"Uhm si, sono un po preoccupata per loro, pensi che sia successo qualcosa?" domandai ad Elisabeth guardandola un po preoccupata
"Alex non ammazzerebbe mai sua sorella, ma potrebbe diventare aggressiva e facilmente irritabile quindi..prepara l'armatura medievale e lo scudo" scherzò
"È davvero cosi tremenda da ubriaca?" le domandai curiosa
"Da ubriaca le tornano in mente ricordi che cerca sempre di scacciare, per questo mi stupisce il fatto che abbia bevuto" disse con un tono di voce un po preoccupato
"Allora andiamo, prima le troviamo prima ritorniamo a stare tutte tranquille" dissi alzandomi dal divanetto
"Vieni con noi? Non ho voglia di lasciarti qui da sola" dissi concentrando la mia attenzione su Serah, lei sembrò quasi sussultare, possibile che fosse sempre persa nei suoi pensieri? Chissà a cosa pensava.
"Ehm si?" rispose facendo sembrare ciò che aveva detto più una domanda che una risposta
"Serah, ti ho chiesto se volevi venire con noi, a cosa stai pensando eh?" le domandai ridacchiando
"Scusa Jenna, stavo pensando a stupidaggini. Comunque si, vengo con voi" mi rispose alzandosi dal divano, la guardai titubante ma poi decisi di non invadere la sua privacy, o almeno non in quel momento.
Quando Elisabeth ci vide tutte alzate si incamminò e si fece strada tra le varie persone fino ad arrivare al bancone del locale"Ma che cazzo.." la sentii dire, mi avvicinai a lei, seguii il suo sguardo notando qualche goccia di sangue e delle schegge sul bancone, il tutto stava per essere pulito da uno dei barman
"Alex era seduta qui, oddio.." parlai sentendo salire la preoccupazione, non ero andata da lei e..dannazione possibile che ci sia l'effetto farfalla ad ogni mia azione? Magari se fossi andata da lei non sarebbe successo niente, o probabilmente sarebbe successo a Serah.
"Scusi, mi sa dire cosa è successo? Dove sono le due ragazze che erano qui poco fa?" domandò Elisabeth notevolmente preoccupata
"Non saprei, ma se trovi la tua amica corvina dille che mi deve ripagare un bicchiere" disse il barman con un tono poco amichevole
"Senti.." iniziò Elisabeth ma, conoscendola, ed essendo consapevole delle risse che poteva scatenare, la presi per il braccio e la trascinai via
"Vuoi essere cacciata dal locale prima di trovare quelle due?" le domandai lasciandole il braccio
"Ma poteva anche rispondere meglio" si difese mia sorella ruotando gli occhi
"Probabilmente sono nel bagno" si intromise Serah con uno sguardo un po distratto, ma a cosa stava pensando? Quella ragazza mi faceva partire una curiosità assurda.
"Giusto" le rispose Elisabeth facendoci strada. Ancora una volta dovettimo schivare e spintonare gente, avere intorno cosi tante persone mi stava già facendo saltare i nervi.
Infine arrivammo vicino al bagno ed Elisabeth, senza alcun blocco, spalancò la porta e sorrise quando vide Katherine. Anche io ero felice di vederla, peccato che al suo fianco ci fosse Alex, seduta per terra con una bottiglia di qualche alcolico nella mano destra mentre la sinistra la muoveva in modo strano, come se le facesse male"Si può sapere cos'è successo? Perché siete qui?" domandai alle due guardando Alex un po preoccupata
"Stavamo parlando ed io stavo cercando di farla ragionare dato che questa è fusa mentalmente, poi si è incazzata e ha rotto un bicchiere e questo è ciò che rimane del mio tentato aiuto. Sono riuscita a togliere solo le schegge, per il resto non si fa aiutare" disse Katherine prendendo il polso di Alex facendoci vedere il palmo della mano sinistra, Alex si liberò subito dalla presa ma riuscii a vedere del sangue sulla sua mano, probabilmente si era tagliata.
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Choose your story - #Wattys2018
Novela JuvenilJenna, una semplice adolescente, ormai logorata dal bisogno di crearsi una nuova vita perché quella in cui ha sempre vissuto ormai non riesce più a reggerla. Cambia città, va a vivere da sua sorella, tutto questo per ricominciare da capo, cancellare...