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●Christian●
Vedo Valentina entrare ma distolgo lo sguardo e osservo la playlist del cellulare.
Valentina «Non puoi ignorarmi per sempre. So che sei arrabbiato ma invece di fare il bambino che ne dici di parlare?»
«Non vorrei farti sprecare il tuo tempo con me.»
Valentina «Beh, io voglio sprecare il mio tempo con te, ok? Vorrei chiarire una volta per tutte.»
«Non c'é nulla da chiarire. Ho capito tutto.»
Valentina «Non hai capito un bel niente. Te ne sei andato dall'ospedale in fretta e furia senza farmi neanche parlare.»
«Peccato.»
Riprendo la mia cuffia e la rimetto.
Valentina gli leva l'auricolare e il telefono dalle mani «Mi vuoi ascoltare?!»
Sbatto le palpebre degli occhi senza dirle niente.
Valentina prende un respiro per calmarsi «H detto a mio fratello di venire quel giorno perchè c'eri pure tu. Volevo farvi conoscere di presenza ma tu te ne sei andato in quel modo. Ho detto a Daniele di scusarti per la reazione che hai avuto. Ma che pensavi?! Che non volevo dirgli niente?!»
Mi mordo il labbro inferiore «Si, l'ho pensato. Non parli a nessuno di me.»
Valentina «Stavo per parlarne a mio fratello...ma fa niente.» gli dò il telefono e le cuffie.
Sospiro e le prendo la mano «Scusami, forse ho esagerato.»
Valentina «Forse? Direi di si, hai esagerato.»
«Valentina io volevo solo che parlassi di me, di noi, alla tua famiglia.»
Valentina «Prima c'era Davide e non potevo. Ma adesso che stiamo insieme volevo parlarne.»
«D'accordo.» mi sposto e le faccio segno di sdraiarsi accanto a me.
Valentina sbuffa e si mette vicino a lui intrecciando la mano con la sua. «Credo che tua madre stia facendo il giro della casa per trovarmi.» sorride.
«Hai abbandonato mia madre per venire da me?»
Valentina «Già, volevo parlarti.»
«É stato coraggioso da parte tua.» sorrido e le bacio con passione; morivo dalla voglia di farlo. Lei ricambia ma ho difficoltà ad avvinarmi per via della sua pancia, allora cerco una posizione più adatta. Mi sollevo per non intralciare la pancia e continuo a baciarla. D'istinto infilo una mano sotto la sua maglietta e le accarezzo la pancia fino ad arrivare al seno. La sento gemere sotto il mio tocco e sorrido. «Togliamo la maglietta?»
Lei annuisce e io gliela sfilo.
Mi sposto nuovamente e mi metto sulle ginocchia, poi mi abbasso per baciarla sul seno. Lei geme ancora e mi tira i capelli. Mi vuole dentro di lei.
Mi stacco da lei per riprendere fiato «Non poss-»
Non finisco la frase che entra mia madre urlando e facendo cadere la tazza a terra.
Mi sposto da Valentina «Mamma! Esci!»
Rosalia «Che cosa credetevate di fare?! È incinta, non potete fare quello che stavate facendo!»
«Non lo stavamo facendo. Ci stavamo soltanto baciando e ora esci!»
Rosalia «Pulite tutto e venite giù!»
«Vai!»
Mia madre esce continuando a lamentarsi.
Valentina «Forse è meglio...sistemarci.» recupera la maglia ancora sul letto e sbuffa.
«Mi dispiace.» mi avvicino a lei e la bacio «Rimedierò questa notte.» le sorrido malizioso.
Valentina «Mh, allora aspetterò.» lo bacia.
«Io pulisco qui, tu vai.»
Valentina «Ok, vado da tua madre.» si alza e poi indossa la maglietta.
Lei esce e io prendo una mia maglietta sporca per pulire il pavimento, poi la butto per terra, dietro la porta.
Raccolgo i cocci e li poso sul comodino e raggiungo Valentina e mia madre in salone.
«Eccomi.»
Rosalia «Christian devi stare più attento a lei, santo cielo.»
Alzo gli occhi al cielo e mi siedo accanto a Valentina che mi incita a sedermi.
Valentina «Non accadrà più, vero? Staremo più attenti...»
Rosalia «Certo che non accadrà più, vi controllerò io.»
Valentina «Ma non c'è bisogno, davvero. »
Rosalia «Si, è necessario.»
«Mamma, siamo responsabili.»
Rosalia «Se lo fossi stato lei non sarebbe incinta però, grazie al tuo errore, ho dei nipotini.»
Valentina fa un sospiro e non aggiunge altro.
«Mamma, non devi preparare la cena?»
Rosalia.«Oh si! Cara, vieni con me!»
Valentina «Ma si, certo.» si alza con Rosalia.
«Io faccio qualche chiamata e vengo da voi.»
Valentina annuisce e, prima di andare con Rosalia, dà un bacio a Christian.
Ricambio il bacio e poi chiamo Thomas.
Thomas risponde «Ehy Chris, dimmi.»
«Ehy, ci possiamo vedere?»
Thomas «Adesso?»
«No, domani mattina. Ti devo parlare di alcune cose importanti.»
Thomas «Si, va bene. Verso che ora?»
«Alle otto. Al nostro solito bar, ok?»
Thomas «Mi va bene.»
«Perfetto a domani, amico.»
Thomas «A domani mattina.»
Chiudo la telefonata e vado in cucina.
Guardo la tavola già apparecchiata con le pietanze: paccheri con dadolata di pollo e polpettone con patate al forno.
«Che buono.»
Valentina «Spero che ti piace. Io e tua madre ci siamo messe di impegno.» sorride.
«So già che sarà tutto perfetto.»
Rosalia «Dai, sediamoci cari.»
Mi siedo accanto a Valentina e iniziamo a mangiare.
«É una delizia.»
Rosalia «Ragazzi, domani vi compro il libro per scegliere i nomi per i piccoli, che ne dite?»
«Come vuoi tu, mamma.»
Rosalia sbuffa «Tu che ne pensi cara?»
Io continuo a mangiare mentre parlano di sciocchezze.
Valentina «È perfetto. Ancora non abbiamo pensato a nessun nome e ci servirebbe proprio questo libro.»
Rosalia «Meraviglioso!»
Quando finiamo di mangiare ci accomodiamo in camera da letto di mia madre, che ci ha voluto dare per forza.
Mi spoglio e mi metto un pigiama pulito «Piccola, vuoi che ti presti una mia maglietta?»
Valentina «Mh, non credo ci sia bisogno.» dice pensierosa.
«Oh, ehm ok.» mi infilo sotto le coperte e la guardo.
Valentina dopo essersi messa il pigiama, con un po' di difficoltà, va a letto e si mette sotto le coperte vicino a lui.
Mi avvicino e la abbraccio dalla vita accarezzandole la pancia.
La bacio sul collo e poi dico «Buonanotte amore mio.»
Valentina «Notte amore. Ti amo.» dice dolcemente.
«Anch'io.» sorrido e poco dopo mi addormento.

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