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●Christian●
Ore 7:00.
Suona la sveglia e mi alzo.
Mi vesto con una camicia bianca e sopra un maglione blu. Metto i jeans blu scuro e le scarpe. Prendo la borsa a tracolla ed esco da casa. Raggiungo la moto e guido fino a lavoro, dopodichè, parcheggio e salgo in ufficio. Mi siedo alla scrivania e inizio a fare questo noioso lavoro dove mi occupo di alcune pratiche e di smistare qualche lettera. Quando arriva la pausa pranzo mi alzo e mi sgranchisco le gambe. Vado alla macchinetta e mi compro una cioccolata calda. Inserisco le monete e dopo ritiro il bicchiere.
È bollente, ma con questo freddo ci vuole.
Ritorno in ufficio e trovo Valentina vicina alla scrivania.
Indossa un maglioncino grigio con pantaloni bianchi e stivali alti fino al ginocchio grigi.
《Cosa ci fai qui?》
Valentina «Ho bisogno di parlarti. Non mi hai scritto e non mi hai più richiamata. Mi dici cosa c'è che non va?»
《Faccio quello che fai tu: ignorarmi.》
Valentina «Io non ti sto ignorando. In quel momento non potevo rispondere e poi ti ho detto pure il motivo.»
《Non è questo il punto. Lo fai sempre. Io per te non esisto se non ti cerco.》chiudo la porta e bevo un sorso di cioccolata.
Valentina «Quando ti avrei ignorato? E se l'ho fatto mi dispiace che ti sei sentito escluso.»
《Lo continui a fare. Penso che non ti importa di me. D'altronde tu hai Davide e il mio ufficio.》
Valentina «A me non mi importa di Davide. E poi che c'entra l'ufficio adesso? Stiamo parlando di un altro discorso. A me interessi, lo sai che ti amo...» si avvicina a lui.
《Si, mi ami. Ti sei presa il mio ufficio e il mio cuore. E non sai nemmeno lasciare quello. È così che mi ami?》
Valentina «Chris, è difficile la situazione ma, ti chiedo solo di aspettare. Io ti amo veramente...» resta vicino a lui.
«Vale mi chiedi di aspettare da quasi un mese...»
Valentina «Ti giuro che questa volta glielo dirò. Dico davvero.» mette le mani sul suo petto e sale fino al suo viso. Si avvicina alle sue labbra e lo bacia dolcemente «Dammi solo...qualche giorno.» dice vicino al suo volto.
«Ne hai avuti troppi, non credi?»
Valentina «Lo so ma se mi ami devi aspettare, solo per qualche giorno...ti prego.»
«Promettimelo.»
Valentina «Prometto di dirglielo.» mette le braccia attorno al suo collo e si avvicina baciandolo.
Poggio una mano sulla sua nuca e l'altra sul fianco lasciando cadere il bicchiere leggermente pieno con la cioccolata per terra.
Valentina lo bacia con passione finchè non rimangono senza fiato.
Mi stacco da lei leccandomi le labbra e la guardo.
Valentina «Allora va bene?» dice con il fiatone.
«Va bene...» dico imbronciato.
Valentina sorride e gli lascia un bacio sulle labbra.
Alzo gli occhi al cielo «Guarda che mi hai fatto fare.» mi accorgo della cioccolata versata.
Valentina «Oh...scusa. Ti riprendo la cioccolata o quello che vuoi.»
«Lascia stare. Non fa niente.»
Valentina «Sicuro?»
«Si.» prendo dei fazzoletti dalla tasca dei jeans e pulisco il pavimento.
Valentina «Ti dò una mano se vuoi...aspetta.» si abbassa e lo aiuta.
«Tranquilla ho fatto.» butto i fazzoletti e il bicchiere nel cestino.
Valentina «Va bene, si.»
Mi avvicino di nuovo a lei e la bacio mordendole delicatamente la lingua.
Valentina sospira e si appoggia con cautela alla scrivania.
Le sposto i capelli dal viso e le mordo il labbro fino a farglielo diventare rosso. La mia lingua danza con la sua, freneticamente.
Valentina respira affannosamente e continua a baciarlo mentre gli tocca i bottoni della camicia, uno ad uno.
Sorrido tra me e me《Che vuoi fare piccola?》
Valentina scende con la mano fino alla cintura «Quello che vuoi fare anche tu.» gli abbassa la zip «Non ti va?» lo guarda negli occhi.
《Si, ma siamo in ufficio e la pausa pranzo è finita da un pezzo.》
Valentina «Neanche per pochi minuti?» si morde il labbro e si sposta una ciocca di capelli dal viso.
《Per pochi minuti si fa sesso...》Valentina si allontana «Va bene okay, si. Lasciamo stare.»
《Ehy piccola ma che hai?》la avvicino a me e la stringo tra le mie braccia.
Valentina «Niente. Sto bene.» prende un respiro.
《Sei strana oggi. Un attimo prima volevi fare l'amore e ora sei in procinto di piangere.》
Valentina «Christian sto benissimo, davvero. Sto alla grande...si.» cerca di stare calma.
Non ci credo ma lascio perdere per il momento.
La prendo per le cosce e la faccio sedere sulla scrivania.
《Conviene che ti spogli se non vuoi farti strappare i vestiti da me, Piccola.》le sussurro all'orecchio in modo malizioso.
Valentina «F-Forse è meglio di no, insomma, hai detto che è finita la pausa...» dice balbettando.
Chiudo la porta a chiave e mi metto in mezzo alle sue gambe 《Piccola...deciditi.》
Valentina senza pensarci due volte prende un respiro e lo avvicina dalla camicia, baciandolo. Mette le gambe attorno al suo bacino e nel frattempo gli sbottona la camicia.
《Bella scelta.》sorrido e le abbasso con fatica i pantaloni.
Mi sbottono anche i miei e prendo un preservativo dal portafoglio.
《Bisogna essere responsabili.》rido e mi infilo la protezione.
Valentina «Già. Si deve essere responsabili.» gli dà un bacio.
《Altroché.》la avvicino di più alla mia erezione pulsante e piano piano entro dentro di lei mordendomi il labbro.
Valentina geme e si avvicina sempre di più con il bacino alla sua erezione.
Spingo più forte fino ad entrare completamente dentro di lei e dopo alcuni minuti arriviamo insieme al culmine del piacere.
Valentina prende fiato e si appoggia al suo petto.
Recupero fiato e le prendo il viso tra le mie mani facendo incrociare i nostri sguardi.
《Sei la mia piccola.》le sposto i capelli dietro le orecchie.
Valentina sorride «Ti amo tanto.»
《Anch'io. Lo sai, no?》mi muovo ancora dentro di lei. Sono pronto per un altro round.
Valentina «Mhh...ohhh Chris...» ricomincia a gemere e cerca di moderare la tonalità di voce.
《Dimmi quanto ti faccio impazzire...》
Valentina «Mi fai impazzire...così tanto...» ansima e stringe i bordi della scrivania. «Ahhh Christian!» si morde il labbro.
《Vieni con me, piccola.》spingo più forte e veniamo un'altra volta insieme.
Valentina respira velocemente e leva le gambe attorno al suo bacino.
Esco fuori da lei e mi tolgo la protezione. Mi allontano e la butto nel cestino, dopo mi alzo i boxer e i pantaloni.
Valentina scende dalla scrivania e si sistema.
《Ogni volta è sempre perfetto con te.》la cingo per la vita e la bacio.
Sorrido «Dici davvero?» gli dà un piccolo bacio.
《Si.》la bacio ancora.
Mentre le faccio un succhiotto sul collo qualcuno bussa alla porta facendomi saltare in aria.
Quando sento la voce il mio volto diventa pallido: Davide.
Davide《Davì!? Che diamine fai rinchiuso?! Apri immediatamente!!》urla.
《Un attimo!》
Valentina sussulta dalla paura e le chiudo la bocca con il palmo della mia mano.
Apro l'armadietto e la rinchiudo dentro.
《Non parlare.》la chiudo e nascondo la chiave. Mi sistemo e apro a Montanari che entra come una furia.
《Che succede?》
Davide《Dov'è Valentina!?》gli punta un dito contro.
《E io che ne so?》
Davide sbuffa《Non la trovo! È scomparsa! Sono due ore che la  cerco!》
《Senti, io non so dove sia.》rispondo seccato.
Davide《Ho visto che è scesa al tuo piano!》
《Ma non significa che sia venuta da me!》
Davide stringe le mani a pugno e va via sbattendo la porta.
Controllo che se ne sia andato e corro ad aprire a Valentina.
《Scusami piccola.》le porgo la mano e la aiuto ad uscire.
Valentina esce «Chris, devo subito andare. Se non mi trova sono nei guai.»
《Che ti fa se non ti trova?》dico preoccupato.
Valentina «Si arrabbia e poi non smette più di parlare.» alza gli occhi al cielo «Meglio se vado. Ti mando un messaggio, okay?» gli dà un bacio.
《Vale, non mi dire stronzate.》
Valentina «Dico davvero. Non fa nulla di male.»
《Non ti ho chiesto se fa male. Da dove l'hai tirato fuori?》
Valentina fa un sospiro «Non fa niente, va bene? Si arrabbia e a me questo dà fastidio.» va verso la porta.
《Se ti tocca solo con un dito...》
Valentina «Non fa niente.» dice cercando di essere convincente e poi apre la porta per uscire.
《Stai attenta.》mi avvicino a lei.
Valentina annuisce e dopo avergli dato un bacio veloce esce fuori.
La guardo finché non scompare sull'ascensore e dopo mi metto a lavorare.
Verso le sei torno a casa e chiamo Thomas.
Gli dico di vederci in un locale e chiudo.
Mi faccio velocemente una doccia e poi mi vesto indossando una camicia blu con sopra un maglione scuro, i jeans e infine il giubbotto. Uno spruzzo di profumo e sono pronto.
Prendo la moto e raggiungo il luogo di incontro dove aspetto qualche minuto e spunta Thomas.
Indossa una camicia bianca con sopra una giacca nera, jeans e scarpe scure.
《Ehy amico.》
Thomas «Ehy. Lo so, ti avrò fatto aspettare chissà quanto ma non partiva la macchina e ci ho messo un po'.» si scusa e successivamente lo saluta.
《Non fa niente. Entriamo? Ho una voglia matta di hamburger.》
Thomas «Si, andiamo sto morendo pure io di fame.»
Entriamo nel locale e ci sediamo ad un tavolo.
Ordiniamo due menù con hamburger e patatine ricoperte di salsa.
Ci portano i panini e mentre mangiamo parliamo.
Thomas «Quindi hai capito?» beve la coca cola e poi riprende a parlare «È stato fantastico! Siamo saliti a casa mia ed è successo tutto così in fretta che non mi sono reso nemmeno conto che eravamo già a letto insieme...» dice mangiando un altra patatina con la salsa.
《Sono contento per te, Thom.》dico felice.
Thomas «E ma tu con Vale? Si è sistemata la questione?» lo guarda.
《No...》bevo la coca e poi continuo《Ha detto che gli avrebbe parlato.》
Thomas «Quindi ancora niente?...»
《Niente. Oggi invece l'ho scopata sulla scrivania. Da sogno...》
Thomas «Sperimentate di tutto.» ride.
《Si, ed è stato perfetto. È sempre tutto perfetto con lei...》dico pensando a lei nuda sul mio letto.
Thomas schiocca le dite davanti al suo viso «Terra chiama Chris. Non siamo qui per fare pensieri erotici.»
《Non sto facendo pensieri erotici!》rido.
Thomas «Si come no.» ride.
《Thom!》finisco di mangiare.
Thomas «Si vede lontano un miglio che stavi pensando a lei.»
《Ok, la smetto!》mi pulisco le mani.
Thomas «Ecco!»
《Stupido. Dai, raccontami del tuo lavoro.》
Thomas «In tribunale perora non c'è molto lavoro ma l'altro giorno mi hanno contattato. Un uomo rischia la galera.»
《Ah, perfetto. Che ha combinato?》
Thomas «È indagato per violenza sessuale con una minore.» fa un sospiro.
《Wow...》mangio le ultime patatine.
Thomas «È messo veramente male.»
《Beh, se lo merita.》esco il portafoglio e pago per entrambi.
Thomas «Eh già.» si alza e poi esce con lui dal locale.
《Ora dove si va?》
Thomas «Possiamo andare in discoteca. Che ne dici? C'è il pub qui vicino, ricordi?»
《Perfetto, si.》
Thomas «Allora andiamo.»
《Ci vediamo direttamente là.》lo saluto e vado verso la moto.
Guido fino alla discoteca e poi cerco un parcheggio.
Scendo ed entro in discoteca dove vedo Thomas seduto al bancone. Mi avvicino e mi siedo accanto a lui. Ordiniamo due birre e stavolta offre lui. Guardiamo la gente che balla e ascoltiamo la musica. Beviamo quattro birre ciascuno ma io non mi sento brillo, credo, forse, un pochino.
Poco dopo vedo una ragazza, dai capelli neri, avvicinarsi a me.
Ragazza «Ehy biondo.» sorride e posa il bicchiere sul tavolo «Non ti ricordi di me?» gli sussurra all'orecchio.
La guardo attentamente: indossa un vestito rosa di ciniglia con un ampio scollo per far vedere il seno.
《No.》le rispondo.
Ragazza «Abbiamo scopato per tutta la sera in bagno. È stato davvero...eccitante, sai?» gli guarda le labbra «Non mi hai detto però il tuo nome.» si sposta i capelli da un lato.
《Christian...》dico e poi continuo a bere la mia birra.
Ragazza «Gaia.» si morde il labbro «Che ne dici di conoscerci...meglio?»
《Come?》non ho idea di cosa voglia.
Gaia «Potresti venire a casa mia...che ne dici? Abito qui vicino.» sorride e gli prende la mano «Sarà una cosa veloce.»
《Venire a casa tua? Per fare?》
Gaia «A divertirci. » allunga la mano fino al suo petto e scende fino ai pantaloni «Possiamo stare insieme tutta la notte...»
《Sono impegnato.》la allontano e poso il bicchiere.
Gaia «Per una notte non si muore. So che vuoi...»  si avvicina lo stesso davanti a lui «Non diremo niente a nessuno...»
《Non vado più a puttane.》
Gaia rimane senza parole e gli versa il drink sulla camicia «Ops. Peccato.» dice fissandolo e poi andando via senza guardarsi indietro.
Thomas vede la scena «Ehm...mi sono perso qualcosa?»
《Ma che cazzo! Che puttana!》dico incazzato e mi alzo prendendo dei tovaglioli per pulirmi.
Thomas mangia una nocciolina «Sembrava conoscente quella che ti ha versato il drink...»
《Che stronza! Era nuova questa camicia!》butto i tovaglioli《Devo andare a casa.》
Thomas «Va bene, si.»
Lo saluto velocemente ed esco dalla discoteca.
Raggiungo la moto e torno a casa.
Quella stupida mi ha rovinato la serata. Che odio.
Mi tolgo la camicia sporca e la metto in un sacchetto, dovrò portarla in lavanderia.
Mi metto il pigiama e dopo aver lavato i denti, mi sdraio sul letto.

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