CAPITOLO 26

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《Alison caffé anche per te?》domando alla mia amica 《Si grazie》 dice lei arrivando in cucina con ancora il pigiamino addosso. Stamattina mi sono alzata di buon ora per prepararmi ad andare a fare visita a Justin. Ieri sera abbiamo fatto tardissimo in ospedale per aspettare notizie sulle sue e condizioni, ma grazie a Dio ha solo avuto una bella botta in testa. Il dottore gli ha ordinato tanto riposo e per almeno tre giorni dovrà ancora stare lì. 《Comunque come stai tu?》chiede Alison  《Non bene...》sussurro lievemente 《Voleva uccidermi. Come può arrivare a tanto.》sono esterrefatta dalla situazione che si è creata; sono esterrefatta da questa razza di persona che tenta di uccidere innocenti solo per mettermi alla guardia e ora sono a rischio tutti quelli che mi circondano. 《Non lo so Ali ma sicuramente non è una persona, è il diavolo...》"altre spiegazioni non ce ne sono. Inizio a pensare se rimanere o andarmene." Penso

《Alison io esco.》avviso prima di uscire dalla porta 《Dove credi di andare?》mi guarda preoccupata 《In ospedale》nega con il capo《Tu non vai da sola, ti accompagno.》si affretta subito a dire 《Non devi》insisto《Si che devo...dai andiamo》 dice prendendo la borsa.

Andiamo a piedi, dopo aver insistito tanto...e ci dirigiamo in ospedale. Dopo quasi venti minuti arriviamo e vedo che ci sono alcune bancarelle. Incuriosita mi avvicino per vedere cosa vendono... Ci sono souvenir , bracciali,  collane ,portachiavi e altre cose carine. Sto per andarmene quando sento un bambino dire 《Per favore me lo dia mi piace tanto quel portachiavi》 e il venditore irritato risponde《No... i soldi che hai non sono sufficienti...mi dispiace ma non te lo do.》"che idiota è solo un bambino" penso. Il bambino sta per andarsene quasi piangendo.《Eih ragazzino vieni qua. Qual'era il portachiavi che desideravi?》chiedo avvicinandomi a lui 《Questo》 dice indicandomelo. 《Bello...》dico 《...ti piace il basket?》annuisce tristemente e mi si spezza il cuore. 《Mi scusi signore me ne può dare due di questi?》mi rivolgo al venditore 《Certo signorina.》 Pago e do uno a quel ragazzino. 《Grazie signora》dice felice,asciugo le lacrime che aveva agli occhi e gli faccio un occhiolino d'intesa.
《Cos'hai comprato?》 dice la mia amica avvicinandosi a me. 《Un portachiavi con il pallone di basket... l'ho preso per Justin. Appena l'ho visto ho pensato subito a lui》 dico e sorrido pensando che forse gli piacerà. 《Che dolce che sei》 dice la mia amica.

Arrivo in ospedale e chiedo del signorino Monrow all'infermiera e subito mi indica la stanza in cui è stato spostato. 《Uno alla volta》dice l'infermiera. Guardo Alison e lei mi fa cenno di andare 《Ti aspetto qui》dice ed io mi precipito subito in quella stanza. Busso tre volte poi sento dire 《Avete avuto già abbastanza sangue da me. Non ve ne darò più...così mi ucciderete》e a me viene da ridere. Apro la porta e lui girato verso la finestra dice 《Non sono stato chiaro? Basta prelievi》poi si gira e mi vede. Forse sono i miei occhi troppo contenti di vederlo,ma nei suoi vedo la luce splendere quando mi vede entrare. Ha una fascia in testa ma è lo stesso bellissimo. 《Posso?》dico timidamente 《Tu sempre》dice e io divento ancora più rossa. Lo raggiungo e dolcemente gli stampo un bacio sulla fronte, al mio tocco lui ispira profondamente, poi si rilassa.《Come ti senti?》domando 《Ora bene e tu invece?》mi chiede mettendo la sua mano sulla mia. 《Ora bene》rispondo e lui mi fa uno dei suoi sorrisi più belli che io tanto amo. 《Ti ho portato una cosa》dico 《Un hamburger vero? Il cibo dell'ospedale fa schifo》fa una smorfia e io rido  《No scemo finché starai qui dovrai mangiare le schifezze che fanno》 dalla borsa prendo il portachiavi e glielo porgo 《Non è niente di eclatante ma vedendolo ho pensato a te e l'ho preso》dico sperando che gli piaccia...lui lo guarda con gli occhi lucidi e poi dice 《Sarà il mio portafortuna》 e si stende a darmi un bacio sulla guancia.

Ho trascorso tutta la mattina con Justin in ospedale e solo ora mi rendo conto che è davvero un bravo ragazzo. Durante la mattina sono venuti a trovarlo tutti i nostri amici ma quello più preoccupato per lui era ovviamente Zayn. Appena l'ha visto si è praticamente lanciato addosso mentre Justin gemeva dal dolore che sentiva dove ha preso il colpo. È bello vedere l'affetto che provano l'uno per l'altro,proprio come dei fratelli. Dopo che se ne sono andati tutti io ancora sono rimasta con lui, abbiamo pranzato insieme anche se io mangiavo hamburger e lui le 'schifezze' dell'ospedale. Abbiamo parlato e scherzato e sono stata davvero bene con lui. "Quando mai" dice la vocina ma io non rispondo. Guardo l'orologio e vedo che già sono le 15:30 e tra mezz'ora inizio a lavorare, perciò prendo la borsa e rivolgendomi a Justin che mi guarda un po' abbronciato, capendo che sto per andarmene, dico 《Devo andare a lavoro...tornerò stasera, promesso!》 Lui sorride quando sente queste mie parole e dice 《Stai attenta》sorrido che nonostante sia lui quello convalescente,si preoccupa molto per me《Tranquillo》gli do un bacio sulla guancia e esco dalla sua stanza.

Sono le 15:50 e manca poco per arrivare alla boutique. Ho impiegato molto perché ho preferito andare a piedi; da quando è successo l'incidente ho sempre la sensazione che sono in pericolo e per questo evito di andare con taxi, autobus, metro e quant'altro per evitare che si faccia del male qualcun'altro a causa mia. Vedo Jason uscire da un negozio e venirmi incontro ma io abbasso gli occhi e faccio finta di non vederlo. 《Ariel...》dice quasi sussurrando; decido di ignorarlo e continuo a camminare 《Ariel fermati》dice più forte e a questo punto mi fermo e mi volto verso di lui. Lo guardo dritto negli occhi poi fa un sorriso che non riconosco più e dice 《So dell'incidente》 e io non rispondo 《So che quell'idiota sta bene》continua con disgusto 《Beh sappi che non mi dispiace affatto di quello che gli è successo. Meritava di peggio》 finisce. Faccio un bel respiro per mantenere il controllo poi sorridendo dico 《Sai...da come parli sembra quasi che sia tu colui che ha tentato di farci fuori ma sai che ti dico? A me non importa...non importa niente di te e della merda che sei. Non importa niente se non della salute delle persone che amo e fortunatamente a Justin non è successo niente di grave. E ti ringrazio anche; perché grazie a te ho imparato a conoscere meglio Justin e dopo l'incidente ho capito quanto mi piace stare in sua compagnia. Perciò ti dico che ne tu ne qualsiasi altra persona al mondo sarà capace di ostacolare il nostro rapporto. Detto questo...addio Jason》lui mi guarda con odio...io mi volto e me ne vado e da lontano lo sento gridare 《Me la pagherete...tutti quanti!》lo ignoro e continuo a camminare.
Penso e ripenso a quello che ha detto Jason. È se fosse stato davvero lui? Uffa non ci capisco più niente. Credevo che fosse un ragazzo dolce,comprensivo e premuroso...invece si è rilevato un egoista,violento e cattivo.

Arrivo al negozio e mi diriggo nell'ufficio di Robert per informarlo dell'accaduto. Ma non c'è. 《Eih Tania per caso sai dov'è Robert?》chiedo alla mia collega 《Dieci minuti fa è  uscito dicendo che doveva fare una visita》 risponde concentrata a guardare il suo computer
《Ah capisco grazie》 rispondo. "Sicuramente è andato da Justin; l'avrà saputo." Mi metto a lavoro cercando di non pensare a niente.

Un'ora dopo arriva Robert e si avvicina a me. 《Come stai Ariel?》 domanda. 《Così》dico alzando le spalle. 《Ma l'importante è che adesso è tutto apposto.》continuo 《Sono stato adesso da Justin》 mi informa. 《Stava bene?》 domando. 《Si ma lui mi ha detto che eri con lui quindi già sai come sta perché me lo chiedi?》《Ehm... così volevo assicurarmi che era come l'avevo lasciato.》sono imbarazzata 《Ehh voi due siete strani》 dice sorridendo.
《Comunque Robert ho telefonato a mia mamma l'altro giorno... e parlando siamo arrivati a parlare del lavoro e gli ho detto di te e mi ha detto che ti conosce.》 vedo Robert cambiare colore in faccia "Sei il massimo della delicatezza" mi rimprovera la mia IO "Non sono per i giri di parole"le rispondo irritata "L'abbiamo notato tutti cara!"continua lei. Ignoro la mia vocina e mi concentro su Robert che poi risponde 《Ah si?》 con una strana espressione. 《Ha detto che ti conosce che eravate compagni di classe.》continuo 《A si? E chi è tua mamma?》fa il finto tonto e mi insospettisce sempre più   il suo comportamento. 《Julie, Julie cooper.》 Lui fa finta si pensarci su e poi mi dice  《Sì certo che me la ricordo. Comunque adesso devo andare.》 Era decisamente in imbarazzo...e andandosene senza una spiegazione fa aumentare i miei dubbi.

TRA BUIO E LUCE. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora