40º Capitolo

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P.O.V. FRANK

Era passata una settimana dal mio compleanno e avevo finalmente tolto le stampelle. Le cose a scuola, ovviamente, non andavano nel migliore dei modi, dato che Nicholas e il suo gruppetto continuavano a importunarmi e non sembravano avere intenzione di smettere. Per fortuna non mi avevano fatto male come le altre volte.

La cosa bella in tutto ciò era che sarei potuto tornare a montare, e non Raven, ma bensì Ciren.

Aveva avuto anche lei tutto il tempo per riposare ed anche grazie al trattamento che ha seguito, era tornata a stare bene.

Era il giorno in cui avrei ripreso a montare, che stavo tornando a casa da scuola come tutti i giorni. Me ne stavo altamente fregando dei soliti casini che erano successi in classe, il mio unico pensiero era che sarei andato al maneggio.

Arrivai a casa quasi saltellando, accompagnato da Gerard che cercava di starmi dietro.

"Beh, allora ci vediamo oggi. Ti vengo a prendere per andare a lezione, Frankie." Mi salutò Gerard dandomi un bacio prima di andarsene per la sua strada.

"A più tardi, Gee." Lo salutai a mia volta.

Entrai a casa e salutai allegramente mia madre, che era alle prese con i fornelli.

"Lavati le mani che ora si mangia." Disse mia madre mentre mi dava un bacio sulla fronte.

Quando mi sistemai a tavola, iniziai subito a mangiare con una certa foga, cosa che non accadeva da un po'.

"Ti vedo particolarmente felice oggi, cosa è successo di bello?" Mi chiese mia madre sorridendomi.

"Oh niente, sono solo felice che oggi tornerò a montare." Le risposi prendendo un altro boccone.

"Ah." Disse facendosi improvvisamente seria.

La guardai interrogativo.

"Beh riguardo a questo... Non è il caso che torni a montare." Borbottò guardandomi.

"Cosa intendi dire?" Chiesi io.

"Non sei nelle condizioni di fare questo sport. Insomma... sei pieno di lividi e... non vorrei che cadendo ancora tu possa farti di nuovo male." Mi spiegò mia madre lasciandomi perplesso.

"Cosa intendi dire, scusa?"

"Intendo dire che... Non andrai più al maneggio."

Mi venne un colpo quando sentii la sua risposta.

"Ma come." Balbettai.

"Mi dispiace Frank, è troppo pericoloso." Affermò lei.

"No." Abbassai lo sguardo.

"Sì, e venderemo Ciren. Ho già trovato un paio di persone disposte a comprarla." La interruppi subito.

"Mai." Detti un pugno sul tavolo facendo sobbalzare mia madre.

"Invece sì." Mi disse con freddezza.

"No mamma. Tengo troppo a Ciren!" Le urlai mentre mi si facevano gli occhi lucidi.

"Non mi interessa Frank." Se ne uscì.

"No. Io oggi andrò al maneggio e tu non me lo impedirai!" Urlai trattenendo le lacrime.

"È fuori discussione, e ora smettila. Sto perdendo la pazienza."

"Io sto perdendo la pazienza. Non puoi impedirmi di fare lo sport che amo! Non puoi togliermi Ciren!" Dissi passandomi una mano sugli occhi.

"Frank, basta. Ormai è così, e poi è per il tuo bene. Oggi se vuoi puoi andare a salutare Ciren, ma che non ti venga in mente di montare." Disse lei infine per poi alzarsi.

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