Capitolo 6

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Quando avevo pensato di trasferirmi in un'altra città non avevo di certo pensato ad avvenimenti simili, ma ogni tanto ci sta rimanere stupiti no? Ma più che stupiti, si rimane piacevolmente sconvolti. Alex era una bella ragazza, nessuno poteva nagarlo, e il suo carattere fin troppo sfacciato la rendeva in qualche modo ulteriormente affascinante, anche se a volte era da prendere a schiaffi. Ma oltre al suo aspetto e al suo carattere, c'era qualcosa in lei che mi incuriosiva, ero appassionatamente curiosa di sapere cosa nascondesse sotto quell'immagine che si era creata o che aveva lasciato che gli altri creassero. Anche se la conoscevo da poco, in qualche modo avevo capito che lei non fosse solo quello che dava a vedere. Sotto quel guscio di prepotenza e sfacciataggine che si era creata, era nascosto qualcosa di prezioso che volevo scoprire.
Ma ciò che più mi aveva colpito era il fatto che, nonostante il suo fare sicuro, quando invadevo leggermente i suoi spazi cambiava di colpo come se fosse spaventata dal mio avvicinamento improvviso. Quindi quella situazione che lei stessa aveva creato, mi dava solo un vantaggio, cosi optai per stare al suo gioco e metterla con le spalle al muro, non letteralmente eh.

"Volevo chiederti Alex, quanto ti spingerai oltre?" dissi cercando di utilizzare il tono più provocante che avevo nel mio repertorio, il mio piano mentale doveva funzionare. Per metterla ancora più in difficoltà portai le mani sui suoi fianchi, muovendo le dita su di essi simulando dei passi. La sua reazione non tardò ad arrivare. La sua compostezza e il suo essere così sicura, per qualche secondo venne sostituito da un comportamento che non sembrava appartenerle. Al mio tocco chiuse gli occhi e dalla sua bocca uscì un sospiro, poi si morse il labbro e come se si fosse risvegliata da un sogno, aprì gli occhi e fece quasi combaciare le nostre labbra

"Io stavo scherzando e..dannazione Jenna, in questo modo mi metti in difficoltà e..non puoi provocarmi" Alex continuò a mordersi il labbro come se stesse cercando di trattenersi nel fare qualcosa, le avevo davvero fatto venire voglia di baciarmi? Ovviamente, io non volevo arrendermi cosi facilmente, quindi continuai a provocarla, mi divertiva.

"Mmh per quale motivo? Ti sto facendo venire voglia di baciarmi sul serio?" le sorrisi in segno di provocazione e, con le mani, risalii sui suoi fianchi per poi passare alla sua schiena. Questo non mi bastò, cosi iniziai a passare con delicatezza le dita sulla sua spina dorsale, il tutto stava rilassando anche me. In qualche modo toccare Alex stava diventando davvero piacevole, per quel che riuscivo a capire tramite le mie mani, Alex non era messa cosi male sotto la sua maglietta, anzi potevo dire con certezza che oltre alla bellezza avesse anche un bel fisico. Ma se dovevo far funzionare il piano, non mi dovevo distrarre altrimenti Alex ne avrebbe approfittato e avrebbe capovolto la situazione.

"Jenna non giocare con me, potrei farti di tutto in modi che non puoi nemmeno immaginare..il problema è che non posso farlo" Alex sembrò seriamente in difficoltà, cercava di guardarmi negli occhi ma il suo sguardo cadeva sempre sulle mie labbra. Forse per questo, poco dopo, portò una mano sul mio viso toccando con l'indice le mie labbra.

"Aspetta..sei fidanzata?" le domandai in un momento di panico, se le cose stavano in quel modo mi sarei sentita tremendamente in colpa.

"No, non sono fidanzata. È che tu non sei il tipo di persona da baciare per divertimento, meriti qualcuno che lo faccia perché ti ama" disse quasi non credendo alle parole che stavano uscendo dalla sua bocca

"Vorrei proprio vederti innamorata, secondo me non saresti male" dissi sincera. Lei ridacchiò, sembrava divertita da quello che avevo detto.

"Non ne sono in grado Jenna, io non riesco ad amare qualcuno e nemmeno voglio farlo, troppi problemi" quelle sue parole mi suonarono un po tristi, cosa l'aveva ferita cosi tanto da farle pensare di non essere in grado di amare? E per quale motivo non voleva neanche farlo?

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