Serah continuava a guardarmi, con un braccio poggiato sul banco e la testa sulla mano in modo da avere una bella visuale. Dal suo sguardo capii che stesse aspettando una risposta, anche se, allo stesso modo, sembrava un po incerta su qualcosa. Ma tralasciando tutto, come avrei potuto rinunciare ad un invito del genere? Potevo anche approfittarne per sentirla di nuovo cantare, sempre se la sua esibizione consisteva anche in quello.
"Uhm si, contaci. Voglio dire, contaci nel senso che ci sono e non nel senso che speri per poi rimanere delusa" dissi parlando velocemente, ma cosa mi stava prendendo? In risposta alle mie parole, Serah mi guardò per qualche secondo confusa ma poi sorrise dolcemente, quasi come se stesse cercando di rassicurarmi.
"Non devi entrare in ansia Jenna, non con me almeno uhm..stai calma okay? Altrimenti entro in ansia anche io e stasera finirò per cacciarti" disse mettendosi una mano in fronte
"Addirittura? Ma ora mi incuriosisci e.."
"Voi due, siete pregate di seguire" ci richiamò il prof facendo concentrare tutta l'attenzione su di noi.
A malincuore, dopo aver sospirato, concentrai la mia attenzione sul prof e cercai in qualche modo di memorizzare le poche informazioni che riuscivo a decifrare. Ogni tanto mi sembrava come se i prof parlassero in codice o in un'altra lingua, in un livello talmente avanzato da farmi perdere alla prima parola. Così mi limitai a seguire il prof con lo sguardo, ad annuire a caso e a distogliere lo sguardo quando faceva una domanda. Ovviamente, quando mi distraevo (sempre), tornavo ad osservare Serah e a rivivere ciò che era successo sul retro della scuola, forse fu questo il motivo per cui finì per toccarmi il collo proprio nel punto in cui lei aveva creato il suo capolavoro. Anche lei stava usando la mia stessa tecnica, con l'eccezione nel fatto della distrazione. Lei semplicemente chinava il viso e si mordeva il labbro, poi toccava quello inferiore con il pollice quasi come se stesse pensando a qualcosa, forse pensava anche lei a quello che era successo?"Dio Jenna, ti sei fissata" sentii dire da Val con una voce terribilmente strana, tanto che quando mi girai quasi mi spaventai della faccia perversa della mia amica. Così mi girai e, stravolta, sperai che quelle ore di scuola finissero al più presto. Ovviamente questo non accadde dato che quando vuoi una cosa non arriva mai, e se arriva finirà per farlo in ritardo, proprio dopo essere stata interrogata e bullizzata dai prof con una mitragliata di domande su cose che non stanno ne in cielo ne in terra.
Quando suonò la campanella dell'ultima ora, mi teletrasportai all'uscita ed aspettai Serah. Lei uscì con tutta tranquillità, con le cuffie alle orecchie e con un'agilità pazzesca nello schivare tutta la mandria che stava uscendo da quel manicomio."Serah!!" urlai facendo spaventare Serah che in risposta mi guardò sconvolta. Quando fui sicura che la sua attenzione fosse rivolta a me, andai verso di lei, l'abbracciai per poi sollevarla da terra e portarla con me. Ovviamente la mia attenzione attirò gli sguardi di tutti, avevano ancora il pensiero da idioti su Serah?
"Jenna ma che..mettimi giù" urlò Serah aggrappandosi con le braccia al mio collo e con le gambe ai miei fianchi
"Ho bisogno di affetto" mi difesi continuando a portarla con me, ma che diavolo stavo combinando?
"Potevi chiedermelo al posto di rapirmi" si lamentò guardandomi male per poi poggiare la testa sulla mia spalla
"E mi avresti dato affetto?" le chiesi fermandomi in modo che lei tornasse a guardarmi
"Uhm..si? Dipende? Non lo so, che tipo di affetto vuoi?" mi chiese iniziando ad arrossire, ero così tremenda da farle pensare a male? Ovviamente una cosa del genere non sarebbe stata da bocciare, quanto idiota dovevo essere per farlo?
"Mi andrebbe bene tutto" le risposi sorridendole. Anche lei sorrise, poco dopo poggiò la fronte sulle mia e con le mani mi accarezzò il viso per poi portare come suo solito le dita alle mie labbra
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Choose your story - #Wattys2018
Novela JuvenilJenna, una semplice adolescente, ormai logorata dal bisogno di crearsi una nuova vita perché quella in cui ha sempre vissuto ormai non riesce più a reggerla. Cambia città, va a vivere da sua sorella, tutto questo per ricominciare da capo, cancellare...