Guardandomi intorno realizzai quando fosse difficile fare il mio primo passo, la prima persona con cui avrei parlato mi avrebbe di sicuro sconvolto in qualche modo il futuro, il che mi metteva non poca ansia.
La ragazza popolare era davvero carina, ma il fatto che fosse circondata da cosi tante persone diciamo che non mi ispirò molto, non ero proprio una dai grandi discorsi.
Poi c'era la famosa ragazza discendente di satana, la sua tranquillità nel disegnare o scrivere sul foglio metteva una certa ansia, sembrava come un predatore pronto ad aggredirti quando meno te l'aspettavi. Se era davvero una che portava guai, per ora volevo evitarla, diciamo che finire in danni al primo giorno non sarebbe stato il massimo.
La ragazza solitaria, invece, mi faceva venire una strana voglia di conoscere il perché della sua solitudine. Diciamo che era quel tipo di persona che alle persone ignoranti ispirava diffidenza, o dava l'impressione di una persona con un qualche tipo di segreto brutto o magari una vipera nascosta in un viso dolce, insomma..le peggio idiozie che qualcuno poteva pensare. Ma ovviamente, non potevo prendere a sprangate qualcuno prima di aver conosciuto quella ragazza, così scelsi lei come mia "vittima del primo giorno"."Mmh credo che andrò da lei, non so, ho una curiosità orrenda che se non la placo mi ammazza" dissi indicando la ragazza che leggeva il libro con una concentrazione assurda.
"Uhlala Jenna, miri alle ragazze difficili eh? Però approvo la tua scelta, ci sarà cosi tanto da scoprire in lei" disse Val mettendo la mano sotto al mento, se solo quella ragazza non fosse cosi concentrata nella lettura, si sarebbe di sicuro accorta che qualcuno la stesse osservando.
"Allora vado, madonna che ansia" dissi sospirando
"Non essere cosi agitata, mi fai salire l'ansia anche a me. E poi non stai mica andando a sposarti, vedrai che andrà tutto bene, non stai andando a parlare con Giovanna d'arco"
"Non puoi saperlo" dissi in mia difesa. Fra di noi regnò qualche minuto di silenzio, ma poco dopo entrambe scoppiammo a ridere.
"Vai da lei altrimenti ti ci butto addosso, muoviti!" disse spintonandomi. Ridacchiai per il suo comportamento ma infine iniziai a dirigermi verso quella ragazza che sembrava quasi ipnotizzata. Man mano che mi avvicinavo, riuscivo a cogliere nuovi particolari che le appartenevano. Era chiusa in se, avvolta nella sua grande felpa grigia che ogni tanto stringeva fra le sue braccia per il freddo. Aveva dei lunghi capelli di un castano chiaro che ricadevano sulle sue spalle, ogni tanto prendeva una ciocca e la rigirava intorno al suo dito. Spesso, sul suo viso, si dipingevano smorfie davvero buffe, probabilmente stava leggendo qualcosa che non le stava piacendo particolarmente, magari la sua ship preferita stava per essere distrutta dagli scrittori crudeli.
"Ehy uhm scusa se ti disturbo durante il tuo momento di relax ma uhm.." mi bloccai notando che la ragazza non mi aveva degnata di uno sguardo, sembrava come se non si fosse neanche accorta della mia presenza
"In questo momento dubito fortemente della mia esistenza" continuai incrociando le braccia al petto. Ma la situazione non cambiò, la mia esistenza era seriamente messa in difficoltà.
La ragazza continuava a leggere, con un braccio poggiato sul tavolino a cui era seduta e con una mano sulla fronte in segno di frustrazione.
Sospirai rumorosamente e, prendendo quasi la rincorsa, saltai sulla panchina del tavolino per poi sedermi su di esso. Improvvisamente la ragazza si accorse della mia presenza, saltando dallo spavento e cadendo quasi dalla panchina. Inutile dire che sul suo viso era apparsa un'espressione di sgomento. Solo in quel momento mi accorsi che alle sue orecchie c'erano delle cuffiette, una delle due era caduta dopo il suo movimento brusco, e bhe..le cuffiette spiegavano la mia invisibilità. Quindi l'approccio non era stato dei migliori, come minimo le sarà collassato il cuore per qualche secondo."Oddio mi dispiace, pensavo che mi stessi ignorando e..mado quanto sono deficiente" dissi mettendo le mani davanti al mio viso.
"M..Ma cosa vuoi?" mi domandò leggermente spaventata, dopotutto aveva tutte le ragioni del mondo per essere spaventata da una ritardata come me.
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Choose your story - #Wattys2018
Teen FictionJenna, una semplice adolescente, ormai logorata dal bisogno di crearsi una nuova vita perché quella in cui ha sempre vissuto ormai non riesce più a reggerla. Cambia città, va a vivere da sua sorella, tutto questo per ricominciare da capo, cancellare...