Capitolo trentatré

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Apro gli occhi a causa dei raggi del sole che entrano dalla finestra, mi stropiccio gli occhi per il fastidio e mi copro con la copertina con i girasoli, la mia preferita, ma, appena ricordo che giorno è oggi, salto dal letto e in inzio ad urlare.

-"Jesse, Jesse svegliati!!!"- urlo saltando dal letto e di risposta ricevo soltanto un mugugno incomprensibile.

-"Jesse svegliati! Oggi ci sarà la festa e apriremo i regali!!"- insisto lanciandogli un cuscino e lui scatta spaventato guardandomi confuso.

-"È il nostro compleannoooo!"- dico e lui dopo aver realizzato mi raggiunge sul letto e salta con me.

-"Auguri sorellina!"- mi dice.

-"Auguri fratellino"- gli rispondo abbracciandolo ma perdiamo l'equilibrio e cadiamo finendo uno sull'altra e scoppiamo a ridere. Entrano mamma, papà e Jacob con una piccola torta al cioccolato e tre candeline sopra.

-"Tanti auguri a voi, tanti auguri a voi, tanti auguri Diana e Jesse, tanti auguri a voi"- cantano insieme e io e Jesse soffiamo le candeline. Come di tradizione iniziano a darci tre baci su ogni guancia e io rido tanto perché mi fanno il solletico.

Arrivato il pomeriggio, sono euforica, fuori è tutto pronto per la festa e io e Jesse non vediamo l'ora. Decidiamo di andare a giocare fuori e mamma dice a Jacob di stare con noi dato che lei sta terminando i preparativi. Facciamo alcuni giri sulla giostra gonfiabile anche se Jesse è più veloce di me, poi noto i fiorellini che ho piantato con la mamma e corro a guardarli.

-"Jesse guarda i fiori! Sono sbocciati, che belli!! Guarda Jackie"- urlo euforica mentre Jesse mi ignora e Jacob si allontana.

-"Stupidi maschi!"- penso.

-"Ciao, come sta la principessa di zio Conrad"- sento una voce alle mie spalle e corro da lui a salutarlo.

-"Zio vieni a vedere i fiorellini, sono sbocciati stamattina, sono bellissimi"- dico io.

-"Io invece ho una sorpresa per te, vieni con me che te la mostro"- dice guardandosi intorno.

-"È un regalo? Deve venire JJ con me allora?"- chiedo.

-"No, tesoro. È solo per te perché tu sei speciale, vieni!"- dice prendendomi per mano, ha uno strano tatuaggio, non mi piace tanto, odio i serpenti. Inizia a tirarmi verso il cancello.

-"Zio, la mamma non vuole che mi allontani, andiamo a chiamarla, si arrabbierà con me!"- dico ma lui continua a tirarmi, sembra agitato, si guarda intorno. Usciamo in strada e ci avviciniamo ad una macchina e io inizio a spaventarmi, non mi piace uscire senza la mamma o papà, ho paura senza di loro.

-"Zio andiamo a chiamare la mamma, non voglio stare qui"- dico e gli occhi iniziano a pizzicare.

-"Principessa di zio, non avere paura. Vedi quella bella ragazza? Ti porterà alla tua sorpresa, poi, quando avrai finito, porteremo il regalo anche a Jesse ok? Fidati di me"- dice ma io lo guardo dubbiosa.

-"Vedrai, andrà tutto bene" - mi dice guardandomi negli occhi e facendomi entrare in macchina. La ragazza alla guida è molto bella ha i capelli biondi e gli occhi azzurri e mi sorride gentilmente, mi rassicura il suo sorriso.

-"Sai che sei una bambina molto bella? Mi piacerebbe molto avere una figlia come te. Adesso passeremo un po' di tempo insieme, ti va?"- dice la signorina e io annuisco titubante.

-"Poi però torniamo a dare il regalo a Jesse?"- chiedo.

-"Certo, anzi gli porteremo tantissimi regali"- mi dice e io sorrido felice.

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