21º Capitolo

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P.O.V. FRANK

Quando tornai a casa, dopo la lezione, mi trascinai praticamente sulle scale, dato che le mie gambe avevano perso la loro utilità per i dolori lancinanti.

Andai in bagno con l'intenzione di fare una doccia per rilassarmi un po', quando suonò il telefono e io risposi, senza ovviamente guardare chi fosse.

"Mh... Pronto?" Dissi svogliatamente.

"Ma sei sempre così e io non me ne sono mai accorto, o è il telefono che ti fa questo effetto?" Ridacchiò dall'altro lato Gerard.

Scossi la testa.

"Oh Gee... No, è solo che ho le gambe a pezzi. Perché mi hai chiamato?" Chiesi mentre sistemavo le cose per la doccia.

"Volevo chiederti se ti sarebbe andato di uscire stasera. Ci saranno anche Mikey e un mio amico, sono sicuro che ti starà simpatico." Spiegò.

"Va bene, faccio una doccia e arrivo a casa tua." Dissi per poi staccare.

Passai circa mezz'ora sotto il getto dell'acqua calda a massaggiarmi le gambe, riuscendo a fare passare il dolore, anche se solo in parte. Quando finii, mi vestii rapidamente e mi diressi verso la casa di Gerard, che non era molto lontana dalla mia.

Quando Gerard aprì, mi fiondai dentro casa sua, salendo le scale di corsa.

"Ma non avevi le gambe a pezzi?" Rise lui guardandomi.

"Non più." Dissi io facendo una buffa piroetta.

Gerard andò ad assillare il fratello, come sempre.

"Sbrigati Mikey." Diceva.

E ogni volta che Gerard glielo ripeteva, suo fratello rispondeva con tono sempre più omicida. Mi chiedevo come facesse a sopportarlo sette giorni su sette.

Quando Mikey uscì dalla sua camera era ben vestito e con i capelli ordinati. E poi c'ero io, che avevo messo i primi vestiti che avevo trovato nell'armadio e avevo i capelli gonfi e indomabili, pur non essendo quel granché lunghi. Ma ok.

"Ciao Frank." Mi salutò Mikey scuotendomi amichevolmente la mano.

Ricambiai il saluto per poi girarmi verso Gerard.

"Chi è l'altra persona che dovrebbe venire con noi?" Domandai.

"Lo scoprirai presto. Dobbiamo incontrarci in un posto." Se ne uscì lui, giusto per tenermi sulle spine.

Appena uscimmo da casa fummo investiti da un forte colpo di vento, che non fece che peggiorare la situazione dei miei capelli.

"Bell'acconciatura-" Rise Mikey mentre io ero troppo occupato a sistemarmi per rispondere.

Andammo verso il suddetto posto, che si rivelò essere semplicemente un portico.

"Dovrebbe essere da queste parti..." Disse Gerard guardandosi intorno.

Notai una figura incappucciata, illuminata dalla luce fioca di un lampione, alquanto inquietante e che probabilmente era uno spacciatore, così lo indicai.

"Ah sì" guardò dove avevo indicato "È lui." Continuò trascinandomi per un braccio con suo fratello al seguito.

"Mi stai portando da quel pusher?" Chiesi alzando un sopracciglio.

Gerard e Mikey risero di gusto senza degnarmi di una risposta.

"Hey amico!" Esclamò Gerard poggiando una mano sulla spalla del tizio.

"Sei in ritardo, Gerard." Disse girandosi di scatto.

Lo guardai meglio attraverso l'oscurità, e lo riconobbi subito.

Get Up And Go! •|Frerard|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora