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●Valentina●
Mi levo le scarpe e poso la borsetta sul mobile del salone. Mi siedo vicino a lui e domando «Che ne dici di continuare il gioco?» mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Christian «Dico che va benissimo.»
«Chi vuoi che inizia?»
Christian 《Tu. Prima le ragazze. Sono un gentiluomo.》
«Okay, allora scelgo verità. »
Christian 《Cosa fanno i tuoi genitori? 》
«Mia madre la farmacista mentre mio padre il carabiniere.»
Christian《Carabiniere? 》
«Si, carabiniere. »
Christian《Ah, ok.》
«Sicuro di stare bene? »
Christian《Si, si. Tocca a me. Obbligo.》
«Allora ti obbligo a dire la verità. Parlami della tua famiglia, non dici mai niente di loro. »
Christian《Cosa?》ride《No. Non vale.》
« Vale eccome. Dai, rispondi. »
Christian《Stai barando. Mi devi un'altra cena. Comunque mia madre è sarta.》
«E tuo padre? »
Christian 《È morto. Quando avevo sei anni.》dice rigido.
«Mi dispiace tantissimo...scusa, non avrei dovuto chiedere...» dico dispiaciuta per aver aperto l'argomento.
Christian《Tranquilla. È morto tanti anni fa.》
«Capisco...meglio se parliamo di altro. Non vorrei far finire male la serata. Sono una frana, non avrei dovuto neanche parlare. » sbuffo.
Christian《Tranquilla. Tocca a te.》
«Obbligo. Già ho detto verità prima.» prendo il cuscino e me lo porto al petto.
Christian《Baciami.》
«B-Baciarti? » lo guardo per capire se scherza.
Christian《Si. È solo un gioco, no? 》
Solo un gioco.
Poso il cuscino e mi avvicino a lui dolcemente. Metto una mano vicino la sua guancia e gli guardo le labbra. Prendo un respiro e adagio le mie labbra sulle sue. Ripongo le braccia attorno al suo collo e il bacio che fino a poco fa era dolce e delicato adesso è passionale ed eccitante. Scendo le mani verso il suo petto e lo bacio scordarmi di tutto quello che c'è attorno a me. Inaspettatamente sento la mano di Christian insinuarsi dentro il mio vestito e poi nell'intimo. Sospiro e sento la sua mano sfiorarmi dolcemente in parti che non dovrebbe. Stacco le labbra dalle sue e gli allontano la mano velocemente. Lo guardo con il fiatone e non so che dire prima «Oddio...»
Christian si lecca le labbra《Che c'è?》
«Non dovremmo andare oltre. Avevi detto solo un bacio...»
Christian《Va bene...continuiamo il gioco?》
Annuisco e mi metto bene il vestito.
Christian《Okay, tocca a me. Scelgo verità.》sorride imbarazzato.
«Hai fratelli o sorelle più piccoli?»
Christian《Avevo un fratello.》Rimango in silenzio. Non me ne va bene una! Santo cielo...
«Io-io...scusami. Non lo sapevo. Pensavo questa volta di azzeccare una cosa giusta, che non ti rattristi...»
Christian《Non ti preoccupare. È successo quando avevo diciassette anni.》
«Posso chiedere come è successo? Se non vuoi non sei obbligato a dirlo. È una faccenda delicata...»
Christian《 È morto durante una rapina in banca. Lui stava soltanto passando per caso. Aveva diciannove anni. Ma perché ti preoccupi tanto?...》
« Mi viene spontaneo. Non ho mai provato quello che è successo a te ma posso consolare. » faccio un piccolo sorriso per sdrammatizzare, successivamente, mi avvicino e lo abbraccio. «Mi dispiace molto per quello che ti è successo. »  dico piano.
Christian le prende la mano e le dà un bacio su di essa《Non devi dispiacerti. È successo tanto tempo fa. Adesso non fa più male come prima.》
«Okay ma per qualsiasi cosa, io ci sono.» intreccio la mano con la sua ma lui mi respinge senza dire una parola. Lo guardo alzarsi e allontanarsi dal divano.
Christian《Meglio che vada. Si è fatto tardi.》
«Ah okay. » mi alzo a mia volta e lo accompagno all'ingresso. «Ci vediamo domani a lavoro.»
Christian《Si, ciao.》
Lo vedo uscire senza neanche guardarmi. Chiudo la porta e abbasso il viso.
Speriamo che domani si riprende, mi è sembrato freddo e distaccato...
Raggiungo la mia camera e mi spoglio per poi mettermi il pigiama. Mi sdraio sul letto e mi tocco le labbra. È stato il più bel bacio che abbia mai dato...
Sospiro e ripenso a Christian per tutta la notte finchè non mi addormento profondamente.


●Christian●
Mi alzo alle sei e mezza e mi vesto con una camicia bianca un po' sbottonata, giacca elegante color caffè, pantaloni bianchi e mocassini neri.
Dopo prendo la moto e mi reco in ufficio prima del solito.
Non ho dormito per tutta la notte. Ho pensato solo a quel bacio. A quel finto bacio. Non avrei dovuto rivelarle quelle cose. Erano personali. Sono un cretino.
Cerco di non pensarci anche se è impossibile e inizio a lavorare fino a quando, dalla porta, vedo entrare Valentina vestita con una camicia bianca a maniche lunghe, pantaloni rossi aderenti, scarpe a spillo color caffè e infine una borsa nera della Guess.
Impossibile non guardarla.
Che faccio? La saluto? No.
Valentina « Buongiorno. » fa un sorriso.
《Ciao.》dico facendo finta che non mi interessa.
Valentina « È da ieri che sei strano. Se si tratta di quel bacio o delle cose che mi hai detto, tranquillo...non dirò niente a nessuno. » dice piano rivolta a lui.
《Nemmeno a Davide?》
Valentina «Nemmeno a Davide...»
《Okay. E per il bacio, non è stato nulla. Solo un gioco.》
Valentina «Si...» guarda il computer «Non è stato nulla...»
《Perfetto. Allora, ti ho preparato del lavoro da fare. 》dico ignorando il suo sguardo e le passo dei fogli.
Valentina prende i fogli «Okay, si.»
《Buon lavoro.》
Riprendo a guardare il computer e a concentrarmi sul mio progetto.
Non parliamo per la maggior parte del tempo. Saranno passate almeno tre ore. Guardo l'orologio. Le 11:00.
Mi alzo ed esco dall'ufficio.
Vado alla macchinetta e prendo due cappuccini.
Cinzia mi spunta davanti facendomi saltare in aria.
《Sei impazzita!?》
Cinzia《Due cappuccini? 》
《Si. Per la mia collega.》
Cinzia《Tua?》
《Non si può offrire un cappuccino a un collega di lavoro?》
Cinzia《Non dovresti offrirglielo, Davì.》
《Troppo tardi.》la supero ed entro nel mio ufficio.
La guardo mettersi i capelli dietro l'orecchio e mi avvicino《Per te.》sorrido.
Valentina «Oh grazie. » sorride e prende il caffè «Mi serviva. »
《Immaginavo.》
Valentina beve a piccoli sorsi «Sto quasi per finire. » indica il computer dove ci sono tutti i progetti.
《Bene, dopo controllo.》sento un rumore e mi giro verso la porta: Montanari.
Davide《Scusate il disturbo. Valentina puoi venire?》
《Prego.》lo guardo disgustato.
Valentina «Si, certo. » si alza, posa il caffè e lo raggiunge fuori dall'ufficio.
Li guardo uscire e poi chiudere la porta.
Rimango solo per trenta minuti. Trenta fottuti minuti. Perché ci mette tanto!?
Sbuffo e faccio avanti e indietro finché la porta si apre e spunta Valentina tutta scombinata.
Ora capisco cosa ha fatto. Cosa hanno fatto. Sono furioso.
Valentina si sistema la camicetta e i capelli. Non dice una parola.
《Che hai fatto?!》le urlo.
Valentina «Affari miei...»
《Affari? Hai scopato con lui?!》la blocco al muro per i polsi.
Valentina «Tanto a te non frega niente, quindi perchè fai in questo modo!? » lo guarda.
《Dimmelo e basta.》mi avvicino in modo da stare appiccicato a lei.
Valentina « L'ho fatto con lui. » dice lentamente.
La stringo più forte《Perché? 》
Valentina «Perchè sto con lui! Adesso lasciami!! Mi stai facendo male! »
«Siete fidanzati?» la lascio.
Valentina «Penso di si. Uno di questi giorni dovremo uscire quindi sicuramente ne parleremo. Non abbiamo avuto modo di proferire l'argomento...» rimane vicina al muro e si tocca i polsi.
《Lui non ti ama. Ti usa. Quante volte devo dirtelo!?》
Valentina «Non voglio riprendere il discorso dell'altro giorno. » si allontana per andare alla scrivania.
《Non mi ascolti.》mi siedo sulla poltrona e la guardo furioso.
Valentina lo ignora e continua il suo lavoro.
《Sei mmm! Ti odio.》 Mi alzo ed esco dall'ufficio.





~scusate se ci sono errori e per il ritardo ma ho avuto molti compiti da fare.
By C&M~

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