32º Capitolo

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P.O.V. GERARD

Quando tornammo in hotel ero esausto. Ovviamente i miei genitori avevano scelto un ristorante lontanissimo e siamo pure andati a piedi, tanto per farci stancare un po'.

"Con questa scusa ci facciamo una passeggiata." Avevano detto.

Ma non avevo di certo voglia di fare una passeggiata con le gambe doloranti dopo una gara, e sapendo che avrei dovuto gareggiare di nuovo il giorno dopo.

Frank era sempre più strano: si era rifiutato categoricamente di mangiare e mi sembrò quasi come se dovesse svenire da un momento all'altro.

Ero molto preoccupato, ma non potei fare a meno che crollare a letto appena arrivato nella stanza.

**
Il giorno dopo mi svegliai con Frank accanto che dormiva tranquillo, accucciato a me. Gli accarezzarei lentamente i capelli e lui mugolò mentre un sorriso si formava sulle sue labbra.

Era da tanto che non vedevo un sorriso sincero da parte sua e si notava quanto fosse diverso da quelli che avevo visto ultimamente. Dopo un po', Frank aprì leggermente gli occhi guardandomi con un certo imbarazzo, avendo notato che lo stavo osservando da molto vicino prestando attenzione a ogni lineamento del suo viso.

Gli scombinai i capelli e mi alzai ridacchiando e stiracchiandomi.

"Mh, il letto è freddo senza di te..." Mugolò lui con la voce ancora impastata dal sonno.

"Mi dispiace, alzati. Ti devi preparare." Gli ordinai tirandogli via le coperte.

"Oddio che freddo!" Quasi urlò raggomitolandosi su se stesso.

Io ridacchiai mentre mi avvicinavo a Mikey che dormiva beatamente, tirando le coperte anche a lui.

"CAZZO GERARD TI ODIO." Sbraitò Mikey come ogni mattina.

"Ti voglio bene anche io, fratellino." Gli risposi mentre Frank scoppiava a ridere in contemporanea con me.

Frank si andò a chiudere in bagno portando con sé i vestiti e io mi iniziai a cambiare davanti a Mikey fregandomene altamente.

"Ew, Gerard." Disse Mikey girandosi dall'altra parte.

"Ma sei mio fratello." Dissi ridacchiando per la sua reazione.

"Non significa niente." Ribattè Mikey mentre mettevo i pantaloni.

"Aw, fratellino." Dissi abbracciandolo.

"Metterti una camicia addosso prima di abbracciarmi no?" Mi domandò retoricamente lui spostandosi di lato.

"Ti faccio così schifo?" Chiesi con sarcasmo.

"Forse se avessi qualcosa addosso ti tollererei di più." Rispose Mikey.

"Questo è vero amore tra fratelli." Ridacchiò Frank uscendo dal bagno con i capelli più scombinati di prima e la cravatta slacciata.

Io, rendendomi conto della situazione in cui ero, arrossii, vedendo anche le guance di Frank tingersi di rosso.

Mi girai, prendendo la camicia e infilandomela, abbottonandola in imbarazzo.

Mentre anche Mikey si preparava, sentii bussare alla porta.

"Ehi ragazzi, ma siete almeno svegli?" Sentii Arvin chiamarci.

"Sì, arriviamo!" Risposi io per tutti e tre.

**

Arrivati al maneggio della gara, uscimmo tutti dalla macchina ritrovandoci Arvin davanti.

"Ok Frank, preparati. Ci vediamo in campo per la ricognizione." Disse l'istruttore dirigendosi verso il campo.

Frank tirò fuori la giacca e le sue cose per sistemarsi. Quando finì, mi guardò e io sorrisi.

Lui, senza dire nulla, mi abbracciò per poi allontanarsi.

Andai a salutare Nicanor, che era sdraiato a terra e appena mi vide si alzò sbuffando.

"Hey campione~" Gli dissi entrando nel box.

Il cavallo mi annusò una guancia per poi spingermi con la testa, facendomi quasi cadere.

"E tutto questo affetto?" Risi io dandogli una pacca sul collo.

Dopo un po' di tempo passato con Nicanor accarezzandolo e cercando di sciogliere i suoi crini che si erano ingarbugliati con la paglia, sentii un rumore in un box vicino, così andai a controllare.

Vidi Nixor, il cavallo di mio fratello, che aveva buttato a terra il secchio dell' acqua e, non contento, si era steso sul bagnato, sporcandosi tutto.

"Mikey ti ucciderà per questo." Risi guardandolo.

Corsi verso le tribune, trovando mio fratello seduto.

"Fratellino..." Dissi con dispiacere.

"Oh Gerard." Si girò verso di me. "Che succede?" Chiese con curiosità.

"Beh ecco..." Gesticolai.

"Allora?"

"Il tuo cavallo si è sporcato tutto-" Riuscii a stento a dire trattenendo le risate prima di essere interrotto da un urlo di mio fratello.

"OH CAZZO. NO. NO NO NO NO NO NO." Urlò disperato alzandosi e correndo verso le stalle.

Risi, adoravo le reazioni di Mikey a queste cose.

Ne approfittai per sedermi al posto suo, in tribuna, aspettando che iniziasse la gara di dressage, mentre riuscivo ancora a sentire le urla di disperazione di mio fratello a distanza.

Quando iniziò, prestai molta attenzione a tutti i binomi che partivano prima di Frank, notando che ci sarebbero stati molti alti e bassi con i voti.

Appena vidi Frank entrare, notai dal suo sguardo quanto fosse concentrato.

"Vai Frankie." Pensai.

In quello stesso istante, si girò verso di me guardandomi per un attimo e annuendo, come se mi avesse letto nel pensiero.

Fermò il cavallo davanti alla giuria sugli appiombi, e subito dopo aver fatto il saluto, iniziò ad eseguire tutte le figure in modo perfetto. Quando la campanella determinò la fine della sua gara, lo vidi sorridere verso di me mentre accarezzava il cavallo. Quella cosa mi fece arrossire, così abbassai la testa coprendomi la faccia con i capelli per non fare notare il mio rossore.

Spazio autriciah

Sooo questo capitolo è venuto un po' più corto del solito, ma comunque preparatevi psicologicamente perché dal prossimo succederanno cose brutte🌚

Comunque stavo pensando che siamo già al capitolo 32 e siamo solo a metà storia... Vi sembra che ci stiamo dilungando troppo? Vi prego di rispondere, thanks.

-Dom (ed Emma, Domy mette le cose senza di me D:)

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