18º Capitolo

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P.O.V. FRANK

Passò un minuto mentre Gerard mi baciava. Un fottuto minuto e persi completamente la testa. Iniziai così a baciarlo con più foga, quasi senza darmi un contegno.

Ad un certo punto presi a spingere leggermente le mani sul suo petto per farlo indietreggiare, senza ovviamente staccarmi dalle sue labbra.

"AHIA CAZZO!" Urlò Gerard staccandosi per primo.

Risi, senza volerlo l'avevo fatto sbattere contro lo spigolo della sua scrivania. Lui mi guardò leggermente male e io mi fiondai nuovamente sulle sue labbra, che per me erano come un magnete.

Continuai a farlo indietreggiare, però verso il letto. Ad un tratto lui cadde all'indietro sul materasso e mi trascinò su di lui.

Mi staccai per qualche secondo, con il fiatone. Guardai Gerard. Aveva i capelli scompigliati e mi osservava leccandosi le labbra.

Mi sporsi in avanti baciandogli lentamente le labbra, per poi baciargli il mento e scendere verso il suo collo.

Lui mugolò, mettendo le gambe attorno il mio bacino. Involontariamente, per colpa di quel contatto improvviso, gli mordicchiai il collo stringendolo a me.

Strinse le gambe spingendomi verso di lui, e rendendomi difficile controllarmi anche un minimo.

Gli misi una mano sotto la maglia e gli accarezzai il petto, fremendo per avere più contatto con lui. Gerard attorcigliò le dita con i miei capelli tirandoli leggermente.

Non sapevo bene cosa stavo combinando, ma non riuscivo a fermarmi, era più forte di me e l'istinto stava prendendo il sopravvento. Sentii i pantaloni farsi decisamente stretti, e Gerard parve notarlo, perché mi baciò con molta foga, staccandomi dal suo collo.

Io, capendo che a breve avrei perso quel poco autocontrollo che mi era rimasto, nonché il buonsenso, mi staccai dalle sue labbra, per poi levargli la maglia con non molta delicatezza. Lo osservai attentamente, accarezzandogli lentamente tutta la parte di corpo scoperta.

Quando arrivai all'orlo dei suoi pantaloni, lui alzò di scatto il bacino, facendomi uscire un gemito dalle labbra per il contatto.

"Cazzo Gee..." Ansimai facendo un sorrisetto abbastanza provocante.

Lui alzò la schiena dal letto, per poi levarmi a sua volta la maglietta. Rabbrividii, stringendolo a me per riscaldarmi un po'.

Nel mentre, iniziai a giocherellare con il bordo dei suoi pantaloni e lui prese a baciarmi il collo.

A quel punto non ce la feci proprio più, così gli sbottonai i pantaloni mentre lui iniziò a succhiare e mordicchiare un lembo di pelle del mio collo.

Fece scivolare una mano per tutto il mio corpo, per poi sbottonare i miei pantaloni e levarmeli, buttandoli dove capitava.

Passò una mano sulla mia intimità, da sopra il pezzo di stoffa che stava diventando ormai di troppo. Mi lasciai scappare un ansimo.

Nel frattempo feci la stessa cosa con i suoi pantaloni e lo baciai con foga. Mi misi seduto trascinando Gerard con me, e lui si sistemò seduto sopra di me.

Solo poco prima di farlo pensai a quello che stava succedendo. Cioè, chi lo avrebbe mai detto che la mia prima volta sarebbe stata con quello che consideravo il mio migliore amico? Beh, migliore amico... una volta. Perché in quel momento era la persona per cui avevo perso la testa, la persona che ho desiderato e che continuavo a desiderare sempre di più. Era la persona che con un solo gesto mi mandava in tilt il cervello, il cuore e gli ormoni.

Ci guardammo intensamente negli occhi e ci scambiammo un altro bacio, prima di fare sul serio.

Dopo poco tempo mi ritrovai accasciato su Gerard, con la fronte sudata e senza fiato. Lui era nelle mie stesse condizioni e mi teneva stretto a lui.

Avevo fatto una cazzata? Probabilmente sì. Ma che me ne importa. Era piaciuto ad entrambi e ormai era palese ciò che provavamo l'uno per l'altro.

Era così bello in quel momento... stare con la testa poggiata sul suo petto, chiudere gli occhi e rilassarmi. Avrei voluto fermare il tempo e restare così per molto altro tempo.

Gerard iniziò ad accarezzarmi la testa, mentre io me lo lasciavo fare con piacere.

"Heh... Che strano..." Ridacchiò lui ad un certo punto.

"Cosa, Gee?" Dissi a bassa voce.

"Guarda come siamo andati a finire..." Ridacchiò ancora.

"Non mi dispiace tutto questo." Dissi alzando la testa e dandogli un bacio a stampo.

"Neanche a me, Frankie." Ricambiò il bacio.

Poco dopo ci rivestimmo, e dopo esserci "ripresi" (più o meno) ci sedemmo sul letto, stringendoci in un abbraccio. Quello fu l'inizio della nostra nuova vita.

Get Up And Go! •|Frerard|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora