Non risposi subito alle sue parole, mi limitai a guardarla, a studiarla, cercai di capire cosa frullasse in quella testa, ma evidentemente lei era poco propensa a lasciarmelo fare. Era uno di quei misteri all'apparenza semplici, uno di quei misteri in cui ti ritrovi davanti il piatto pronto della soluzione, peccato che quel piatto è messo lì proprio per allontanare la gente dalla verità. Forse per questo molte persone pensano che Alex sia un qualche tipo di mostro, certo..la conoscevo da poco ma non so, Alex mi mandava un qualche tipo di segnale che mi diceva che lei non era quello che tutti credevano, ma questo penso che l'avevo capito dall'inizio. Era quel tipo di persona consumata da qualcosa, qualcosa che non riusciva a superare, che la soffocava, ma lei ovviamente non dava a vedere niente di tutto questo, come tutti no? Nessuno vuole mostrare le proprie debolezze, mostrarsi deboli è come sanguinare in un mondo pieno di squali pronti a sbranarti, e una come lei non poteva permettere che accadesse una cosa del genere. Però osservandola nel suo momento di riflessione, per un momento mi sembrò bisognosa di qualcuno che l'appoggiasse, di qualcuno che l'aiutasse a superare ciò che l'assillava, non so cosa provai in quel momento ma mi venne quasi il bisogno di diventare questo per lei.
"Quindi dovrei andare via e partecipare alle lezioni quando ho Alexandra non so il tuo cognome che mi dice di restare? Sarei un idiota solo a pensarlo" scherzai. Alex mi guardò per qualche secondo come se mi stesse studiando, poi chinò il viso e sorrise, è strano dire che quel sorriso mi aveva sciolto l'anima per quanto fosse dolce?
"Smith Jenna, il mio cognome è Smith" parlò prendendosi una ciocca di capelli fra le mani attorcigliandola intorno all'indice
"E il mio è Roberts, aspetta..non so neanche quanti anni hai" dissi ridacchiando, stavamo stringendo un qualche tipo di rapporto e non sapevamo manco le basi l'una dell'altra
"Credo che nessuno abbia mai stretto amicizia come abbiamo fatto noi, a momenti non sappiamo manco il nome" ridacchiò insieme a me Alex
"Oh quindi vuoi dire che abbiamo fatto amicizia?" dissi guardandola soddisfatta, Alex sembrò riflettere alle mie parole
"È difficile definire cosa siamo Jenna" disse continuando ad avere quell'espressione da pensatrice
"Amiche?" dissi cercando di capire cosa fossi per lei, in risposta fece una smorfia buffa
"Ieri non di sicuro" mi rispose voltandosi verso di me
"E adesso?" le domandai mordendomi il labbro frustrata, non potevo essere il nulla assoluto
"A malapena ci conosciamo" mi rispose nascondendo un sorrisetto, lo stava facendo apposta
"Più tardi?" continuai ad insistere cercando di farla cedere nel fare la stronza
"Neanche mezza possibilità" rispose continuando a fare la stronza, sospirai e mi morsi il labbro frustrata, non sapevo più cosa fare per evitare che lei si divertisse a friendzonarmi, anzi si può dire che ero ai livelli ancora più bassi della friendzone. Sbuffai e continuai a fissarla, Alex era davvero un idiota, continuava a sorridere soddisfatta del fatto che era riuscita a lasciarmi senza parole. Ma nonostante tutto il suo comportamento mi divertii, e questo mi rese impossibile trattenere un sorriso, ma fu lo stupore di Alex a rendere tutto più confuso
"Credevi che la tua stronzaggine mi avrebbe stesa?" le domandai ridacchiando, Alex scosse la testa e mise il broncio
"No è che cosi mi fai ripensare a tutte le mie risposte" disse sbuffando
"Cosi come?" le domandai confusa dalla sua risposta e anche dal suo comportamento. Alex sbuffò nuovamente, si avvicinò a me e mise l'indice di entrambe le mani agli angoli della mia bocca e, poco dopo, mosse le dita in su simulando un sorriso sulla mia faccia
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Choose your story - #Wattys2018
Roman pour AdolescentsJenna, una semplice adolescente, ormai logorata dal bisogno di crearsi una nuova vita perché quella in cui ha sempre vissuto ormai non riesce più a reggerla. Cambia città, va a vivere da sua sorella, tutto questo per ricominciare da capo, cancellare...