Capitolo 22

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Ero immobile sul posto, divisa a metà da due parti di me che si contrastavano. Da una parte c'era la parte di me che sperava che i problemi non si creassero, era quella parte che non era pronta ad affrontare una conversazione seria, quindi non era pronta a bloccare Serah e parlarle faccia a faccia. L'altra parte di me, invece, mi faceva nascere nel profondo la voglia irrefrenabile di rincorrerla, prenderla per un braccio e parlarle chiaro una volta per tutte, di cosa? In realtà non lo sapevo, semplicemente volevo parlarle e non volevo che qualcosa di stupido potesse rovinare il rapporto che si stava creando fra noi.
In così poco tempo Serah mi era entrata nel cuore, non so nemmeno come ci fosse riuscita, non aveva chiesto di farlo e neppure era intenzionata a farlo, eppure era riuscita in poco tempo a farmi preoccupare per lei, a farmi temere che da un momento a l'altro lei non potesse esserci più, lei e i suoi mille modi per confondermi. E mi veniva quasi da ridere al solo pensiero del nostro primo incontro, e pensavo a me e alle mie genialate che a momenti rischiavano di far infartare una povera ragazza intenta a leggere. La scelta di quel giorno mi aveva seriamente cambiato la vita, ed ero sicura che ogni cosa che avrei fatto in futuro l'avrebbe solo condizionata ulteriormente. Ed in quel momento sentii che la scelta giusta era parlare con Serah, risolvere il possibile malinteso e fare in modo che lei e il suo essere terribilmente complicata non sparissero dalla mia vita.

"Uhm..possiamo finirla qui quest'uscita? Io..ecco.." parlai bloccandomi quando notai Serah aumentare il passo

"Devi rincorrere quella donzella sfuggente, ho capito. Vai Jenna, sbrigati prima che ti semini" parlò Val dandomi una piccola spinta verso la direzione che portava a Serah

"Grazie e..ci vediamo in un altro momento okay? Sto parlando anche con te Alex" dissi iniziando a camminare verso la direzione di Serah

"Oh si, certo" mi rispose Alex un po distratta, ma non ci diedi troppo peso, probabilmente era immersa nei suoi pensieri.
Salutai nuovamente le due con la mano e mi affrettati ad andare verso Serah, nonostante fossi più alta quella ragazza era terribilmente veloce.

"Ser.." cercai di chiamarla ma sentii il telefono squillare, lo tirai fuori dalla tasca e notai il nome di mia sorella

"Oh dannazione, dovevi chiamarmi proprio adesso?" pensai guardando il telefono come se sperassi che smettesse di suonare, inutile dire che in quel momento Elisabeth mi volesse proprio parlare.

*****

"Dimmi" risposi cercando Serah con lo sguardo, fortunatamente era ancora nel mio raggio visivo quindi per raggiungerla iniziai a correre

"Jenna ma dove sei? Ma stai correndo?" mi domandò Elisabeth confusa

"È che è successo un disagio con Serah e sto cercando di raggiungerla, facciamo che ti spiego stasera okay?" le dissi velocemente fermandomi quando notai Serah entrare nel cimitero della città, che diavolo ci stava andando a fare lì dentro?

"Va bene, ma cerca di avvisarmi la prossima volta okay? Stasera esigo news" mi rispose con tono curioso

"Va bene ma..non diventare come Val, okay?" le dissi iniziando a dirigermi al cimitero

"Divento tua sorella, è diverso il fatto. Comunque muoviti, non vorrei farti perdere di vista Serah" sospirai

"In realtà l'ho già persa, vado a cercarla. Ci vediamo stasera Lis" la salutai

"Un nomignolo? Questa ragazza ti sta proprio cambiando" mi rispose Elisabeth ridacchiando

"Oh ma sta zitta, ne parliamo stasera, ciao" chiusi velocemente la chiamata e iniziai seriamente la ricerca.

*****

Mi guardai intorno ed oltre a persone che andavano a far visita ai propri cari, non notai nessuno che assomigliasse minimamente a Serah. Camminai in quel posto silenzioso e sentii quasi un senso di disagio, era sempre cosi quando camminavo in luoghi del genere. Sentivo come una specie di paura, come se temessi che da un giorno all'altro io mi potessi ritrovare lì a piangere una persona a me cara, e questo anche solo pensandolo mi causava un dolore tremendo.
Continuai a camminare in quella stradina solitaria che percorreva il cimitero e mi guardai intorno, sperando di trovare Serah il prima possibile, che fosse lì per qualcuno a lei caro?

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