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Il giorno dopo, dopo aver fatto colazione nella caffetteria del campus, io e Taehyung andammo alla nostra lezione di letteratura insieme. Notai che Lisa era assente quel giorno e mi Domandai mentalmente il perché, ma ovviamente non lo dissi ad alta voce. Era difficilissimo concentrarsi con la mano di Taehyung che vagava sul mio corpo, un po' stringeva la mia mano, un po' ripercorreva il braccio, un po' scendeva sulla mia coscia per poi risalire lentamente ed io restavo fottuto.

- Era proprio necessario?- Domandai appena la campanella suonò.

- Mi piaceva vedere la tua reazione.- Rispose sorridendo. Ero davvero preso da quel sorriso.

- Sei bellissimo.- Dissi fissandolo. Vidi le sue guance tingersi leggermente di rosso e sorrisi mordendomi il labbro inferiore.

- Andiamo a mangiare qualcosa?- Domandò porgendomi la sua mano. Io annuii e lo seguii fino alla solita caffetteria dove c'era Jimin seduto da solo intento a leggere uno strano libro.

- Che fai Jiminie?- Domandai prendendo posto accanto a lui.

- Ripasso i passi per venerdì.- Spiegò continuando a leggere e mi accorsi che stava vedendo dei disegni su dei fogli bianchissimi.

- Non dirmi che hai disegnato tutti i passi di danza!- Urlò Taehyung.

- Non sono stato io, io non so disegnare così bene, è stata mi sorella. Ieri è venuta alla nostra prova e si stava annoiando quindi ha disegnato tutti i passi.- Spiegò sentendosi leggermente orgoglioso per sua sorella.

- Ma non aveva lezione di marketing ieri?- Domandai ricordandomi quando mi aveva costretto ad ascoltare le sue fantasie sul farmi i set per il mio studio fotografico.

- L'ha saltata. Non chiedermi perché. Mia sorella ha talento ma non si applica, pensa che il successo le cadrà dal cielo.-

- Magari non vuole avere successo.- Si intromise Taehyung.

- Come scusa?-

- Magari vuole solo disegnare perché le piace, poi quello che farà appena finirà questa università di merda si vedrà, almeno io la penso così.- Alzò le spalle.

- Tu la pensi così perché lavori da Gucci, io e lei veniamo da Busan e non abbiamo tutti questi soldi per prendercela con calma. Per questo voglio che il nostro gruppo di ballo vada al meglio.- Spiegò il biondo posando sul tavolo il suo quaderno.

- Magari dovresti smetterla di pensare al gruppo di ballo e iniziare a pensare ad una carriera da solista.- Proposi alzando le spalle.

- Eh come? Sarebbe impossibile.-

- Invece no, pirla! Potresti benissimo chiedere ad Hoseok hyung di farti ballare nel suo prossimo brano e smetterla di lamentarti ed incolpare tua sorella. Mi fanno fastidio quando le persone criticano senza agire.- Disse Taehyung alzandosi ed uscendo dalla caffetteria, senza dimenticare il suo toast però. Io mi scusai con Jimin e lo seguii fuori.

- Tae, aspettami!- Urlai fermandolo da una spalla. Lui si girò verso di me e mi strinse forte in un abbraccio.

- Scusami se ho alzato la voce, non volevo.- Io sorrisi e gli accarezza i capelli.

- Tranquillo, non hai detto niente di male. Okay, sei stato un pochino rude ma se lo meritava.- staccai l'abbraccio e lui posò la sua fronte sulla mia. Fortunatamente la differenza di altezza era quasi nulla. Forse ero giusto più alto di un centimetro ma non m'importava.

- Come farei senza di te?- Domandai afferrandomi entrambe le mani.

- Non faresti, semplice.- Scherzai baciandolo.

- No, sono serio. Sei riuscito a sconvolgere la mia vita e mi piace. Per una volta mi piace tutto quello che faccio. Grazie Jeon Jungkook.-

Pacify her - v k o o k Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora