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●Christian●
Mi sveglio al solito orario e, dopo una doccia, indosso gli stessi vestiti di ieri.
Esco di casa e prendo la mia moto.
Appena arrivo, parcheggio subito e prendo l'ascensore.
Sesto piano.
Saluto alcuni dipendenti e poi vedo Cinzia.
《Ciao.》
Cinzia《Oh Christian. C'è un problema.》
《Che problema?》dico stanco. Non ho nemmeno fatto colazione.
Cinzia《La scrivania che volevi non è disponibile, ma il computer è già lì.》
《Okay.》 sbuffo ed entro nel mio ufficio.
Guardo lo scatolone sopra la mia scrivania e, dopo aver tolto le mie cose, inizio a collegare il pc.
Appena finisco, sistemo il mio lato di scrivania.
Sono le otto meno cinque e quella ragazza ancora non c'è. Sposto lo sguardo dall'orologio alla porta e alle otto in punto vedo spuntare la ragazza con una canottiera che le risalta il decoltè, giacca a tre quarti di colore bianco e nero, jeans aderenti, scarpe alte e per finire una pochette nera con le borche.
Uno splendore.
Sospiro e cerco di rilassarmi.
Valentina «Eccomi. Ieri ho fatto alcune modifiche al computer. Se vuoi, puoi vederle. » posa i fogli sulla scrivania.
《Hai fatto cosa?》
Mi sta per venire una crisi.
Valentina «Guarda tu stesso. »
Apro il file e vedo che ha cambiato alcuni infissi per la casa e delle misure delle stanze.
La casa è molto meglio così ma non glielo dirò.
《Hai cambiato delle cose senza il mio permesso.》
Valentina «Lo so. Non mi piaceva com'era prima. Troppo confusionaria. » gli dà alcuni fogli «Queste sono le altre case da modificare. Le ho appuntate tutte qua. » si siede prendendo posto.
《Ah. Quindi ti credi un'esperta? Sono io l'esperto qui.》
Valentina « Allora sto prendendo esempio. »
《No. Decido io cosa devi o non devi fare.》Prendo un documento e glielo do《Ecco. Arreda questa casa. Vediamo cosa sai fare.》
Valentina «Okay, va bene. »
《E fai silenzio.》rido un po' e mi concentro sulle mie cose.
Valentina lo prende « Certo. » sospira, si siede e controlla il documento.
Sbuffo e penso al mio lavoro.
Rimaniamo quattro ore in silenzio.
Non ho voglia di parlare con lei però ho fame.
《Ti va di mangiare? 》
Valentina «Mh va bene. Finirò dopo. »
《Perfetto. Sto morendo di fame.》mi alzo e prendo il portafoglio.
Cinzia《Dove andate?》
《A pranzare.》rispondo.
Cinzia《Insieme? 》
《Si.》chiamo l'ascensore e subito arriva.
Saliamo in fretta così Cinzia non fa altre domande.
Valentina «Dove andiamo a mangiare? »
《Io vado in un ristorante qui vicino. Vieni con me?》
Valentina « Si, okay. Basta che cucinano bene. » si sistema la giacchetta.
《Fidati di me.》la prendo per mano istintivamente e la conduco al ristorante "Rustichello".
Entriamo e tolgo la mano. Perché mai gliel'ho data?
Valentina «Che ne dici di quel tavolo? È per due.»
《Si, va bene.》
Ci sediamo e guardiamo il menù. Soprattutto guardo lei. Quei vestiti sembrano fatti a posta per lei.
Cerco di concentrarmi sulle pietanze e non sul suo davanzale.
Valentina «Allora un po' di vino credo che vada bene. Mh poi...» guarda il menù «Dei maccheroni con il tritato. »
《Del vino? 》sorride《Io prendo la pasta alla bolognese.》
Valentina «Si. Ok, perfetto.»
Dico le portate al cameriere e poi la guardo.
Valentina « Allora...da quant'è che lavori alla mediazione immobiliare?»
《Da quattro anni.》 dico e le guardo il décolté.

●Valentina●
«E dimmi...» si sposta di poco la giacchetta «Ti piace quello che vedi?» mi copro subito dopo.
Christian 《Come?》distoglie lo sguardo.
«Sei un pervertito!» lo guardo disgustata «Maniaco. »
Christian《Non stavo...guardando nulla. Ma che hai?》
« Vedi che non sono mica cieca. » mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio « Voi maschi siete tutti uguali. »
Christian《Ti sbagli. Non dovrei essere nemmeno qui con te.》
«Hai detto tu che avevi fame quindi non è colpa mia. » dico irritata per quello che ha detto prima.
Christian《Eri libera di non venire.》
«Ho accettato perchè ho fame anch'io. Non capisco che problemi hai. »
Christian 《Tu hai problemi. Io no.》
«Sei tu che mi hai offerto di venire e io educatamente ho accettato. » mi sposto di poco indietreggiando con la sedia e mi alzo «Puoi mangiare anche da solo. Tanto mi è passata la fame.» metto bene la sedia.
Christian si alza《Bene. Mangia sola tu. 》
«Ma sei scemo o cosa?! » lo guardo sbigottita e cerco di allontanarmi per non fare girare altra gente verso me e lui.
Christian《Dove vai?》la segue.
«Fuori da qui, per non sentire altre cavolate. »
Christian《Fai la bimba offesa?》
«Io non sono offesa e non sono una bambina! Me ne sto andando perchè non fai altro che dare la colpa a me! Sei un arrogante, un...un'idiota!» cammino per raggiungere l'edificio.
Christian《Non ho nemmeno mangiato! Senti. Vaffanculo. Vattene pure. Io mangio da solo!》
«Fai quello che vuoi, sai quanto me ne frega!!»
Christian《Bene!》
Lo lascio indietro e cammino per la mia strada raggiugendo la mediazione immobiliare. Entro e spero di rilassarmi. Già lo odio prima ancora di conoscerlo meglio. Vado al piano superiore ed entro in ufficio. Mi piazzo davanti al computer e continuo il mio lavoro, che ho interrotto poche ore fa. Poco dopo sento bussare e mi alzo controvoglia dalla sedia e apro la porta trovandomi faccia a faccia con il direttore.
Davide《Disturbo? 》
«No, non disturba. Stavo finendo un progetto, ma posso riprendere anche fra qualche minuto. » mi sposto di poco e lo faccio entrare.
Davide《Christian? 》
«È a fare una pausa. Lei come mai è qui? Se è per vedere alcuni documenti posso passare dopo io. »
Davide《No, tranquilla. Lei non fa una pausa?》
«No, non ho molta fame per adesso. »
Davide《Ah. Quindi invitarla a pranzare sarebbe inutile? 》sorride.
«Mi farebbe piacere ma non so se è una buona idea. Cioè non è che non voglio, é che sono solo un po' nervosa. »
Davide《Rifiuterebbe l'invito del suo capo?》
«No, mi va bene. Certo. »
Davide《Perfetto, si sbrighi.》
Prendo la mia borsa e mi sistemo la giacchetta. Subito dopo esco insieme a Davide. Andiamo in un bar vicino l'agenzia. Prendiamo da mangiare e poi ci siediamo in un tavolo per due.
Davide《Raccontami qualcosa di te, no?》
«Non ho molto da raccontare. Sono sempre stata una persona riservata ma lei mi sembra una persona a posto quindi...inizio con il dire che ho un fratello. I miei genitori abitano non poco distanti da qua. Non ho finito l'università infatti ho iniziato subito a lavorare in alcuni bar, negozi ma adesso ho trovato finalmente un lavoro che fa per me.»
Davide《Capisco. Hai amiche qui?》
«Si, due amiche. » faccio un leggero sorriso e bevo dell'acqua.
Davide《Capito. Secondo me lavorerai bene. Almeno, lo spero. Con Davì ti trovi bene?》
«Si, diciamo di si. »
Davide《Sono sicuro che si comporterà bene con lei. Posso darle del tu?》
«Ma si, certo. » sorrido.
Davide《Perfetto. Allora, sei fidanzata? 》
«No. Al momento sono da sola. Invece lei è fidanzato? Penso di si. »
Davide sorride《Mi puoi chiamare Davide. Comunque non lo sono. Non ho trovato...quella giusta.》
« Allora, Davide, sono sicura che troverà quella adatta. Tempo al tempo. » finisce di mangiare il tramezino con prosciutto e philadelphia.
Davide《Si. 》guarda l'orologio 《Sono quasi le due. 》finisce di mangiare anche lui.
«Meglio se andiamo. Devo ancora finire il mio lavoro. »
Davide《Sei determinata.》sorride e si alza《Una delle qualità che adoro di più.》
«Oh bene...» lo guardo e mi alzo anch'io.
Davide《Offro io.》le sorride.
«Non c'è bisogno. Ho i miei soldi, posso pagare pure io. »
Davide《No, offro io. 》paga subito.
Usciamo e arriviamo a lavoro, successivamente, entriamo dentro l'ascensore. Guardo le porte chiuse e rimango vicina a Davide. Inaspettatamente sento la sua mano toccarmi dolcemente la schiena.
Davide《Ci vediamo stasera per un caffè al bar?》
«Va bene. Dimmi l'ora e il posto.»
Davide《Alle otto. Aspettami in ufficio.》
Annuisco e poi quando si aprono le porte esco «A stasera. » sorrido.











~scusate eventuali errori~

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