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●Christian●
Mi sta guardando proprio lì.
Mi vuole quanto io voglio lei.
Le metto una mano sul fianco e la avvicino.
Voglio farlo con lei.
Valentina si morde il labbro «Non penso sia la cosa giusta da fare...non lo so...» comincia a farneticare e a parlare senza un filo logico.
《Non pensare allora.》
Non può fermarsi ora! Sono nel bel mezzo di un erezione cazzo!
Valentina «Non-non so...» sposta lo sguardo sul suo viso.
《Dai Valentina.》le stringo i fianchi.
Valentina «Non posso...» mette le mani sul suo petto per avere massima distanza.
《Non sei vergine.》la sprono.
Perché non si lascia scopare?! Eppure sono irresistibile!
Valentina «Lo so ma non posso...»
《Vale non scherzare.》
La stringo di più a me.
Valentina «Non posso...» si leva dalla presa con difficoltà «È meglio di no. » si allontana.
《Cazzo perché!?》
Non può lasciarmi nudo con un'erezione!
Valentina «Perchè sto insieme ad un altro. Ora la smetti di gridare? » cerca di stare calma.
《Giusto. Davide.》
Quel bastardo.
Valentina «Già...»
《Perfetto.》dico in tono seccato.
Riprendo i vestiti e mi rivesto in fretta.
Valentina lo guarda e non dice nulla.
Prendo le chiavi della moto e vado verso l'uscita.
Valentina «A domani...» dice in un sussurro.
《Come dici tu.》apro la porta ed esco.
Salgo sulla moto e vado a casa.
Mi ha fatto passare l'erezione per il suo atteggiamento.
Davide. Sempre Davide.
Lo odio cazzo.
Arrivo a casa e dopo una doccia veloce mi metto a letto.
Riuscirò a portarla a letto.

Il giorno dopo mi vesto con uno smooking nero e scarpe nere.
Devo fare una buona impressione oggi in riunione.
Stavolta prendo l'autobus per non rovinare l'abito e arrivo a destinazione.
Salgo al sesto piano e mi reco in ufficio.
Sbrigo alcune pratiche e non mi accorgo del tempo che passa.
Quando sento la porta aprirsi guardo l'orologio.
Le 8:00.
Vedo Valentina vestita in modo elegante: vestito bianco con scollo, giacca di pelle nera e scarpe nere con il tacco.
Valentina «Giorno. » si siede e porta i capelli sulle spalle.
《Ciao.》dico indifferente.
Guardo il suo collo.
Si è coperta i succhiotti con il trucco.
Perché?!
Dovevo farglieli più evidenti.
La guardo accendersi il computer.
Non la sopporto quando mi evita.
《Abbiamo una riunione alle dieci.》
Valentina «Va bene. » Si leva la giacca e la mette sullo schienale della sedia.
《Non rivolgerti con questo tono a me.》dico severo.
La odio quando mi parla con tono arrabbiato.
Valentina «E allora che dovrei dire di quel "ciao" indifferente? »
《Io...》
Ha ragione cavolo.
《Okay hai vinto.》cambio discorso.《Ti sei coperta i succhiotti.》
Non è una domanda. È un affermazione.
Valentina «Lo so. Non voglio che Davide li veda. »
《Perché? 》
Cosa le importa di quel coglione!?
Valentina «Perchè potrebbe pensare che l'ho fatto con qualcun'altro e non voglio. »
《Nemmeno lo ami quell'idiota.》
Valentina «E tu che ne sai di quello che provo io?»
《Lo so e basta.》dico seccato.
Valentina «Nemmeno lo sai. Stai solo delirando. »
《Cosa?! Questa è bella. Sei tutta scema.》 Sistemo i documenti.
Valentina « Sei tu che credi di sapere tutto. »
《E tu sei...sei impossibile! 》mi alzo.
Valentina « Certo. » dice senza replicare.
《Vado da solo alla riunione. Tu puoi stare qui. Se ti vedono con quei succhiotti rischi il carcere. Magari  per punizione Davide ti sbatte in prigione. Ti sbatte forte.》dico incazzato ed esco dall'ufficio.
Mi dirigo in sala riunioni e sbatto la porta.
Ma purtroppo c'erano già delle persone all'interno.
《Oh, ehm, scusate.》
Vedo Davide già seduto a capo tavola.
Davide《Davì. Si accomodi.》
《Si.》mi accomodo accanto a lui.
L'unico posto libero.
Più lo odio più me lo ritrovo in mezzo ai piedi.
Davide《Possiamo iniziare la riunione.》
Sospiro e alzo gli occhi al cielo.
Non ascolto molto ma questo mi comporta a una presa in giro da parte di Montanari.
Così sono costretto a seguire tutto ciò che dice.
A Valentina penserò più tardi. Forse.
Rimaniamo per più di due ore dentro quella stupida sala e finalmente facciamo una pausa.
Esco subito per andare alla macchinetta ma, ahimè, vedo Montanari baciare la ragazza che la sera prima era su di me.
Mi viene una fitta al cuore. Sicuramente per il disgusto.
Li odio. Tutti e due.
Mi passo una mano sul viso e infilo le monete nella macchinetta.
Prendo un caffè macchiato e mi appoggio al muro.
Rimango lì a fissarli.
Che stupida. Che ci trova da ridere a ogni cosa che dice? Sono più divertente di lui. E più bello.
Non la capisco.
Distolgo lo sguardo e ritorno in sala.
Mi sale la colazione a vederli baciare.
Dopo la pausa continuiamo la riunione.
Quando finisce ritorno in ufficio ma non trovo Valentina. So già dov'è.
Prendo la mia roba e torno a casa.
Ho bisogno di svagarmi e scrivo un messaggio a Vanessa.
Le dico che sarò a casa sua tra mezz'ora e lei manda un semplice okay.
Ho il tempo per cambiarmi e per posare la borsa.
Mi vesto velocemente con una maglietta grigia e un jeans nero strappato un po' sulle ginocchia e infine scarpe da tennis. Esco di casa e vado da Vanessa con la mia moto.
Suono e lei mi viene ad aprire con una vestaglia.
La saluto ed entro.
Vanessa《E menomale che non dovevi venire più.》
《Non ho voglia di parlare.》dico seccato.
Vanessa《Vuoi qualcosa da mangiare?》
《No, grazie. Voglio solo scopare.》
Vanessa《Veramente stavo mangiando...》
《Allora cerco qualcun'altra.》mi dirigo verso la porta.
Vanessa《No! Tanto non avevo più fame. Entra pure in camera.》
《Va bene.》alzo gli occhi al cielo ed entro in stanza seguito da lei.
Vanessa《Un po' di preliminari?》
《No, preferisco iniziare subito.》la guardo spogliarsi.
Vanessa《Okay, procediamo.》
Mi spoglio anch'io e iniziamo a fare sesso.
La scopo forte, non mi interessa se si fa male. Adesso voglio solo dimenticarmi di Valentina con Davide.
Stringo i fianchi di Vanessa fino a strapparle un altro grido di dolore.
Dopo un po' vengo e lei insieme a me.
Vanessa《Oh...Chris. Mio Dio...》
《Troppo forte?》la sento rilassarsi sotto di me e cerco di togliermi ma lei me lo impedisce.
Vanessa《Solo un po'. A te è piaciuto?》
《Si.》sinceramente non lo so. Volevo che al suo posto ci fosse Valentina.
Vanessa《Mi piace farlo con te.》
《Lo prendo come un complimento.》
Vanessa lo bacia sul collo.
《Vanessa...》mi tolgo da sopra di lei.
Vanessa《Che c'è?》
《Devo andare.》mi levo il preservativo e lo butto nel cestino, poi mi vesto.
Vanessa《Puoi restare...》
《Grazie ma volevo solo distrarmi.》
Vanessa《Da cosa?》
Esco fuori dalla camera e poi dalla casa.
Non le ho risposto. Non voglio che sappia di Valentina.
Torno a casa mia e mi metto sul letto.
Per fortuna domani è venerdì.
Tra poco week-end.
Quindi niente Valentina.

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