Stare in casa non mi ispirava poi cosi tanto. Con Elisabeth nelle vicinanze, oltre alle sue ship che ci avrebbero assalite, mi sarebbe partita anche la curiosità eccessiva sulla cosa che stava nascondendo. E poi di solito fuori succedono tante cose no?
"Uhm..vi va di uscire un po? Non so, possiamo andare al parco o dove vi pare" dissi sperando di ricevere un "si" dalle due. Entrambe concentrarono la loro attenzione verso di me, questo mi mise decisamente in imbarazzo. Da una parte c'era Alex con i suoi dannatissimi occhi verdi, accompagnati dalla sua espressione perennemente seducente, sembrava come se pensasse sempre a qualcosa di perverso.
Poi c'era Serah, con i suoi occhi azzurri che nascondevano chissà quale segreto. I suoi occhiali poi, mi facevano leggermente da zoom, quindi li vedevo anche meglio. Da completo opposto di Alex, Serah aveva un'espressione innocente e dolce, da cui si capiva che nella tua mente c'era tutt'altro che qualcosa di perverso.
Uscire con quelle due mi avrebbe messo in mezzo a qualcosa di nuovo, non capita spesso avere insieme due persone che sono tipo la notte e il giorno."Per me va più che bene" parlò Alex felice, per un momento mi sembrò come se il suo essere sempre perversa fosse sparito
"Ho sentimenti contrastanti al riguardo" parlò Serah con il viso rivolto verso le sue mani. Dal suo comportamento mi sembrò un pò agitata o imbarazzata, giocherellava con le mani ed evitava il contatto visivo, le mettevo ansia per caso?
"Sentimenti contrastanti? Per quale motivo?" le domandai cercando di usare un tono dolce, di certo non volevo peggiorare la situazione.
"Bhe..da una parte c'è la felicità, voi due siete davvero gentili con me. Alex è sempre dolce e gentile, non è quello che si sente in giro, ma questo penso tu l'abbia capito. Poi ci sei tu Jenna, te ne sei fregata degli altri e hai iniziato il tuo primo giorno di scuola mettendo un piede nella fossa, a lungo termine l'avermi parlato probabilmente ti si ritorcerà contro" parlò con un tono un po triste, se era per delle teste di cazzo avrei risolto la situazione a furia di sprangate.
"Bhe penso che sia meglio finire nel mirino per qualcuno che conta. Ma ti immagini se avessi scelto Alex? Ceh parliamone, mi avrebbe portata sulla brutta strada" cercai di scherzare
"Se per brutta strada intendi un mondo fatto di donne, allora si, direi proprio che ti ci avrei trascinata" disse Alex ridacchiando. Anche Serah si mise a ridere, ma cercò di nasconderlo coprendosi la bocca con la mano.
"E qual'è l'altro sentimento contrastante?" le domandai curiosa. Serah si morse il labbro un po imbarazzata, poi portò un dito sul labbro inferiore e ci giocò come se tramite quel gesto cercasse le parole giuste.
"Poi c'è l'ansia, chi non ha problemi con l'ansia? E poi parliamone, ti conosco solo da oggi e..poi c'è Alex che fa sempre casini"
"Ehy, cosi mi ferisci. Non è colpa mia se sono un danno vivente" disse Alex facendo la finta offesa
"Nono non intendo questo, v..voglio dire che..che.." Serah si bloccò non riuscendo ad evitare di balbettare, tentò nuovamente di parlare ma la sua voce quasi non si sentii e, frustrata, fece un verso incomprensibile per poi abbassare il capo.
"Confermo, Alex è un disastro" parlai cercando di rendere nuovamente "comica" la nostra conversazione. Capendo le mie intenzioni, Alex mi sorrise come se fosse mia complice
"Questa non è vita, darmi del disastro..ma stiamo scherzando? Basta, io me ne vado" Serah ridacchiò con il capo ancora chino. Alex invece, notando che il nostro piano era andato a buon fine, mi fece l'occhiolino e mi sorrise, non eravamo poi cosi male come complici dai.
Poco dopo, Serah alzò il viso ma notando che la stavamo guardando l'abbassò di nuovo e si coprì il viso
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Choose your story - #Wattys2018
Teen FictionJenna, una semplice adolescente, ormai logorata dal bisogno di crearsi una nuova vita perché quella in cui ha sempre vissuto ormai non riesce più a reggerla. Cambia città, va a vivere da sua sorella, tutto questo per ricominciare da capo, cancellare...