1. Brutte notizie

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Luz's POV

Il mondo sta andando in pezzi, ma è così da tempo. Molti si consolano pensando che quando saremo sommersi fino al collo di problemi, loro saranno ormai sei metri sotto terra.
Ma tutto è peggiorato così velocemente che anche quelli più preparati non ce l'hanno fatta.

"Perché non possiamo uscire?" Chiede Mary.

"Perché non è sicuro." Rispondo con la massima calma cercando di continuare a studiare.

"E perché non è sicuro? Solo perché hanno detto che c'è una specie di virus strano in giro?" Rachel, come sempre deve fare domande a cui non ho risposta.

"Se fosse solo questo, io li ho visti e ti assicuro che non sono umani." Interviene Grace.

Continuano a discutere ancora per un po' mentre io aiuto mia sorellina a fare i compiti, ad un certo punto sentiamo un rumore provenire dal piano di sotto e scatto in piedi allarmata.

"Cos'è stato?" Chiede Mary preoccupata.

I miei genitori, così come quelli di Rachel, sono nella scuola di mia sorella e suo fratello perché oggi c'è una riunione ed è più che impossibile che siano già tornati a casa.

"Rachel resta qui con Mary, Grace seguimi."

"Non sarà nulla." interviene quest'ultima con sicurezza.

"Preferisco controllare, non si sa mai."

Scendiamo le scale facendo il minor rumore possibile, è molto probabile che sia solo un uccello, visto che ho lasciato tutte le finestre aperte o magari è solo un gatto che è entrato in cerca di cibo. Avrei dovuto chiudere tutto come ha detto mia madre ma, dopo che i miei genitori sono usciti, io e Grace abbiamo iniziato a discutere e mi sono dimenticata di farlo.

Arriviamo in cucina ma non c'è nessuno e niente è fuori posto. Forse è stato solo il vento ma ho un brutto presentimento e con il virus che gira non sono per niente tranquilla.

"Visto? Non era niente." Dice Grace poco prima che qualcosa esca dal bagno e cerchi di afferrarmi.

"Grace!" Urlo e lei si sposta appena in tempo per non essere colpita, la vedo correre verso le scale mentre io tengo le mani sulle spalle di chi mi sta aggredendo.

Ha le sembianze umane ma ci sono cose che nel suo aspetto che mi portano a pensare che quella cosa che ora ho di fronte non è umana. Infatti gli occhi assenti, quasi senza vita, iniettati di sangue e con la pupilla nera come la pece, la pelle cerea e fredda che emana un odore strano, come di carne putrefatta non sono normali. Sembra quasi un cadavere sotto alcuni aspetti, a parte il fatto che cammina e gli occhi neri, certo.

La creatura cerca di mordermi ma finalmente vedo Grace, con il mio arco in mano che scocca una freccia nella schiena del mio aggressore. Una persona comune sarebbe caduta in terra sanguinante ma non è quello che accade, anzi, Grace è costretta a scoccare un'altra freccia e questa volta punta al cuore ma non succede nulla.

"Punta alla testa!" Grido e proprio quando sto per cedere la freccia trafigge la testa della creatura ed essa cade a terra senza vita.

Grido a Rachel e Mary di scendere e di prendere un telefono.
Arrivano correndo e quando vedono il cadavere Mary inizia ad urlare.

"Mary, va tutto bene. Tranquilla." La abbraccio cercando di farla calmare.

Non volevo che assistesse ad una cosa del genere, ha solo dieci anni e vedere un uomo morto nella propria cucina non è di certo un bene per la salute mentale di chiunque.

"Rachel per favore chiama la polizia." Annuisce e compone il numero mentre io cerco di calmarmi, ancora scossa dall'aggressione.

Faccio segno a Grace di seguirmi e ci spostiamo dove mia sorellina non può sentirci.

"L'hai colpito con tre frecce, sarebbe dovuto cadere in terra dopo la prima e invece non ha neanche sanguinato."

"Lo so, mi dispiace aver usato il tuo arco, so che non vuoi che venga usato ma era necessario." inizia a scusarsi ma la blocco subito.

"Stai scherzando? Hai fatto bene. E poi sono i miei genitori che non vogliono che lo usi. Da quando sono morti i miei nonni hanno paura che faccia qualcosa di stupido"

"Lo so, Luz. Però l'ho usato io quindi non possono dirti nulla." Sorride leggermente e fa per andarsene ma la blocco.

"Sta succedendo qualcosa e noi lo sappiamo, tieniti pronta al peggio."

"Lo sono sempre." Dice prima di raggiungere la nostra amica in cucina.

Non è strano che io abbia un arco. I miei genitori mi fanno prendere lezioni da quando avevo otto anni ma ancora non ho imparato o per lo meno non lo so usare molto bene. Ho sempre odiato usarlo, forse perché non mi sentivo libera di muovermi o forse perché non mi è mai piaciuto aspettare.
Grace al contrario è molto più dotata di me in questo campo e io d'altronde ho un altra arma, c'è voluto del tempo ma alla fine mio nonno è riuscito ad insegnarmi e gli sarò infinitamente grata per questo.

Amo andare a caccia con mio nonno e amo parlare con lui in spagnolo così che nessuno possa capirci. Volevo dire che amavo, amavo fare queste cose con lui. Di lui ho tanti bei ricordi e mi ha sempre incuriosito la storia della sua vita e del suo amore per mia nonna: lui è nato e cresciuto in Messico ma quando l'ha conosciuta si sono trasferiti qui insieme, un paesino nella contea di Denver e hanno messo su famiglia.

"Luz, abbiamo un problema." Grace mi avvisa con calma ma il suo sguardo è preoccupato.
La raggiungo e all'inizio non capisco cosa c'è che non va ma guardando la televisione capisco cosa stanno mandando in onda.

"La scuola elementare è stata attaccata da un gruppo di persone fuori controllo, sfortunatamente non ci sono feriti, solo vittime, nessuno è riuscito a fuggire a questo brutale atto di violenza. Molti degli aggressori sono stati fermati ma altri sono ancora a piede libero. Invitiamo tutti a restare in casa fino a che non..." la trasmissione si interrompe e prima che lo schermo diventi grigio noto un essere come quello che giace nella mia cucina venire ripetutamente sparato dalla polizia locale continuare a camminare.

"Oddio." Mi tappo la bocca con una mano per impedirmi di urlare. I miei genitori erano lì e anche quelli di Rachel.

Non piango e asciugo subito l'unica lacrima solitaria che sfugge al mio controllo, per paura di crollare lì di fronte a tutti, ma soprattutto davanti a Mary.

"Rachel, mi dispiace tanto." Cerco di consolare la mia amica ma lei si asciuga le lacrime e mi passa il telefono con gli occhi tristi e pieni di dolore, lei oggi ha perso i genitori ma anche suo fratellino.

"Scatta la segreteria, non so perché." Dice con gli occhi lucidi.

Grace, che si era momentaneamente allontanata torna verso di noi con aria cupa. "Ragazze, mi dispiace per la vostra perdita ma è meglio se per oggi non esce nessuno, ok? Aspettiamo che l'ufficio dello sceriffo ci risponda." annuisco e per fortuna mi rendo conto che Mary non ha sentito la notizia, anche se era lì presente. Come farò a guardarla negli occhi e a dirle che i nostri genitori non torneranno più?

*se vi va andate a dare un'occhiata alla mia nuova storia: the last destroyer*

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