CAPITOLO 20

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《Ariel svegliati... dobbiamo prepararci per la festa.》Alison salta sul letto per farmi svegliare.《Mmh...no Ali non mi va di venire》 dico mugolando  《Dobbiamo andare dai...  non riesco a stare qui dopo aver visto la testa di un gatto nel mio bidet.》dice inorridita. 《Vai tu io resto a dormire.》rispondo non dando importanza a quello che dice 《Non se ne parla proprio Ariel, alza il culo da lì e muoviti; ti do solo cinque minuti di tempo》 dice acida. Sbatte la porta e se ne va.
Anche se non avevo voglia sono costretta ad alzarmi dal letto e andare alla festa. Ora mi ricordo di avere lasciato il cellulare spento sul comodino per il tutto il giorno. Lo prendo, lo accendo e mi ritrovo un dolcissimo buongiorno da parte di Jason,di stamattina. E altri tre messaggi sempre da parte sua;in uno mi chiede se vado alla festa di stasera, e negli altri è preoccupato per il fatto che non rispondo e perché non sono andata a lavoro. Rispondo adesso così non si preoccupa maggiormente -Buongiorno anche se in ritardo. Non ho risposto prima perché non funzionava il cellulare; ma adesso per fortuna funziona. ;)-mento ma non mi va di spiegare tutto. Lui risponde subito - Ero  in pensiero per te amore...e come mai non sei venuta a lavoro?-Rispondo veloce dicendogli -Scusa ho dimenticato di dirti che oggi avevo il giorno libero! Comunque alla festa ci sarò.- invio e vado a vestirmi.

Metto un paio di jeans stretti e una maglietta di pizzo. Esco e vedo Alison con un tubino nero, tacchi dodici cm argento e la borsetta abbinata. Mi guarda tipo schifata e mi dice 《E tu dove pensi di andare vestita in questo modo? Vai in camera mia che ho già preparato io quello che devi indossare tu.》. Stufa di ribattere vado in camera e vedo un vestito magnifico bordeaux con una scollatura sulla schiena. Lo indosso e mi sento decisamente nuda. Entra lei e dice 《Sei uno spettacolo.》"certo come no" penso 《È troppo corto...》dico per niente contenta《...e poi la scollatura è eccessiva.》questa volta è lei ad alzare gli occhi al cielo 《Non è vero!È perfetto... indossa i tuoi tacchi neri con la borsetta nera.》ordina e se ne va.
Finito di prepararci usciamo di casa.

Arriviamo alla festa e noto la meraviglia degli abiti che indossano queste ragazze. Chi ha optato per gli abiti lunghi, chi per quelli corti. I ragazzi sono tutti in smoking...non c'è da stupirsi. Il bello di noi ragazze è che possiamo mettere qualcosa di diverso in ogni occasione; invece i ragazzi hanno sempre lo smoking con la sola differenza che c'è chi usa la cravatta e chi il papillon.
Al centro della sala c'è un tavolo lunghissimo pieno di prelibatezze. C'è una musica di sottofondo...è rilassante. È tutto elegantemente perfetto. Mi accorgo che c'è un piano superiore quando vedo scendere Ginevra da una scala anch'essa decorata di un velo bianco e argento. Lei ha un abito lungo nero luccicante con uno spacco alla gamba sinistra lungo fino alla coscia. L'abito lascia le spalle scoperte; indossa un paio di tacchi alti argento e la pochette abbinata. Ammetto che è favolosa. Va in classe con Justin quindi è al terzo anno e sta imparando bene ad usare gli accessori con gli abiti. Cammina anche bene sui tacchi e se non fosse che è una stronza,potrei dire che è perfetta. Distolgo lo sguardo da lei e vedo arrivare Faith e Candice insieme ad Erik, Micael e Zayn. Vengono a salutarmi e mi fanno i complimenti per l'abito e io divento rossa pensando che sono mezza nuda. Faith ha un abito lungo blu elettrico e con i suoi lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri è perfetta. È semplice, a fascia con i tacchi neri e borsa abinata. Candy ha un vestitino sopra le ginocchia fucsia a monospalla e tacchi neri abinati alla borsa. È proprio l'opposto di Faith: capelli corti neri e occhi nocciola. Sono bellissime entrambe! Anche i ragazzi non sono male...con i loro smoking sono davvero sexy. Mi sento sfiorare la schiena, mi giro ed è Jason. 《Ehi sei arrivato》dico appena lo vedo. È bellissimo nel suo vestito con il papillon. 《Solo per te》risponde dandomi un bacio sulle labbra.《Ma non è un po troppo scollato questo abito》 dice guardando ogni singolo centimetro della stoffa che indosso.《È quello che ho detto anch'io ad Alison》rispondo alzando le spalle. 《Non importa tanto ormai sei mia》 dice e io mi sento così bene. Sono sua e lui è mio.  《Vado a prendere da bere amore, aspettami qui》 dice Jason e si allontana da me. 《Ti sembra questo il modo di venire ad una festa?》mi sento dire dietro le spalle. Mi giro e vedo Justin anche lui con uno smoking nero e la cravatta. Il vestito cade perfettamente su di lui. È troppo sexy,troppo. "Calma i tuoi ormoni tesoro...stai con Jason o già l'hai dimenticato" si intromette la mia IO interiore. Mi riprendo da quello che stavo pensando e rispondo a Justin 《Non credo proprio che ti riguarda. Devo piacere al mio ragazzo non a te.》 Sto per andarmene ma poi mi viene in mente una cosa 《Ah...e con te dobbiamo ancora fare i conti!》
Resta confuso da quello che gli ho detto ma non ribatte e stringe il bicchiere che aveva in mano. Raggiungo Jason e lui mi guarda 《Sei bellissima nonostante l'abito non è proprio il top per i miei gusti》 《Sei geloso?》dico prendendolo in giro 《Solo un po' 》dice lasciandomi una scia di baci lungo il collo. Appena le sue labbra toccano il mio collo,mi riaffiorano orrendi ricordi. 《No lasciami!》grido spingendolo e mi metto a correre lungo un corridoio deserto.

"Come  faccio ad andare avanti...a dimenticare se non appena mi si avvicina un ragazzo reagisco così..."mi dispero e piango seduta a terra nel corridoio.  All'improvviso sento un rumore e mi alzo...non riesco a capire da dove provenga. Vedo un uomo...con una maschera...non lo riconosco ma inizia a venire velocemente verso di me...mi tremano le gambe e il sangue mi si raggela. "Chi è? E cosa vuole?"penso ma è la mia vocina che fortunatamente mi urla "Non stare impalata...scappa!"che mi fa tornare in me e inizio a correre verso il bagno.
Mi chiudo a chiave e sento tirare pugni e calci alla porta. "Ma chi è? Perché se la prende con me" penso e mi accascio a terra scoppiando a piangere terrorizzata da quello che sta succedendo.

Non so per quanto tempo resto qui dentro ma dopo un po' non sento rumore ma ho paura di uscire. Resto nel bagno e mi addormento.
Mi sveglio sentendo bussare la porta 《Ariel...Ariel sei qui?》è la voce di Justin...mi alzo e vado ad aprire la porta. 《Che cosa ti è successo? Sono ore che ti cerchiamo tutti.》 Lo guardo negli occhi e nonostante ancora sono arrabbiata con lui,mi lascio andare e lo abbraccio. 《Piccola...》dice e io scoppio a piangere di nuovo. Mi prende in braccio e mi porta in una camera da letto lì vicino, mi mette sul letto e resta abbracciato a me. Il suo corpo è caldo. Mi sento bene fra le sue braccia. Mi accarezza e io lo lascio fare. 《Non ti accadrà nulla con me te lo prometto》 e io gli credo. Lo so perché ora come non mai io mi sento al sicuro. 《Posso farti una domanda?》 Chiedo ancora singhiozziando e so che sto per rovinare tutto. 《Tutto quello che vuoi》risponde dolcemente. 《Sei stato tu a venire a casa mia stamattina a mettermi la casa sotto sopra e a scrivere con il sangue di un gatto lo specchio del bagno?》. Lui spalanca gli occhi disgustato, inorridito e mi guarda come se fossi pazza. 《Che schifo! Ma che assurdità dici Ariel? 》si stacca da me e io mi sento vuota. È arrabbiato 《È tu come fai a sapere che era il sangue di un gatto?》domanda ancora esterrefatto 《C'era la sua testa nel mio bidet》rispondo. Lui è incredulo e confuso 《Ma tu davvero pensi che io possa fare una cosa del genere?》annuisco non convinta e lui si arrabbia ancora di più. 《Cazzo Ariel ma ti rendi conto? E per quale motivo l'avrei fatto?》 Mi parla come se fossi una squilibrata 《Per infastidirmi...》 Rispondo...lui dal confuso che era inizia a ridere nervosamente. 《Per cosa? Infastidirti? Mi hai accusato di averti chiamato stamattina con lo sconosciuto...e ora mi accusi di aver tagliato la testa ad un povero gatto solo per farti infastidire...ok, forse a volte sono uno stronzo, lo ammetto...ma non sono uno psicopatico!》. Non lasciandomi il tempo di controbattere se ne va. "Questa volta te la sei cercata!"mi rimprovera la mia IO. Resto di nuovo sola ma subito arriva Alison preoccupata insieme a Jason.《Ariel che fine hai fatto?》 dicono all'unisono. 《Niente apposto... Quando sono scappata sono andata in bagno perché mi veniva da rimettere e poi sono rimasta chiusa in bagno e il cellulare non prendeva lì》 dico inventando una scusa. Jason mi abbraccia e mi dice 《Mi ha fatto stare in pensiero cucciola》 lo abbraccio anch'io e guardo Alison capendo che lei non si è bevuta proprio per niente questa bugia.

Arrivate a casa racconto tutto l'accaduto ad Alison e per tutto il tempo è concentrata ad ascoltarmi. Poi dice 《Ari credo di aver capito chi possa essere l'artefice di tutto questo.》annuisco capendo chi intende《Credo sia di nuovo lui.》dico annuendo 《Lo credo anch'io》.

Prima di andare a dormire chiudiamo bene le finestre e la porta a chiave e decidiamo di dormire nello stesso letto insieme.

TRA BUIO E LUCE. [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora