Capitolo 37

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Serah continuò a guardarmi tristemente ed intrecciò le sue mani con le mie mentre i due membri del suo club ci guardavano curiosi e con un gran sorriso sul viso. E poi c'era Alex, che guardava le nostre mani con una tale insistenza che a momenti temetti che avesse un potere agli occhi tipo Supergirl. Non capivo il senso di tutti quegli occhietti puntati, era davvero così strano il rapporto che c'era fra me e Serah? Sembrava come se fossimo diventate fenomeni da baraccone, e diciamo che era un bel po' irritante come cosa.

"Serah.." dissi concentrando infine tutta la mia attenzione su di lei. Alex continuò a guardarci di sottecchi e Serah invece mi guardò in attesa che continuassi a parlare.

"Possiamo parlare?" le chiesi accennando un piccolo sorriso, alle mie parole Serah sembrò spaventata e quasi sbiancò.

"Cos'è successo?" mi chiese visibilmente agitata, possibile che quella domanda causasse un terrore così grande alle persone?

"Niente di traumatico credo, non c'è bisogno di spaventarti. Voglio solo parlarti okay?" le risposi sperando che non fuggisse a causa dell'ansia

"Okay uhm..intendi da sole?" mi chiese ancora un po' titubante

"Esattamente." le risposi sentendo la sua ansia contagiare anche me, è possibile? Rimaneva il fatto che Serah non la smetteva di essere spaventata, io non la smettevo di incanalare ansia solo a guardarla mentre Alex non riusciva a fare a meno di guardarci in modo furtivo. Tutto normale no?

"Okay, dobbiamo parlare mentre torniamo a casa o ci mettiamo tipo..lì?" mi chiese indicando un tavolino poco lontano da dove stavamo noi.

"Sì andiamo uhm.." presi Serah per il polso, puntai il mio sguardo per terra e camminai con una grande ansia che mi attanagliava la mente. Per quale motivo ero così agitata? E poi cosa dovevo dirle? Senza ombra di dubbio sia io che lei provavamo qualcosa, e ciò che era successo la sera prima ne era la prova. Ma eravamo davvero pronte ad un qualcosa di serio? Volevamo davvero essere una coppia? A dir la verità neanche io ne ero certa, però in ogni caso volevo sapere il suo punto di vista.
Appena arrivata al tavolino mi seddetti a cavalcioni sulla panchina e Serah fece lo stesso, ritrovandosi faccia a faccia con me.

"Cos'è successo?" mi chiese poggiando entrambe le mani sulla panchina guardandomi attentamente negli occhi

"Ricordi cos'è successo ieri sera vero?" le chiesi un po' in imbarazzo. Lei mi guardò per qualche secondo, poi schiuse la bocca e avvampò di colpo.

"S..Sì, come posso dimenticarlo? E ti chiedo di nuovo scusa per i graffi.." mi rispose con lo sguardo chino mentre giocherellava con una ciocca di capelli.

"O..Oh no, non devi preoccuparti, quasi non li sento." le risposi cercando di trattenere l'imbarazzo, c'era già lei che trasmetteva ansia a più non posso. Ma in ogni caso era davvero dolce e carina e..dannazione Jenna, svegliati!!

"Comunque oggi stavo pensando a ciò che è successo e..volevo sapere cosa è significato per te." le dissi velocemente guardandola con attenzione. Serah alzò lo sguardo, mi guardò per un po' e poi sorrise.

"Pensavo che avessi capito qualcosa di me Jenna, di certo non vado a letto con chiunque." mi disse con un po' di amarezza nella sua voce.

"Nono Serah, non intendevo questo. Dio non riesco mai a trovare le parole giuste.." dissi sbuffando preoccupata

"So che ogni cosa che fai ha importanza, è una delle cose che mi piacciono di te ma..volevo sapere cosa c'è dopo." dissi sospirando mentre mi passavo una mano nei capelli in modo nervoso

"Dopo cosa?" mi chiese confusa

"Dopo ciò che è successo, cosa siamo?" le chiesi fin troppo stressata dalla situazione, avevo fatto bene ad aprire quel discorso?

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