Capitolo 29

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Mi morsi il labbro non sapendo se restare o meno. Se fossi rimasta, Serah si sarebbe svegliata con qualcuno nel suo letto, il che avrebbe potuto farla reagire in modo drastico. Se invece me ne fossi andata, prima di tutto avrei perso l'occasione di una bella dormita con Serah, e..insomma lei anche da collassata mi aveva tirato la maglietta per farmi restare, quindi voleva dire che a lei non dispiaceva la presenza della sottoscritta nel suo letto, quindi non dovevo pensare ai possibili danni che poteva causare la mia azione.

"Fanculo, questa notte la passo qui" dissi buttandomi con la schiena sul letto per poi girarmi verso Serah. Mi persi a guardarla, lei e quella sua espressione tranquilla e con quel piccolo sorrisetto che si era dipinto sul suo viso, quella ragazza era tanto bella quanto furba, e questo mi piaceva davvero un sacco. Non era il tipo di ragazza che si faceva vedere, semplicemente nella sua tranquillità ti fregava, e nemmeno te ne accorgevi.

"Sei un demonio Blue" ridacchiai ricordando il nomignolo che le avevo dato. Infine sospirai, mi girai su un fianco e spostai una ciocca di capelli dal viso di Serah, ritrovandomi a guardarla come se ne fossi ipnotizzata. Passai le mie dita sulla sua guancia e infine arrivai alle sue labbra, ricordando quel bacio che mi aveva fatto provare ciò che per me era sempre stato un semplice racconto da malati di stomaco.

"Demone della seduzione accidentale" dissi per poi finire per schiacciarle il naso ricevendo anche un verso di disapprovazione da quella ragazza ormai svenuta. Infine sospirai e mi arresi, non potevo mica molestarle la faccia solo perché il mio cuore aveva deciso di farsi fregare.
Mi misi con la pancia in su e mi coprii il viso con un braccio, poi presi il mio telefono e lessi un messaggio che mi aveva mandato Val. "Ho informato tua sorella, puoi restare quanto vuoi con lei e..dacci dentro!!", ovviamente quel messaggio era accompagnato da faccine perverse, altri messaggi mandati al fine di incitarmi a fare danni e delle GIF gay, molto gay.

"Ahh Val, se solo sapessi la situazione attuale perderesti la poca fiducia che hai in me" parlai come se mi potesse sentire. Infine diedi un ultimo sguardo a Serah per poi chiudere gli occhi, cadendo in un sonno che presto fu interrotto. Infatti mi svegliai sentendomi come se non fossi più in grado di muovermi, come se fossi bloccata, in più mi mancava un po il respiro e pensai quasi ad una paralisi nel sonno. Quando aprii gli occhi mi ritrovai Serah quasi completamente addosso. Io ero ancora a pancia in su, la sua gamba sinistra era sulle mie, il suo braccio sinistro mi racchiudeva in un abbraccio e la sua testa ecco, diciamo che..stava bella comoda, e sì, avete capito bene, la sua testa era sul mio fottutissimo seno. Appena misi a fuoco la situazione, un improvviso caldo prese il possesso del mio corpo e la mia faccia andò completamente a fuoco insieme ad ogni centimetro della mia pelle.

"Cuscinooo.." disse Serah ridacchiando con una voce da addormentata, possibile che parlasse anche nel sonno? E cosa più traumatizzante, le mele, i meloni e frutti di questo tipo, hanno davvero il potere di far parlare la gente che dorme?

"Cuscino il cavolo Serah, mi farai morire stanotte" le dissi sconvolta mentre cercai di portare la temperatura del mio corpo nella norma

"Domani te le devo rinfacciare queste cose, madonna se lo faccio" continuai come se parlando in qualche modo riuscissi a scacciare un po di imbarazzo. Ovviamente non mi dispiaceva la situazione, mi dispiaceva solo il fatto che Serah fosse ubriaca e dormiente, insomma non l'avevo sul petto perché l'aveva voluto la Serah vera e propria. Sospirai e mi permisi di coccolare un po Serah, non avrei mai avuto un'occasione del genere no? Passai le dita sulla sua schiena con una calma che fece rilassare anche me, con la mano destra giocherellai con quella di Serah

"Ma dove la trovi una ragazza che ti coccola nel sonno senza che tu lo chieda?" le dissi stringendola a me sentendo già la mia mente pronta a prendermi in giro. Infine chiusi nuovamente gli occhi, e dopo un bel po riuscii ad addormentarmi. Il mattino dopo nessuna di noi due si svegliò per prima, finimmo per svegliarci insieme.

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