29º Capitolo

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P.O.V. GERARD

In campo prova ho lanciato tante di quelle maledizioni che alla fine le persone che mi avevano fatto incazzare tenevano le regole del campo prova. Ogni tanto, sentivo Frank ridere per i miei scleri.

Era poggiato alla staccionata del campo prova e non mi toglieva lo sguardo di dosso neanche per un secondo.

Da quello che avevo sentito annunciare dallo speaker, molti cavalieri che avevano gareggiato prima di me avevano fatto degli errori. Ovviamente sapevo che il percorso non sarebbe stato una passeggiata così mi impegnai per lavorare bene.

"Gerard Way si prepari alla porta." Annunciò lo speaker.

"Andiamo Gerard." Mi disse Arvin avviandosi verso il campo.

Mi girai per un attimo e vidi Frank correre verso le tribune, poi seguii Arvin.

"Ricorda solo di tenere la gamba vicino, con lui. Per il resto, conosci già le sue potenzialità." Mi consigliò l'istruttore.

Sentivo come se il cuore potesse uscirmi fuori dal petto; più si avvicinava il mio momento di partire, più batteva all'impazzata.

Poi ripensai alle parole di Frank, lui credeva in me.

Mi sentii quasi subito meglio e diedi una pacca sul collo a Nicanor, che era già pronto a scattare scrutava tutto con le orecchie avanti.

"Fai il bravo, Nic." Dissi al cavallo con un filo di voce.

Quando arrivò il mio turno, entrai in campo al trotto. Aspettai che la campanella suonasse prima di partire.

Nel mentre, scrutai la gente alle tribune con lo sguardo, cercando di trovare Frank. Riuscii a vederlo, era in prima fila ed anche abbastanza vicino a dove mi trovavo in quel momento.

Mi fece l'occhiolino augurandomi buona fortuna.

Ripensai bene a quello che dovevo fare, qualche istante prima di iniziare.

La gara era a barrage consecutivo, perciò se non avessi fatto penalità sarei dovuto ripartire subito per il percorso a tempo.

Appena la campanella suonò, spronai il cavallo al galoppo e lo diressi verso il primo salto, un verticale. Nicanor saltò e io lo seguii in parabola liberando la mano, in quel momento il mio obiettivo era fare un percorso privo di errori perciò non aumentai il galoppo, nè strinsi la curva per il salto successivo, per non rischiare.

Seguii una buona traiettoria e riuscii a superare bene il secondo verticale e, subito dopo, un largo in spezzata. Riuscii anche a far cambiare correttamente il galoppo a Nicanor, trovandolo ben ordinato per affrontare la gabbia. Sulla gabbia stessa, vidi una buona distanza da lontano, ma sapevo che il mio cavallo avrebbe saltato molto prima. E così fece, lo conoscevo bene ormai. Riuscii quindi a seguirlo e a trattenerlo un po' per fargli fare il secondo salto della gabbia in modo da non fargli toccare la barriera. Riuscii a superare senza alcun errore anche i salti successivi, anche se Nicanor verso la fine del percorso iniziò ad accelerare e mi venne difficile cercare di riunirlo.

Quando il percorso finì, fermai il cavallo accarezzandolo e presi fiato.

Subito suonò nuovamente la campanella, così ripresi le redini in mano per fare il percorso a tempo, che era composto da soli cinque salti.

Feci aumentare il galoppo di Nicanor rendendolo più veloce e con le falcate più ampie, per risparmiare tempo. Tagliai le girate il più possibile e non staccai la gamba del costato del cavallo per neanche un secondo.

Nicanor era così gasato che,quando saltava, superava gli ostacoli di un bel po', in altezza. Stavamo letteralmente volando.

Quando finii ero praticamente morto: per tutta la durata del percorso ero stato in apnea.

"29,05 secondi è il tempo di Gerard Way e Nicanor, che si piazzano in testa alla classifica provvisoria." Disse la voce metallica dello speaker facendomi quasi saltare giù dalla sella per l'emozione.

Uscii dal campo gara con il fiatone mentre accarezzavo Nicanor, che continuava a sbuffare e a muovere la testa come per dimostrare felicità.

"Bravo piccolo..." Gli sussurrai.

Appena scesi da cavallo venni travolto da Frank che mi stritolò letteralmente.

"Sei stato un fenomeno!" Disse con l'entusiasmo tenendomi stretto a lui.

"Gra... grazie..." Dissi arrossendo.

"Vieni, andiamo a posare questo campione in box." Mi prese una mano accarezzando il cavallo con quella libera.

"Perché dovresti mettermi in un box, scusa?" Chiesi ridacchiando.

"Che modesto." Ridacchiò anche lui rispondendo.

Arriviamo alle stalle e Frank mi aiutò a sistemare Nicanor. Quando finimmo, si guardò attorno per poi guardare me.

"Gee, devo andare in bagno, vieni con me?" Mi chiese.

Annuii prendendogli la mano e avviandomi verso i bagni. Quando arrivammo, mi fermai per aspettarlo fuori ma, appena Frank notò che mi ero fermato, girò i tacchi verso di me guardandomi dritto negli occhi.

Lo guardai stranito e lui mi prese per il colletto della camicia trascinandomi a lui.

Bloccò la porta per poi scrutarmi attentamente. Mi mise con le spalle al muro, poi si mise in punta di piedi davanti a me e mi baciò appassionatamente, in un modo poco casto.

Mi chiedevo perché stesse facendo questo, ma non mi dispiaceva affatto, anzi.

Rimasi spiazzato per qualche secondo prima di ricambiare il bacio con la stessa passione che Frank stava mettendo. I nostri corpi combaciavano ed erano attaccati l'un l'altro. Dopo qualche minuto mi staccai in cerca di aria.

Lui mi guardò attentamente negli occhi con la bocca socchiusa, per poi iniziare a baciarmi il collo con molta foga. Ansimai, quella volta non per l'aria che mi mancava, e gli strinsi i capelli. Dopo poco senti i pantaloni farsi più stretti di quanto già lo fossero. Quando lo notò, Frank, mi guardo in modo malizioso fece scendere una mano fino ai miei pantaloni, sfiorando la patta che si era creata in essi.

E semplicemente sfiorandomi sapeva farmi perdere la testa. Sapeva farmi dimenticare di tutto e farmi concentrare solo e semplicemente su di lui.

Strano vero? Una persona che era entrata da così poco nella mia vita, pendeva il potere come se ci fosse da sempre.

Eppure, quella era una cosa che solo lui sapeva e poteva fare.

Quando però provai io a fare io qualche mossa, lui si bloccò, come ricordandosi di qualcosa.

"G...gee. La... la gara." Sussurrò lui tremando. Sospettavo che non fosse quello il vero motivo per cui si era bloccato, ma lasciai correre.

Così mi ricomposi ed uscii dal bagno con Frank al seguito.

Nota autrice~~

Alor, siccome vi vogliamo bene, abbiamo deciso che ogni tanto vogliamo rompervi con delle belle note :D
Eh boh, oggi al maneggio abbiamo visto il cavallo della nostra istruttrice (grigio) e un altro cavallo e ci sono partiti gli scleri pensando a Ciren e Nicanor🌚

Ok bye

-Emma e Dom

Get Up And Go! •|Frerard|•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora