P.O.V. FRANK
Il viaggio per tornare a casa fu silenzioso come all'andata. Stranamente io e Gerard riuscivamo a parlarci solo quando non ci trovavamo in macchina, quindi in quel momento ci limitavamo a lanciarci qualche sguardo.
Mia madre stava guidando più velocemente del solito, e appena prese una curva finii addosso a Gerard.
"Ho una strana sensazione di dejavu." Rise lui.
"Scusa di nuovo..." Dissi io cercando di sistemarmi, nonostante la guida un po' spericolata di mia madre.
"Non preoccuparti." Rispose Gerard.
In quel momento mi mise una mano all'altezza del fianco e fece come per tenermi addosso a sè. Non sapevo come reagire, era sicuramente molto imbarazzante, ma mi piaceva stargli così eccessivamente vicino. Lo guardai interrogativo e lui si limitò a sorridermi per poi girarsi a guardare dal finestrino.
Dopo un po' arrivammo davanti casa di Gerard, così mi spostai e lui aprì la portiera.
"Allora... Ci vediamo Frankie. E grazie per il passaggio!" Sorrise lui.
"C-ci vediamo Gee." Dissi timidamente.
Uscì poi dalla macchina ed entrò in casa, poi tornai a casa anche io con mia madre.
Appena arrivai, mi buttai sul divano a pensare. I miei pensieri erano sempre rivolti alla stessa cosa, o meglio... alla stessa persona. Gerard.
Pensai ai profondi sguardi che ci siamo scambiati nel box di Ciren e a come ero stato addosso a lui per tutto il viaggio.Sorrisi incosciamente. Era strano l'effetto che mi faceva. Come era possibile che semplicemente pensandolo mi si dipingesse un sorriso sulle labbra? Non mi era mai successa una cosa simile con nessuno.
Mugolai alzandomi svogliatamente dal divano per andare a fare una doccia. Presi il telefono per mettere la musica, così l'avrei potuta ascoltare sotto la doccia, e mi accorsi di un messaggio. Per quanto avessi sperato che fosse Gerard, non era lui.
"Sono curioso di cosa farai con quelle informazioni." Lessi.
Ridacchiai. Ray sapeva che non avrei mai risposto a quella domanda neanche sotto tortura, quindi mi limitai a scrivere un semplice "Boh." giusto per lasciarlo col dubbio.
Guardai per qualche secondo il contatto di Gerard, indeciso se scrivergli qualcosa o no. Alla fine scossi la testa e posai il telefono per poi iniziare a togliermi i vestiti.
Mi accorsi che da come avevo lanciato i vestiti sul pavimento sembrava esserci stato uno stupro, ma comunque mi misi sotto il getto dell'acqua.
E come sempre, pensai. E a chi? A Gerard, ovviamente. Continuavo a chiedermi perché fosse entrato nella mia testa così tanto da non volerne più uscire. Ero così preso dal pensarlo che appena mettevo le mani sul mio corpo per lavarmi, mi bloccavo.
Ad un certo punto arrivai a pensare che le mie mani che mi toccavano potessero essere quelle di Gerard. Provai una fortissima sensazione allo stomaco. Forte ma piacevole.
"Che ti prende Frank?" Pensai scuotendo la testa. "Devo togliermelo dalla testa. Non è possibile." Pensai ancora.
Uscii dalla doccia circa due ore dopo, anche se mi lavai veramente solo negli ultimi dieci minuti.
Misi l'asciugamano intorno alla vita e mi guardai allo specchio, mi piaceva guardare i miei pettorali e i miei addominali, per avere tredici anni avevo un bel fisico. Modestamente. E i miei capelli neri quando erano bagnati mi rendevano buffo.
Improvvisamente mi arrivò un messaggio, così presi il telefono per controllare. Saltellai sul posto quando vidi che era di Gerard.
Un.
Messaggio.
Da.
Gerard."Ok Frank, calmo. Fa' come se non stessi sclerando come una ragazzina." Cercai di ricompormi, fallendo nell'intento, ovviamente.
"Ciao Frankie, come va?" Lessi e rilessi più volte, indeciso su cosa rispondere.
"Ciao Gee, tutto bene. A te?" Scrissi.
"Tutto ok. Stavi facendo qualcosa di interessante? Se sì, scusami per averti interrotto." Mi rispose lui.
"No, sono appena uscito dalla doccia e stavo osservando quanto strani fossero i miei capelli in questo momento." Gli inviai. "Anzi, sono felice che tu mi abbia cercato." Scrissi, ma cancellai subito.
"Uh fammi vedere. Voglio ridere un po'~" Rispose.
Evviva l'imbarazzo.
Dovevo mandare una mia foto a Gerard. Cazzo.
Mi feci una foto allo specchio, senza ovviamente censurare i miei addominali, e non so con quale coraggio gliela mandai.
Gerard non rispose per un paio di minuti dopo aver visto la foto.
"Wow." Scrisse alla fine.
"Cosa...?" Risposi con tutto l'imbarazzo del mondo.
"Hai un bel fisico Frankie~" Questa risposta mi fece morire dentro.
Non sapevo davvero cosa rispondere.
"Grazie..." Scrissi.
"Figurati. Bei capelli comunque." Rispose.
Nel frattempo sentii mia madre urlarmi di andare a tavola, così salutai rapidamente Gerard.
"Devo andare a cenare, a dopo Gee." Gli scrissi mentre iniziavo a vestirmi.
"A dopo piccolo Frankie~" Rispose lui facendomi morire di nuovo per quel "piccolo" messo davanti a "Frankie".
Misi rapidamente il pigiama e andai a cenare. Anche la cena fu molto silenziosa, come sempre. Solo la TV riempiva quel silenzio, e quale occasione migliore per pensare a Gerard?
Mi ritrovai a sbavare sul cucchiaio.
Appena finii di mangiare, mi alzai e mi rintanai in camera mia. Presi nuovamente il telefono, e c'era un messaggio da Gerard.
"Non riesco a smettere di guardare quella foto, Frankie." C'era scritto.
Il mio cuore stava per uscire dal petto.
"...Gee!" Scrissi con la mano tremante.
"Hey, hai mangiato?~" Rispose lui.
"Sì." Scrissi.
"Mh... Bravo~." Rispose. "Oh... io vado a letto, sono stanco. A domani Frankie." Scrisse dopo un minuto.
"Buona notte Gee." Mandai il messaggio per poi mettermi sotto le coperte, con un sorriso enorme stampato sulle labbra.
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Get Up And Go! •|Frerard|•
Fanfiction•Storia ambientata nei nostri giorni. Gerard è un ancora ragazzo, un liceale, con una vita scolastica un po' noiosa, e l'unica cosa che riesce a coinvolgerlo fino in fondo è l'equitazione. Ha infatti un cavallo tutto suo e frequenta un maneggio insi...