Capitolo trentuno

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É passato qualche giorno da quando io e Daniel ci siamo messi insieme, abbiamo passato ogni momento possibile a coccolarci e amarci, andavo a scuola poi lui mi veniva a prendere, andavamo in palestra per le nostre lezioni e infine andavamo a casa sua a guardare un film e a mangiare cibo da asporto anche se poi il film non lo finivamo mai.

Papà mi ha detto che domani c'è una sorpresa per me, non ha voluto dirmi niente, mi ha detto solo di prepararmi perché avremo ospiti a pranzo e il mio problema è che sono terribilmente curiosa, odio quando mi dicono che c'è una sorpresa per me perché poi vado in ansia, inizio a pensare continuamente a cosa possa essere, cioè io mi chiedo se è una sorpresa non devi dirmi niente altrimenti che sorpresa è?

Oggi è sabato e siamo liberi dalla scuola. Daniel è impegnato fino a pranzo quindi ho appuntamento con Ashley e Brenda per una mattinata di shopping prenatalizio, non ho ancora comprato i regali di natale per nessuno e ormai manca solo una settimana.

Facciamo colazione da Starbucks e dopo iniziamo a girare per negozi ma per adesso abbiamo solo comprato un sacco di vestiti per noi. Ho comprato una felpa di Calvin Klein per Daniel ma voglio prendergli qualcosa di speciale che lo stupisca e che ci rappresenti anche se non ho trovato niente che mi convinca. Ci fermiamo ad una gioielleria e ci sono tante collane con vari ciondoli, mi colpisce una collana con un ciondolo a forma di cuore tutto tempestato di Swarovski e penso che sarebbe perfetta per mia madre, non l'ho ancora incontrata ma voglio farle un regalo e questa mi ha fatto pensare a lei e ho in mente una modifica che la renderà speciale. Entro nella gioielleria e mi avvicino al bancone spiegando la collana che voglio vedere, lui la prende e me la mostra, è davvero splendida.

-"Senta io avrei bisogno però di personalizzare il cuore, è possibile?"- chiedo al commesso che scopro si chiama Jerry.

-"Certo, si può fare ma dovrà attendere qualche giorno prima di ritirarlo"- risponde.

-"L'importante è che sia pronto per le feste"- dico.

-"Stia tranquilla, allora come lo vuole?"- chiede.

-"Vorrei che all'interno del cuore venga fatto il simbolo dell'infinito magari con cristalli neri e dietro vorrei incidere tre lettere: J, J e D"- spiego.

-"Bene, il 22 dicembre può venire a ritirarla, lascia un acconto o salda tutto?"- chiede.

-"Saldo tutto grazie!"- rispondo e dopo aver preso la ricevuta raggiungo le altre che sono intente a provarsi l'ennesimo vestito.

Mi piace molto il regalo che ho scelto per mia madre e secondo me è il più adatto, anche perché non potevo andare sui gusti personali dato che non la conosco sotto quei punti di vista ma quel simbolo ormai per noi è molto di più che un ricordo di bambini, ci ha riuniti, io ho ricordato jesse grazie a quel simbolo e al suo tatuaggio, le tre lettere dei nostri nomi (Jacob, Jesse e Diana) completa il tutto, non vedo l'ora di rivedere mio fratello e mia madre, a quel punto sarà tutto al suo posto.

Continuiamo lo shopping, compriamo regali per tutti i nostri amici: per Jesse ho comprato il castello di Hogwartz Lego, lo so è un po infantile ma lui va pazzo per i lego e per Harry Potter quindi gli piacerà il mio regalo. Per Chris ho preso il suo profumo preferito 'One million'; a Josh, sotto consiglio di Brenda, ho comprato l'ultimo album degli Imagine Dragons; a papà ho preso un regalo più simbolico, un album di fotografie, stamperò quelle che abbiamo scattato in questi giorni e le altre pagine le lascerò vuote perché abbiamo tutta la vita davanti da riempire di ricordi. Per comprare il regalo a Jacob aspetterò Jesse perché non ho proprio idea, non ricordo molto di lui, giocava molto con noi e aveva molta pazienza. La sera, quando i nostri genitori erano impegnati o non erano in casa, era lui a leggere la favola della buonanotte e purtroppo per lui doveva leggerla tutta perché io non riuscivo a dormire se non sapevo come andava a finire mentre Jesse dopo il 'C'era una volta' già piombava nel mondo dei sogni, ed è lì che come un flash ricordo un'altra cosa e cioè che io gli chiedevo di leggermi spesso 'La piccola fiammiferaia' anche se alla fine piangevo ogni volta, mi addormentavo con i lacrimoni agli occhi e lui si accoccolava vicino a me per farmi tranquillizzare, a quel punto entro in una libreria e compro quel libro.

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