Capitolo 13

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"Ti assicuro che sarà una serata davvero bella, Val da ubriaca è qualcosa di ingestibile ma fa pur sempre ridere" Serah sorrise divertita ma scosse la testa

"So bene com'è Val da ubriaca, ho assistito in prima persona" confessò ridendo leggermente, forse il ricordo di Val ubriaca la faceva ridere

"Aspetta aspetta aspetta..vuoi dire che tu e Val siete uscite insieme e che tu l'hai anche assistita nei suoi momenti da alcolizzata?" le domandai stupita

"Non siamo uscite proprio insieme, c'erano tutti" disse un po vaga

"Tutti chi?" chiesi curiosa

"Uhm Val ovviamente, Alex, Katherine, altra gente della scuola e anche mi.." Serah si bloccò di colpo, le parole sembrarono morirle in gola e la sua espressione cambiò completamente. Cercò di parlare nuovamente senza riuscirci, si morse il labbro e chinò il viso per nascondere il fatto che stesse provando qualcosa di negativo, un sentimento tornato a galla dalle parole che aveva pronunciato

"Serah..tutto okay?" le domandai preoccupata, lei si limitò ad annuire e a regalarmi un dolce sorriso palesemente falso

"Siamo qui da 20 minuti e non abbiamo nemmeno iniziato a cucinare. Mettiti il grembiule, non voglio avere sulla coscienza la tua maglietta" disse velocemente lanciandomi un grembiule addosso che, fortunatamente, riuscii ad afferrare

"Serah ti giuro che vado su quel divano e ti tengo il broncio per una settimana" dissi sospirando, guardai il grembiule titubante e infine decisi di non metterlo

"Per quale motivo dovresti farlo?" mi domandò mettendo sui fornelli la pentola con l'acqua, ci toccava cucinare pasta. "Sale non tradirmi come hai sempre fatto" pensai

"Perché hai evitato ben due domande Serah, esigo una risposta ad entrambe" le risposi mettendo il sale nell'acqua

"E se mi rifiutassi?" mi domandò con un tono di sfida e un sorrisetto mai visto sul suo viso. Mi fu impossibile evitare di sorridere, quella versione di Serah mi lasciava piacevolmente stupita

"Userò questo come arma" dissi afferrando un cucchiaio in legno. Serah schiuse la bocca e spalancò leggermente gli occhi per lo stupore

"Oh Madonna.." la sentii sussurrare. Le sue guance si colorarono di un rosso accesso, chinò il capo e un sorriso imbarazzato si fece largo sul suo viso

"Oh mio dio, n..non intendevo in quel senso" dissi realizzando il significato che poteva avere quella mia "minaccia"

"N..No ehm v..va bene" parlò balbettando e ridendo per l'imbarazzo

"C..Cosa?" le domandai, va bene cosa?

"Cosa?" mi domandò di rimando, il suo viso era completamente in fiamme, e con difficoltà riusciva a far incrociare i nostri occhi

"Va bene cosa?" dissi confusa da tutta quella conversazione, quello che stava accadendo non aveva un senso logico

"I..Il cucchiaio, va bene" disse ancora più imbarazzata di prima

"Serah ma cosa stai dicendo?" le domandai sconvolta cercando anche di rinchiudere i miei pensieri perversi nell'angolo più remoto della mia mente

"Oh mio dio, n..non in quel senso io..dio che caldo" disse coprendosi il viso, la stavo ammazzando quella povera ragazza

"Non ti accaldare troppo eh" scherzai, per quale motivo stavo diventando Alex? Provocare la gente era da lei, frequentando quella ragazza si alimentava la mia parte pervertita.

"L'unica cosa che si è accaldata è l'acqua, Jenna..è evaporata" disse guardando la pentola quasi del tutto svuotata. Guardai per qualche secondo la pentola, poi passai lo sguardo su Serah e lei fece lo stesso

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