CAPITOLO 35

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《Piccola sveglia è tardi》mi sento scuotere nel sonno e non avendo la forza di rispondere mi limito a gemere. 《È quasi ora di pranzo dai!》continua Justin a torturarmi 《Vattene...ho sonno》rispondo dimenandomi il più possibile per togliermelo di dosso, ma è impossibile con il suo peso su di me. 《Dovrei essere io quello confuso per il fuso orario, non tu》ride e mi spinge dal letto facendomi cadere a terra. 《Che cazzo ti salta in mente Justin?!》 Urlo una volta realizzato di essere a terra. 《Non volevi alzarti》 si giustifica semplicemente 《Sei un coglione!》ringhio 《Che succede qui?》sento una voce dietro le mie spalle, mi volto ed è mio padre; decido di evitarlo 《Ti ho fatto una domanda》insiste lui guardandomi male 《Non sono affari tuoi...》rispondo acida e gli chiudo la porta in faccia. Justin non ha emesso una parola per tutto il tempo.
So che sta per chiedermi qualcosa a cui non ho proprio voglia di rispondere, perciò lo anticipo io 《Non chiedermi nulla,non adesso. Piuttosto perché la porta era aperta se io ieri sera l'ho chiusa a chiave?》domando nervosa. 《Stamattina mi sono svegliato molto presto e sono andato in bagno e al ritorno ho lasciato la porta aperta mentre ti guardavo dormire》spiega dolcemente 《Mi...mi...mi hai guardata...dormire?》dico balbettando e diventando rossa in viso; lui sorride e avvicinandosi a me dice 《Amo guardarti dormire》mette le mani sul mio collo e avvicinandosi alla mia bocca per baciarmi ma veniamo interrotti di nuovo da mia padre che arrabbiato dice 《Il pranzo è pronto!》Justin sussulta guardandolo infastidito e mio padre ricambia lo sguardo; non con fastidio ma con odio. Justin gli passa davanti oltrepassandolo e io lo seguo prendendolo dalla mano, sentendo gli occhi di mio padre addosso. 《Mi dispiace》sussurro all'orecchio di Justin 《Anche a me.》dice seccato e sediamo a tavola.

A tavola c'è un silenzio assordante. Vedo continui sguardi fulminanti tra Justin e mio padre e sento lo stomaco attorcigliarsi per i nervi. 《Come sta Alison?》chiede di punto in bianco mio padre guardandomi negli occhi. 《Benissimo》rispondo 《Siamo sempre più unite io e Alison. Niente e nessuno sarà in grado di separarci》continuo 《Ne sono felice》mi risponde fingendo un sorriso. 《Quando finisci se ti va andiamo a prendere Alison per andare in centro a prendere i regali per natale per i miei fratellini e anche per il compleanno di Andreas》mi rivolgo a Justin che stava osservando mio padre. Poi si volta verso di me e mi prende dalla mano 《Andiamo》dice dolcemente alzandosi dal tavolo e io insieme a lui. Prendo la borsa e le chiavi di casa e ci avviamo per andare a prendere  Alison.

Durante il tragitto vedo Justin silenzioso e perso nei suoi pensieri 《Ehi...che succede?》chiedo 《Nulla》risponde ma so che c'è qualcosa che lo logora dentro 《Vuoi farmi qualche domanda?》e so che aspettava solo questo 《Beh...si...ma se non vuoi rispondere fa niente》dice un po' deluso 《Risponderò》affermo...lui mi guarda cercando la mia approvazione e una volta avuta chiede subito 《Cosa succede tra te e tuo padre?》 "Dritto al punto eh?!"Risponde la mia IO che da tanto non si faceva sentire ma trova sempre il momento meno opportuno per infastidirmi. 《È complicato da spiegare...》rispondo nervosa 《Cercherò di capire》insiste lui e non volendo deluderlo ancora faccio un bel respiro e inizio 《Ho avuto un bel rapporto con lui fino all'età di 12 anni...era il perfetto padre, dolce e sensibile pronto a difendere la sua piccola da ogni pericolo e aiutarla in ogni ostacolo che le intralciava il cammino》spiego ricordando quei bei momenti della mia vita. 《E poi cosa è cambiato?》domanda 《Non lo so》dico sinceramente 《Non è una risposta Ariel》dice lui e ha ragione ma è la verità. 《Credimi...non lo so. Io sono sempre stata dolce con lui...poi il suo cambiamento nei miei confronti è stato così...così...》cerco la parola giusta 《Così?》mi incita lui 《Traumatizzante...》rispondo alla fine e lui annuisce facendomi segno di continuare. 《Ha trovato un lavoro che lo portava a stare tanti giorni fuori casa per poi tornare solo il fine settimana...e non era più lui》spiego 《Che vuol dire?》domanda 《È cambiato...te l'ho detto...tanto che ho iniziato a non sopportare la sua presenza...tanto che ho iniziato ad odiarlo. A dir la verità,non lo sento più mio padre.》sento già le lacrime pronte a scorrere sul mio viso ma non posso lasciarmi andare. 《Anche mio padre è stato sempre fuori casa...ma non mi ha portato ad odiarlo,mi portava solo indifferenza.》dice lui 《Te l'ho detto Just...è complicato da capire già per me...fidati. Siamo arrivati》chiudo il discorso e lui non va oltre. 《Qui abita Alison?》domanda e io annuisco 《Wow》dice spiazzato.
《Alison è benestante, i suoi genitori sono degli ottimi avvocati di successo》spiego... È normale che è rimasto stupefatto perché è una bella villetta di un colore rosa antico contornata da mattoni beige;un giardino ben curato e una piscina che si intravede dalla strada. "Villette così,a Miami,se ne vedono a stento." Penso.

TRA BUIO E LUCE. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora