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~ 5 mesi dopo, finalmente Christian e Valentina sono nella loro nuova casa ~

●Christian ●
Ore 7:00.
Suona la sveglia e i bambini iniziano a piangere.
Mi giro verso Valentina vedendola muoversi «Vado io.»
Valentina «Grazie amore.» dice in un sussurro ancora assonnata.
Sorrido e mi alzo per andare in camera dai piccoli.
Accendo la luce e mi avvicino alle culle «Che avete?»
Andrea mi guarda e sorride. Gli tolgo la mascherina per l'ossigeno e lo prendo in braccio.
Lo bacio e prendo il biberon con il latte già preparato.
Lo sistemo e gli do il latte. Quando finisco con lui, continuo con Jessica e poi Mattia.
Dopo li sistemo, gli cambio il pannolino e ad uno ad uno li porto in camera da letto.
Jessica gattona verso Valentina e tira la coperta con le sue manine delicate, Mattia invece resta a guardarmi mentre poso Andrea.
Valentina si gira verso la piccola e sorride «Ehy, pupetta.» la avvicina e gli dà un bacino sulla guancia.
Sposto Mattia e mi siedo accanto alle mie due ragazze.
Andrea scalcia e mi colpisce i genitali «Andrea...»
Valentina «Amore tutto ok?» dice mentre bacia la piccola e poi la mette al centro vicina ad Andrea e Mattia.
«Andrea mi ha appena castrato...»
Mattia ride e Jessica inizia a disturbarmi.
Valentina «Oh, poverino.» ride e si avvicina a lui. Si sporge di poco e gli dà un piccolo bacio sulle labbra.
«Poverino io? Poverina tu che non potrai farne a meno.» dico maliziosamente.
Valentiana «Mh, in parte è pure vero.» ride e gli dà un altro bacio.
«Lo so, Piccola.»
Valentina sorride e poi sente la piccola tirargli lentamente una ciocca di capelli.
«Pensavo di farti vedere il tuo ufficio oggi. Io e Thomas abbiamo sistemato tutto.»
Valentina allontana la piccola e dice «Sono curiosa di vederlo. Ho aspettato fin troppo.»
«Hai aspettato il necessario per riprenderti.»
Valentina «Beh, adesso sono in forze.»
«Lo so. Adesso alzati che dopo dobbiamo fare la spesa.»
Valentina «Va bene. Il tempo che mi preparo puoi stare con i bambini? Faccio subito.»
«Certo.» mi alzo anch'io dopo di lei e riporto i bambini nella stanza.
Gli cambio i pannolini e li vesto, dopodichè li metto nel passeggino.
Poi inizio a vestirmi.

●Valentina●
Mi vesto con un vestito merlettato bianco, giacca in pelle, stivali marroni con il tacco e una borsa beige. Dopo aver finito raggiungo Chris con i bambini e andiamo con la macchina alla nuova agenzia che hanno finito di sistemare.
Osservo le parenti colorate di bianco e beige e i mobili tutti in legno.
«Chris, ma è fantastico...» lascia il passeggino con i bambini a Christian e giro le stanze per vederle tutte.
Nelle prime tre stanze vedo già alcune scrivanie, delle stampanti, dei computer e tanto altro, dopodichè, entro in un altro ufficio, questa volta vuoto, e suppongo sia il mio.
Mancano ancora così tante cose...
Dopo vado nell'ultimo ufficio con su scritto davanti la porta "Direttore". La apro e vedo un ampia stanza tutta beige e una grande scrivania con sopra le fotografie mie e dei bambini. Sorrido e poi torno indietro andando da lui.
Christian «Ti piace?»
«Si, l'avete arredata benissimo e colori ci stanno meravigliosamente.» sorrido.
«Grazie Piccola.»
Sento Andrea piangere e lo prendo in braccio «Chris, dovrebbe esserci la mascherina dentro il borsone.»
Christian «Si, ci penso io.» prende l'inalatore e la mascherina.
Annuisco e, dopo che prende la mascherina, gliela metto e aspetto che si riprende.
Lo sento respirare affannossamente e lo cullo tra le mie braccia mentre gli dò piccoli bacini per farlo calmare.
Christian sospira «Sta meglio?»
«Si, sta calmando, menomale.»
Christian «Non sopporto quando fa così. Se non fosse stato per tutto quello che ti ha fatto quel bastardo, starebbe bene.» stringe le mani a pugno.
«Lasciamo stare, ti prego...» dico piano e osservo il piccolo guardarmi dolcemente.
Che amore...
Christian «Non lascio stare.»
«Vuoi prendertela adesso con me?» dico esasperata e poso il piccolo «Non credo sia nè il momento nè il luogo per parlare di questo.»
Christian «Non sto dicendo nulla.» guarda Andrea.
Rimango in silenzio e poi riprendo cambiando il discorso «Credo si sia fatto tardi. Dobbiamo fare la spesa e poi tornare a casa.»
Christian «Eviti il discorso?»
«Si, perchè non voglio parlarne adesso. L'ho già detto. »
Christian «Non vuoi parlarne mai. Nostro figlio ha problemi per colpa sua.»
«E che cosa dovrei fare?! Sentirmi in colpa per sempre? Non lo so, ok? Non lo so.» dico cercando di prendere un respiro «Vorrei poter fare qualcosa ma mi viene un po' difficile.»
Christian «Quello che sai fare è scaricare la colpa agli altri.» prende il passeggino «Dobbiamo fare la spesa, ma se vuoi puoi andartene a casa.»
«La colpa agli altri?! Stai scherzando, spero.» dico andando da lui che cammina con il passeggino verso l'uscita.
Christian «Basta, smettila.» urla.
«Christian!» vado da lui «Ora tu stai evitando il discorso. Non puoi ignorarmi.»
Christian si gira di scatto e la blocca prendendola per la vita «Non evito il discorso, evito te.»
«Eviti me per quale motivo? Perchè sono la causa di quello che è successo? Perchè sono rimasta con quello? Per cosa?»
Christian «Perché hai scelto lui prima di me.»
«Ho fatto delle scelte sbagliate e lo so. Non avrei mai dovuto scegliere lui...» rimango in silenzio e dopo avermi spostato i capelli mi bacia dolcemente. Continuamo a baciarci e mi lascio avvolgere dalle sue braccia. Dopo lo sposto dal petto e prendo un respiro «Lo sai che ti amo tanto, vero?» sorrido e gli dò un piccolo bacio sulle labbra «È un buon metodo per fare pace.»
Christian «Lo so. Ma non volevo urlarti, scusami.»
«Va bene amore, tranquillo. Fa niente.» gli dò un bacio.
Christian la cinge per la vita «Piccola, volevo chiederti una cosa.»
«Si, dim-» mi squilla il cellulare e lo prendo «Scusa amore...devo rispondere. Farò subito.» rispondo a Rosalia «Ehy Rosi, che succede?»
Rosalia «Cara, che ne dici di venire al centro per comprare dei vestiti per i bambini?»
«Ma si, per me va benissimo. A che ora?»
Rosalia «Adesso! E porta i bambini!»
«Ah si, okay. Il tempo della strada e arriviamo.»
Rosalia «Fantastico cara!»
«Perfetto, a dopo.»
Chiudo la chiamata e poi gli dico «Tua madre ci sta aspettando al centro commerciale. Tu che dovevi dirmi?» dico curiosa.
Christian «Nulla di importante. Andiamo»
«Oh okay, va bene. Andiamo.» lo incito ad andare e prendo il passeggino. Dopodichè andiamo in macchina e mettiamo i bimbi negli appositi seggiolini.

Ore 17:05.
Arriviamo al centro commerciale e, con il passeggino, andiamo da Rosalia che ci aspetta all'entrata.
Rosalia «Cari!»
«Eccoci.» la saluto con un abbraccio.
Rosalia «Fammi vedere i miei nipoti!!»
«Sono nel passeggino.» mi sposto per farglieli vedere.
Rosalia «I miei bellissimi nipoti!»
Christian «Mamma noi dovremmo fare la spesa.»
«Possiamo entrare e vedere un po' di cose insieme, no?»
Rosalia «Si certo!» prende Andrea «Come sta il mio Andry?»
Christian «Mamma stai attenta. È delicato.»
«Sta bene, solo che deve stare con la mascherina al momento.»
Rosalia lo posa «Ok, va bene.»
«Andiamo?» dico cambiando argomento e indicando i negozi.
Christian annuisce e porta il passeggino mentre io e Rosalia parliamo e giriamo i negozi.

Ore 17:30.
Entriamo alla Chico e prendiamo alcuni body, ciucci, sonaglini e delle scarpette.
«Che ne dici di questi capellini? Sono così adorabili e poi guarda! Ci sono pure i body!» dico a Rosalia che mi segue mentre giro i reparti.
Rosalia «Cara sono bellissimi, prendi quelli che vuoi, pago io.»
Christian «Mamma, non c'è bisogno.»
Rosalia «So che ancora avete qualche problema economico.»
Christian «Tranquilla.»
Rosalia «No, no! Devo comprare le cose per i bambini. Ah cara, i tuoi genitori vengono questo weekend?»
«Si, vorrebbero venire in serata. Verso le sette per cenare tutti insieme.»
Rosalia «Perfetto cara!»
Christian «Perfetto...»
«Un ottima occassione per stare tutti in famiglia.» nel frattempo prendo dei vestitini per Jessica e alcune magliette con dei pantaloncini per Mattia e Andrea.






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