-"Non assomiglia per niente a un bambino, sembra un chiwawa"- dice Jesse e io guardandolo effettivamente sembra davvero un chiwawa.

-"Io non sono brava con i decori uffa"- dico mettendo il broncio e incrociando le mani al petto e sento una risata bellissima, spontanea, di Jacob.

-"Quando eri piccola e facevamo i biscotti ti arrabbiavi moltissimo perché non riuscivi a fare una bocca dritta, alla fine quando li dovevamo far vedere alla mamma tu ti prendevi i miei biscotti dicendo di averli fatti tu e mi guardavi con occhi supplicanti mentre dicevi alla mamma 'sono stata brava? Guarda Jacob come li ha fatti brutti!'- ride- io ti guardai scioccato mentre tu sghignazzavi"- termina lui guardando un mio biscotto e mi viene da piangere notando il suo sguardo malinconico.

-"Beh, la bocca non la so fare nemmeno adesso"- rispondo facendo nascere una risata collettiva anche se mamma sta piangendo.

-"Mamma che hai?"- chiedo.

-"I miei figli sono di nuovo insieme, state tutti e quattro bene, non potevo chiedere regalo più grande per questo natale"- dice commossa e ci uniamo in un abbraccio collettivo.

TWINSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora